Nostro intervento:
E' verissimo che il RIAR non ti chiama,non ti viene a cercare e socio più,socio meno..diciamo pure che sopravviverà ed anche di ottima salute:ci mancherebbe altro.
Difatti noi,col GTV,non bussiamo alla porta del RIAR (come abbiamo spiegato più in là nel nostro post).Col 146ti ci bussiamo in quanto cosi' com'è,cosi' resterà.
E per noi il discorso si chiude,sotto questo profilo:riusciamo a sposare la filosofia del RIAR col 146ti ma assolutamente no con quella che riserviamo nei confronti del GTV.
Amiamo di gran lunga di più il GTV che il 146ti:l'amore per il 146ti è "consono" agli standard nostri,che coincidono con quelli RIAR.Fine della storia.
Discorso per una terza persona X,che possiede un'Alfa Romeo presente in lista chiusa: sinceramente,se sin da subito si AUTOIMPONE di rispettare le regole si iscrive con richiesta di omologazione,in caso contrario NON LO FA.
Cio' comporta comunque due grossissime ripercussioni,a nostro personale avviso:
- la PRIMA:vetture che inevitabilmente,visto l'andazzo socio-economico,andranno alla demolizione o scompariranno del tutto in quanto non ci sono le condizioni economiche stesse per sostenerne l'esistenza.Un precario a progetto da 600 NEURI al mese,anche se appassionato,non puo' permettersi di mantenere una 155Q4 con i soli costi fiscali assicurativi che ha...ecco che l'allettare degli sconti con la Sara Vintage trova una delle sue giuste dimensioni in quanto permette si,di meramente risparmiare,ma permette ad un 24 enne di poter coltivare la sua passione per un modello favoloso e MODERNO.Ricordiamoci che non tutti amano le auto "storiche" o hanno sufficiente tempo per coltivare questa passione:ne esistono di livelli e gradi diversi di passione stessa e di come coltivarla.
Non riconoscerne l'esistenza ed EMARGINARLI non facendoli nemmeno bussare alle porte del RIAR fa mancare l'apporto di una grande fetta di appassionati che potrebbero render onore e vanto alla Casa,come UNA VOLTA....
L'attività promozionale del Marchio sul campo ne ha reso le fondamenta indistruttibili e sarebbe bene ricordarselo,soprattutto di questi tempi.
Pensare di mantenerla ORIGINALE a livello di ricambi come ammortizzatori,scarico, filtro aria è davvero una scelta dolorossisima:certe volte con una differenza non mortale il ricambio third party è di GRAN LUNGA SUPERIORE all'originale.Ma quest'ultimo aspetto lo vorremmo esaminare più in fondo,a parte in quanto si ricollega con il discorso omologazione stradale e ministero dei trasporti che fai.
- la SECONDA: pur rispettando la tua idea,non la condividiamo,ed assieme a noi moltissimi altri.Il vantaggio assicurativo alletta eccome:non bisogna vergognarsene o ripudiarlo.Allora,contro i nostri stessi interessi,che già dimostriamo di non avere (iscriviamo il 146ti al RIAR per chiederne omologazione e riconoscimento come detto sopra non per fini assicurativi che potremmo avere da altre parti...) sarebbe bello che il RIAR SOSPENDESSE LA CONVENZIONE con la SARA Vintage e vorrei proprio vedere QUANTI soci nuovi e non,rimarrebbero ancora:giusto per curiosità di sapere quanto è realmente forte questa affermazione di "passione" sulla quale si basa il RIAR come filosofia. La passione c'e',ma è tanto sostenuta anche dalla convenzione Sara Vintage..negarlo è negazionismo a nostro dire.150/120 Neuri all'anno su un reddito di 7/8000 Neuri (le paghe dalle nostre parti, e non solo, ed i contratti sono questi...) PESANO...
Pero' facendo cosi',si che avresti la matematica sicurezza di poter dire " i nostri soci sono solo che appassionati,liberi da qualsiasi speculazione economica" pero' allo stesso tempo ESCLUDI DE FACTO una grandissima fetta di potenziali appartenenti che saprebbero apportare eguale passione,amore e rispetto verso il marchio.In pratica il RIAR rispecchia solo che UNA faccia della medaglia degli appassionati dell'Alfa Romeo:non rappresenta,per sua scelta e regole che si è dato,moltissime altre che esistono e che egualmente meritano rispetto e riconoscimento.
