Lavoretti su Alfa 156 1.9 JTD 105 cv

Rieccomi, oggi volevo ordinare la termostatica, e rivedendo l'inserzione eBay che ho riportato sopra, ho notato che dovrebbe esserci un errore, infatti nella tabella delle applicazioni è segnata solo come valvola termostatica per 156 SW 77kw e 105cv, ma non come termostatica per 156 77kw 105cv, però, sempre nella tabella i codici delle 2 termostatiche sono uguali.
 
Si come immaginavo era un errore, infatti controllando sul catalogo Behr SportWagon e non, hanno la stessa valvola termostatica, adesso il problema è un altro, che nel catalogo Behr se effettuo la ricerca della valvola termostatica per Alfa 156 1.9 JTD del 1999 con motore AR 32302 mi escono 2 valvole, una con codice C.757.88 ed un'altra con codice G.840.88. Adesso come faccio a capire quale modello dei 2 monta sulla mia? Devo necessariamente smontare e controllare?
Intanto sto cercando di contattare telefonicamente la ditta Behr per avere qualche chiarimento ma il centralino invia le telefonato al settore di produzione dove non sanno nulla al riguardo.
 
ciao geangle,fai cosi con tutti i toui dati alla mano o il libretto auto vai da un bravo autoricambista è vedrai che a memoria ti sapra dire solo guardandolo che tipo di termo monta la tua car.....tra l'altro per molti di noi è molto difficile risalire precisamente al ricambio esatto ma siccome loro sono nella"pasta" vedrai che ti danno una dritta...la differenza di codici di ricambio potrebbe essere data dal fatto che alcune 156 potevano montare un impianto riscaldatore addizionale..la tua ne è dotata?aggiungo che a volte il solo fatto che la termo apra ad una temperatura diversa dalla standard questo fà variare il codice della stessa..
 
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Sono riuscito a contattare telefonicamente la Behr, mi hanno detto che il modello che comincia per C è quella che va su 156 con codice di motore precedente a 1415541, mentre quello che comincia per G va su 156 con codice motore succesivo a 1415541. Spero di poter essere stato d'aiuto a qualcuno, magari anche in futuro. Sarebbe interessante mettere una discussione in rilievo con i vari dati che posssono essere utili ad un comune alfista!
Adesso scendo a controllare nel libretto di quale modello di termostatica ho bisogno e la ordino.
Mio padre ha sempre rabboccato con semplice acqua del rubinetto il liquido di raffreddamento, adesso vorrei scaricare tutto il liquido ed inserirne del nuovo (dopo 12 anni non è mai stato cambiato... direi che è ora!), da qualche parte ho letto che liquido blu e liquido giallo/rosso hanno caratterische diverse in quanto uno per stare a contatto con ghisa ed uno per stare a contatto con alluminio.
A me sembra un'enorme c**zata, infatti anche se il blocco motore fosse in ghisa, si avrebbe comunque il radiatore in alluminio.
In questo caso credo di affidarmi a quello consigliato dalla casa, sapete qualcosa a riguardo?
Penso di riuscire ad effettuare il cambio della termostatica e del liquido, ed il successivo spurgo per eliminare tutta l'aria presente nel circuito di raffreddamento.
Qualche consiglio utile al riguardo?
 
