Comunque Maglioncino si dovrebbe mettere d'accordo con se stesso:
Detto questo, io non condivido minimamente le sue dichiarazioni, indipendentemente dal fatto degli ecoincentivi, la 156, la miglior Alfa sotto la gestione fiat, uno spettacolo di auto con i motori semi-dedicati (TS) ed una tecnica raffinata, tecnologie vincenti come il common rail, gli impegni vittoriosi nelle gare, hanno dimostrato che chi gli dice che per andare bene deve investire su un buon prodotto, ha ragione, mentre lui ha torto marcio.
Qualcuno gli dovrebbe ricordare pure che le vendite della 156 salvarono il sedere alla fiat in una pesante crisi del passato.
Scusate il modo sanguigno di parlare ma la passione è la passione
“Basta con le storie gloriose usate come alibi, le CAVOLATE come i richiami a Nuvolari. L’Alfa è indubbiamente una storia di successo, ma la storia non implica sopravvivenza. Bisogna essere realisti, mi devono convincere con programmi credibili. Dobbiamo capire dove possiamo tenere testa alla migliore concorrenza internazionale e dove non abbiamo possibilità. E, se necessario, ridimensionare le nostre ambizioni. Sono pronto a investire, ma non in modo scriteriato. Lo abbiamo fatto con la Mito, che oggi ha una posizione solida nel segmento B, tiene bene il confronto coi nostri concorrenti diretti, i tedeschi. E lo stiamo facendo con la Giulietta: vedrete che si inserirà altrettanto bene nel segmento C. Oltre questo, però, bisogna andar cauti: sento favoleggiare di segmenti D ed E, di ammiraglie, di sfidare Bmw serie 5 e 7, e le altre gamme più sofisticate. Con quali prodotti? Con quali prospettive di mercato? Basta con l’accumulare perdite, basta con esperienze come quella della 159. Sa quanto ci è costata? Un miliardo di euro. [In realtà erano 1mln e 300 mila - NDR] Non deve più succedere: un miliardo io non lo investo per nulla al mondo.”
(Sergio Marchionne, Detroit 11/01/2010).
FONTE:
http://www.alfasport.net/newnews/View.asp?id=1126(Sergio Marchionne, Detroit 11/01/2010).
FONTE:
Detto questo, io non condivido minimamente le sue dichiarazioni, indipendentemente dal fatto degli ecoincentivi, la 156, la miglior Alfa sotto la gestione fiat, uno spettacolo di auto con i motori semi-dedicati (TS) ed una tecnica raffinata, tecnologie vincenti come il common rail, gli impegni vittoriosi nelle gare, hanno dimostrato che chi gli dice che per andare bene deve investire su un buon prodotto, ha ragione, mentre lui ha torto marcio.
Qualcuno gli dovrebbe ricordare pure che le vendite della 156 salvarono il sedere alla fiat in una pesante crisi del passato.
Scusate il modo sanguigno di parlare ma la passione è la passione