Ora vorremmo analizzare questa tua seconda parte:
Se tu intendi pezzi NON OMOLOGATI hai ragione nel citare il codice stradale:ma sappiamo benissimo che la maggioranza dei pezzi circolante è omologato...
E parlando di questi,dai quali ci sembra tu ci discosti ma ci permettono di restare nell'ambito del legale e della contestazione in atto da anni al codice della strada ed alle F.O. che non ne riconoscono le modifiche effettuate...
Non citiamo ovviamente paesi come Germania ed Inghilterra dove le "modifiche" non vengono intese come da noi ma anzi,ne vengono valutate con serie prove tecniche e verifiche l'effettiva sicurezza,resistenza e validità (organismi come il TUV in Italia ce li sogneremo...) ma stiamo parlando che ora come ora se già si monta un terminale di scarico con relativo certificato di omologazione (col famoso numero) ed oltre a quello si tiene nel cruscotto le ormai innumerevoli copie di sentenze emesse dai vari giudici di pace che ne SANCISCONO LA LEGALITA'...
Capisci che non solo le eventuali multe mosse da F.O. vengono o non emesse al momento della contestazione,in quanto PER LEGGE SI PUO' CIRCOLARE,ma qualora si trovasse il rappresentante delle F.O. stesse,troppo zelante,o ignorante sulla normativa vigente,la multa verrebbe annullata immediatamente da un qualsiasi giudice di pace e/o prefetto?
L'assetto se inteso come ammortizzatore di ricambio all'originale non da nessun problema legislativo (non è previsto il grado di taratura per legge e per verifica presso le MC),la barra duomi nemmeno (esistono numerose sentenze scaricabili anche dal nostro blog ad esempio).Unico neo le molleossono esser oggetto di contestazione in caso di abbassamenti vistosi ed estremi (bisogna proprio cercarsela non essendo dotati di buon senso) ma si deve dimostrare in fase di revisione che vanno al alterare il sistema di funzionamento del sistema di sospensioni con relazione tecnica (è un po' ingarbugliata la cosa).
Ora quando ci parli di Ministero dei Trasporti,stiamo definendo un carrozzone vecchio e malandato che NON vuole in quanto non ha nemmeno le capacità per sapersi adeguare al panorama europeo:già Bersani stava per "liberalizzare" de facto il settore/questione e parzialmente c'e' riuscito.Imminenti sviluppi sono attesi nei prox anni ma la situazione è in continua evoluzione.Abbiamo fior fiore di marche italiane che vivono di EXPORT in quanto il tanto decantato Ministero non ha saputo ancora capitolare:andremo a finire a prender multe come la monnezza o come Rete4 si/no sul satellite?
Cmq sia già il materiale tuning omologato puo' per codice della strada esser installato "on board" senza aggiornamenti della carta di circolazione.
Mentre il RIAR se si appella all'originalità nel non concedere l'omologazione ad un terminale di scarico non ORIGINALE non mi si puo' nemmeno trincerare dietro alla questione CODICE STRADALE,in quanto come abbiam detto pocanzi,queste sciocche e vetuste "scappatoie" non esistono più per legge.
Accettiamo che il RIAR non voglia il terminale di scarico non originale,anche se omologato EUROPEO (buffa cosa..) in quanto associazione a sè stante che impone, giustamente,le sue regole sul chi FAR avvicinare e CHI NON FAR avvicinare.
Possiamo esser d'accordo con te su modifiche non ammesse dal CODICE DELLA STRADA ma per esempio il nostro GTV (esempio lampante) che ha il certificato di omologazione di ogni singola parte/appendice installata...il codice della strada LO RICONOSCE LEGALE (mai presa una multa per il "tuning" fattovi sopra) mentre il RIAR non lo ammetterebbe come OMOLOGATO.
In fase di revisione,passato sempre le due volte che ha dovuto.
Pace:non lo nemmeno iscriviamo in quanto non consono allo spirito RIAR.
Il 146ti si:cosi' è, cosi' resterà.Con ammortizzatori rigenerati ma originali,impianto di scarico consumato dal tempo ma originale,elementi da sostituire con quelli originali spesso scadenti sia a livello prestazionale di serie che economicamente non convenienti per quello che offrono.Ma non vogliamo spendere soldissimi per il 146ti al di là della normalissima manutenzione programmata:se volessimo recuperarlo e migliorarlo,permettendone più anni di vita,il RIAR non sarebbe la sua casa.
