Ciao, un po di chiacchera:
sensori che funzionano da "debimetro"
(danno un'idea alla centralina di quanta massa di aria sta entrando) ne esitevano 3 tipi
(e per funzionare meglio si integrano poi con un sensorino temperatura aria,
misurando il flusso aria e la sua temperatura ottieni da un calcolo la massa di aria passante):
A) quelli più vecchi di concezione erano "debimetri a paletta" ,
(l'aria apre una paletta contrastando la spinta di una molla)
delle prime iniezioni elettroniche (di solito Bosch) come quello della 155 8v
B) quelli geniali nella loro semplicità, economicità, robustezza, i sensori di depressione aria,
sulle prime iniezioni Marelli-IAW ( Moto Guzzi, Alfa 33 1.3, poi a seguire tutti i motori fire
e molti altri motori gruppo fiat)
C) arrivati dopo (e forse oggi sono gli unici?) i sensori a "filo caldo"
Anni fa andavano di moda le discussioni sui forum su come modificare i sensori a paletta,
sperando di prendere cavalli facili
> la versione breve è quella che ha scritto Maurizio:
falsare la molla della paletta
(non sto parlando della vitina del regolino del CO al minimo, questa quando presente va regolata)
porta ad avere una curva di rilevazione del sensore aria che quasi mai da vantaggi su tutti i regimi di giri,
c'erano racconti magari anche validi ma su casi particolari in cui per es. una certa ricetta di modifiche
abbinate dava dei vantaggi (ad es su alfa 75 turbo, che ha un sistema di iniezione molto rudimentale),
invece in generale su un'auto il più delle volte starando questo sensore rendi la vita più difficile alla centralina
e l'auto va peggio; meglio piuttosto avere sensori affidabili
e poi modificare le mappe arricchimento e anche anticipo in centralina;
tra l'altro, quando si schiaccia a fondo il pedale dell'acceleratore la centralina ignora la sonda lambda
e lavora con mappe arricchite di fabbrica e magari ulteriormente falsate con vari modi da un "tuner",
mentre quando si viaggia a regime parzializzato la centralina considera la lettura della
sonda lambda e corregge (compensa, annullandolo) ogni altro arricchimento fatto
da modifiche varie, per riportarsi ad un rapporto aria/benzina più economo e stabilito di fabbrica
> la versione lunga, più per curiosità che altro (probabilmente a provare ci perdi tempo
senza miglioramenti però magari ti piace smanettare):
la molla che contrasta la paletta si aggancia su una rotella con una serie di tacche sul bordo
identificate da numerini scritti, è possibile spostare la molla ad es. di una tacca in una direzione o l'altra
sulla rotella, ottenendo una paletta che si aprirà più facilmente o meno al passaggio di una certa
quantità di dell'aria, il reostato collegato alla paletta invierà un segnale falsato alla centralina
che di conseguenza arricchirà o smagrirà maggiormente la miscela (ma solo nel funzionamento
"a tavoletta", quando viene esclusa la lettura della sonda lambda);
se vuoi fare una prova per curiosità (magari se hai anche altreparti starate/modificate
in modo opposto (citavi una mappatura) potresti teoricamente anche avere miglioramenti,
anche se è improbabile, fai attenzione a un paio di accortezze:
- apri il debimeto con delicatezza ( a volte erano anche incollati) per poterlo poi richiudere
- se sposti la molla di una tacca a dx o a sx per provare come va l'auto fai una foto
della situazione iniziale per poterla poi rimettere come era inizialmente
- puoi pulire le parti ( occhio al il reostato, solo detergenti delicati, acqua e cotton fioc
o alcool idropropilico che è molto delicato, perchè i reostati di questi debimetri sono già spesso
malandati di suo, cioè con le piste elettriche quasi consumate, e rischi di dargli il colpo di grazia,
anche se ora pare che si trovano le piste elettriche di ricambio o il debimetro completo nuovo su aliexpress,
o usato su ebay germania )
NB: potrebbe esserci o meno sul debimetro a paletta (c'era sui sistemi
iniezione più antichi privi di sonda lambda, sui successivi può esserci o meno)
anche una vitina per regolare in modo fino la lettura a bassi giri del debimetro per regolare
il valore di CO, credo influenzandolo principalmente a bassi giri, se c'è questa vitina
è invece consigliabile farla registrare (anche per passare la revisione ministeriale),
il meglio è delegare un meccanico che la regoli mentre legge il valore di CO
con una sonda apposita o segue la procedura sul manuale officina
..è un po' che non si parlava di questi debimetri, potrei essermi ricordato qualcosa
in modo inesatto, nel caso goggando potresti trovare discussioni dettagliate con foto
Ps.: la vera modifica su questi debimetri per avere un po' più di coppia e qualche CV,
non era modificare la molla della paletta, ma eliminare completamente il debimetro a paletta
(perchè costituisce una leggera resistenza al pompaggio aria nel motore)
e sostituirlo o con un sensore a depressione aria come nelle marielli IAW,
o con fornire in alternativa alla centralina, se già non lo aveva,
il segnale dell'apertura farfalla acceleratore,
ma queste modifiche sono o complicatissime se fai da te, può riuscirci un elettrotecnico,
oppure spendi parecchio (tra centralina, cablaggi, alcuni sensori, etc credo sui 800e minimo)
e trapianti un altro sistema inziezione completo di serie o quelli aftermarket appunto
che non usa il debimetro a paletta e che magari abbia una centralina programmabile,
da li poi ogni possibile CV aggiuntivo (a parità di parti meccaniche del motore) lo puoi ottenere