L’antigelo per i radiatori. La funzione che svolge un moderno fluido refrigerante va ben oltre la proverbiale difesa dal gelo dei mesi invernali, garantendo una protezione più ampia a vantaggio dell’affidabilità…
Un motore moderno necessita di tagliandi assai meno frequenti di quanto accadeva in passato, e per tale motivo i controlli devono sempre essere molto accurati. Le vetture elaborate avvertono questa esigenza ancora più delle altre, perché quando ai loro propulsori viene chiesto il massimo, si corre il rischio di far salire le temperature d’esercizio. A maggior ragione, dunque, oltre al lubrificante del motore ed ai vari filtri, non bisogna dimenticare di sostituire regolarmente il liquido refrigerante del radiatore, perché esso riveste un ruolo assai più importante di quello “antigelo” che gli viene abitualmente riconosciuto…
In un tradizionale motore a quattro tempi alimentato a benzina, solamente il 30% dell’energia fornita attraverso il combustibile viene trasformata in quella meccanica, mentre il resto va perduto sotto forma di calore; di quest’ultimo il 30% viene ceduto al sistema di raffreddamento e più o meno altrettanto, prende la via dello scarico!
Il restante 10% circa, è rappresentato dalle perdite per irraggiamento (scambiate sotto forma di radiazioni emesse dalla sorgente termica), sommate alle incomplete combustioni del carburante (che al giorno d’oggi sono davvero ridotte!).
Di tutto il calore generato dalla combustione, la maggior parte viene scambiato attraverso le pareti del cilindro ed assorbito, per una quota del 70% ed oltre, dalla testata! Dal momento che siamo in piena era “turbodiesel”, è bene precisare che questi motori producono più calore nella testata rispetto ai cugini a benzina… in compenso però emettono gas di scarico più “freddi”. Pertanto i motori a gasolio dovranno godere di un’efficiente refrigerazione per guadagnarsi la medaglia in affidabilità, specialmente quando sono elaborati…
Effettivamente, nella storia dell’automobile, l’antigelo fece la sua comparsa esclusivamente per proteggere il motore dal freddo dei mesi invernali. Il motivo è intuibile: l’acqua quando si trasforma in ghiaccio aumenta di circa il 9% il suo volume; è un fenomeno facilmente riscontrabile… tutti sanno che quando questo liquido si solidifica può arrivare a disgregare le rocce, figuriamoci quello che può fare al monoblocco di un propulsore!
I liquidi refrigeranti moderni, tutti a base di glicole etilenico, abbassano il punto di congelamento dell’acqua fino a circa -40 °C ma al contempo innalzano il punto d’ebollizione a 110 °C ed oltre! Pertanto, l’attuale compito dell’antigelo è duplice: quando il motore è spento, deve proteggerlo dal freddo, quando è in moto deve gestire efficacemente le temperature d’esercizio, mantenendole costanti per evitare di bruciare le guarnizioni e di grippare o deformare gli organi meccanici.
La capacità di non far bollire l’acqua ben oltre i canonici 100 °C, già basterebbe a dimostrare quanto il fluido refrigerante sia evoluto, ma c’è ben altro. Il circuito di raffreddamento deve essere protetto dall’acqua stessa che contiene, poiché essa lascia depositi calcari ed è quindi corrosiva.
Usando l’acqua distillata le cose non migliorano, perché se è vero che non contiene calcio, è altrettanto assodato che risulta più aggressiva nei confronti dei metalli!
Dunque, per mantenere pulito il circuito, composto da tubazioni in gomma e parti metalliche, al glicole etilenico viene aggiunto un pacchetto di additivi che combattono la formazione di schiuma, calcare e ruggine, e preservano dalla corrosione chimica tutti i materiali con i quali il fluido verrà a contatto.per questo motivo esistono in commercio fluidi dai piu svariati colori....
Il liquido refrigerante commercializzato è di due tipi: preparato o da preparare. Il primo è già diluito e pronto per l’uso, basta versare nell’impianto la dose indicata nel libretto di manutenzione dell’auto. Al secondo, si deve aggiungere l’acqua del rubinetto, solitamente al 50%; in genere non sono consigliate altre percentuali di diluizione o l’impiego di acqua distillata… ma per esserne certi è bene rispettare le indicazioni fornite dal fabbricante.
Attenzione a non utilizzare il prodotto concentrato oltre i dosaggi prescritti, in quanto potrebbe essere “troppo aggressivo” e a non miscelare mai il liquido vecchio con quello nuovo o con altri di marca diversa!
Nel caso la lattina rechi la scritta “liquido permanente”, non lasciatevi trarre in inganno giacché significa esclusivamente che il fluido è adatto per tutte le stagioni (storicamente veniva impiegato solo d’inverno!); pertanto la dicitura non vuol dire che duri in eterno! Il refrigerante deve essere sostituito ogni due anni perché la protezione offerta dagli additivi viene alterata nel tempo, a prescindere dal chilometraggio percorso dall’auto.
La lunga permanenza nell’impianto determina la corrosione dei metalli e, più in generale, la formazione di depositi che riducono fortemente lo scambio di calore tra propulsore e radiatore… con conseguente innalzamento delle temperature d’esercizio!
Il controllo del livello deve essere sempre effettuato a motore freddo, con la vettura in piano e senza oltrepassare i livelli di minimo e massimo indicati sulla vaschetta d’espansione. Quando si sostituisce il liquido, si dovrebbe effettuare anche il lavaggio del circuito di raffreddamento, facendo circolare soltanto acqua al fine di drenare ogni impurità presente nell’impianto. c’è sempre il rischio di formare pericolose bolle d’aria nelle tubazioni che devono essere eliminate, con un po’ d’esperienza, attraverso gli appositi spurghi...
 
Ultima modifica:
Come posso pulire allora il circuito? Solamente con acqua?

Ho già ordinato la termostatica da un ricambista, 50€ ivato e già scontato, non mi sembra male come prezzo.
 
Valvola termostatica e prodotti per la pulizia del motore arrivati, però con la termostatica non è compreso il sensore di temperatura.
 
devi utilizzare il tuo sensore...per il lavaggio impianto refrigerante ci sono prodotti specifici anche per quello....
 
L'ho trovato della Bardahl il prodotto per la pulizia, mentre come 5w40 C60 ne ho trovati 3...
 
leggi le specifiche sulle confezioni per scegliere quello più adatto altrimenti se non ti sai decidere potresti inviare un link dei lubrificanti cosi ti possiamo consigliare al meglio... tra l'altro interesserebbero anche a me capirne di piu perche sono in procinto di fare anch'io un bel tagliandone al 2.4....
Ciao :decoccio:
 
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