Per il GTV,permettici:vogliamo il meglio.E il meglio che concepiamo noi (corrispondente anche a risparmiare prima di poter metter su uno scarico INOX omologato indistruttibile nel tempo) non viene considerato dal RIAR,che sostiene appunto altre filosofie:consone al 146ti,che difatti le sposa.
Ma il giorno che lo Stato Italiano cambierà approccio (già con scarichi/ammortizzatori/ barre duomi lo ha fatto...il RIAR ci sembra rimasto parecchio indietro se basa l'omologazione sulla filosofia del codice stradale mentre si dimostra "coerente" se lo fa per scelte "personali" e basta:ci sono sempre questi due aspetti da tener conto) cambierà approccio anche il RIAR?E tutti quelli che ha escluso prima,vincolandosi dietro il codice stradale,li ammetterebbe poi?
Un po' confusa questa logica...
Non puoi negare che le nostre critiche siano costruttive:sono dei casi non ipotetici,reali e che dimostrano dei limiti che il RIAR ha de facto...
Pero' proviamoci ancora:calcolando che il tempo passa inesorabilmente e regole di 20 anni fa oggigiorno sono inattuabili....
PS
Potremmo anche "tendere" una domanda tranello:ipotesi di un'Alfa Romeo italiana appartenente a lista RIAR.
Viene venduta in Germania (si pagano tutte le tasse etc etc):viene li' pesantemente elaborata con elementi nemmeno contemplati dal codice stradale italiano.
Viene omologata TUV.
Viene rivenduta al proprietario originale ITALIANO (che paga ovviamente tutte le tasse etc etc).
Il proprietario la vuol iscrivere ed omologare al RIAR.
Il RIAR che fa?
Dal momento che il veicolo è omologato per circolare su territorio italiano ed è corredato da regolarissima carta di circolazione che ne attesta la cosa....non concede l'omologazione o si?
Tuo intervento:Se si conoscono le regole per entrare e non le si vogliono e/o possono rispettare , è automatico che non si può/deve bussare , perchè tanto non si potrebbe entrare.
il RIAR ha un qualcosa che "tende" ad allontanare piuttosto che ad avvicinare gli amanti della Casa e del Marchio.
Allora,con calma e gesso (in Rete è difficilissimo svilppare discorsi anche perchè non trovandosi davanti come interlocutori,certe sfumature possono,logicamente,sfuggire)Se si conoscono le regole per entrare e non le si vogliono e/o possono rispettare , è automatico che non si può/deve bussare , perchè tanto non si potrebbe entrare.
Quindi sono ASSOLUTAMENTE in DISACCORDO con l'affermazione che il Riar tende ad allontanare !!!
Le regole sono quelle , nessuno è OBBLIGATO ad iscriversi oppure viene chiamato dal Riar per entrare nell'associazione.
La maggior parte degli Alfisti proprietari di auto con meno di 10 anni di vita , NON sa nemmeno cos'è il RIAR e se ne sono venuti a conoscenza di recente è solo per l'eventualità di avere benefeci economici ......e perdonatemi ma questa non è passione !!!!
E' verissimo che il RIAR non ti chiama,non ti viene a cercare e socio più,socio meno..diciamo pure che sopravviverà ed anche di ottima salute:ci mancherebbe altro.
Difatti noi,col GTV,non bussiamo alla porta del RIAR (come abbiamo spiegato più in là nel nostro post).Col 146ti ci bussiamo in quanto cosi' com'è,cosi' resterà.
E per noi il discorso si chiude,sotto questo profilo:riusciamo a sposare la filosofia del RIAR col 146ti ma assolutamente no con quella che riserviamo nei confronti del GTV.
Amiamo di gran lunga di più il GTV che il 146ti:l'amore per il 146ti è "consono" agli standard nostri,che coincidono con quelli RIAR.Fine della storia.
Discorso per una terza persona X,che possiede un'Alfa Romeo presente in lista chiusa: sinceramente,se sin da subito si AUTOIMPONE di rispettare le regole si iscrive con richiesta di omologazione,in caso contrario NON LO FA.
Cio' comporta comunque due grossissime ripercussioni,a nostro personale avviso:
- la PRIMA:vetture che inevitabilmente,visto l'andazzo socio-economico,andranno alla demolizione o scompariranno del tutto in quanto non ci sono le condizioni economiche stesse per sostenerne l'esistenza.Un precario a progetto da 600 NEURI al mese,anche se appassionato,non puo' permettersi di mantenere una 155Q4 con i soli costi fiscali assicurativi che ha...ecco che l'allettare degli sconti con la Sara Vintage trova una delle sue giuste dimensioni in quanto permette si,di meramente risparmiare,ma permette ad un 24 enne di poter coltivare la sua passione per un modello favoloso e MODERNO.Ricordiamoci che non tutti amano le auto "storiche" o hanno sufficiente tempo per coltivare questa passione:ne esistono di livelli e gradi diversi di passione stessa e di come coltivarla.
Non riconoscerne l'esistenza ed EMARGINARLI non facendoli nemmeno bussare alle porte del RIAR fa mancare l'apporto di una grande fetta di appassionati che potrebbero render onore e vanto alla Casa,come UNA VOLTA....
L'attività promozionale del Marchio sul campo ne ha reso le fondamenta indistruttibili e sarebbe bene ricordarselo,soprattutto di questi tempi.
Pensare di mantenerla ORIGINALE a livello di ricambi come ammortizzatori,scarico, filtro aria è davvero una scelta dolorossisima:certe volte con una differenza non mortale il ricambio third party è di GRAN LUNGA SUPERIORE all'originale.Ma quest'ultimo aspetto lo vorremmo esaminare più in fondo,a parte in quanto si ricollega con il discorso omologazione stradale e ministero dei trasporti che fai.
- la SECONDA: pur rispettando la tua idea,non la condividiamo,ed assieme a noi moltissimi altri.Il vantaggio assicurativo alletta eccome:non bisogna vergognarsene o ripudiarlo.Allora,contro i nostri stessi interessi,che già dimostriamo di non avere (iscriviamo il 146ti al RIAR per chiederne omologazione e riconoscimento come detto sopra non per fini assicurativi che potremmo avere da altre parti...) sarebbe bello che il RIAR SOSPENDESSE LA CONVENZIONE con la SARA Vintage e vorrei proprio vedere QUANTI soci nuovi e non,rimarrebbero ancora:giusto per curiosità di sapere quanto è realmente forte questa affermazione di "passione" sulla quale si basa il RIAR come filosofia. La passione c'e',ma è tanto sostenuta anche dalla convenzione Sara Vintage..negarlo è negazionismo a nostro dire.150/120 Neuri all'anno su un reddito di 7/8000 Neuri (le paghe dalle nostre parti, e non solo, ed i contratti sono questi...) PESANO...
Pero' facendo cosi',si che avresti la matematica sicurezza di poter dire " i nostri soci sono solo che appassionati,liberi da qualsiasi speculazione economica" pero' allo stesso tempo ESCLUDI DE FACTO una grandissima fetta di potenziali appartenenti che saprebbero apportare eguale passione,amore e rispetto verso il marchio.In pratica il RIAR rispecchia solo che UNA faccia della medaglia degli appassionati dell'Alfa Romeo:non rappresenta,per sua scelta e regole che si è dato,moltissime altre che esistono e che egualmente meritano rispetto e riconoscimento.
Ora vorremmo analizzare questa tua seconda parte:
Concordo con te sulla regola principale che il RIAR sostiene l'originalità.La regola principe è una sola :
CONFIGURAZIONE ORIGINALE
Quindi la sostituzione di parti del veicolo con altre dalle caratteristiche profonadamente diverse dalle originali come :
-scarichi inox di altre marche ( spesso non omologati e con rumorosità eccessiva )
-assetti super ribassati non previsti
-modifiche ai filtri aria
-allestimenti esterni di carrozzeria ed applicazioni di appendici aerodinamiche
-stravolgimenti degli interni
-particolari di serie successive
-ecc...... e chi puù ne ha più ne metta
appunto citando una Vs affermazione precedente :
MAI possono essere paragonabili ai ricambi originali,per ovvi motivi di qualità dei materiali e cura progettuale
Anche se il Vs. intento sarebbe quello di migliorare , il risultato per l'originalità e per la configurazione originale , è totalmente opposto.
Permetticelo:nel 2008 solo in Italia un discorso del genere,citando il Ministero dei Trasporti, puo' reggersi a malapena sulle stampelle.Senza contare che TUTTE le sostituzioni di cui sopra vanno a modificare profondamente l'omologazione ai fini della circolazione e richiederebbero una NUOVA OMOLOGAZIONE presso il Ministero dei Trasporti. !!!!
Ecco anche il motivo principale per il quale il RIAR , organo ufficialmente riconosciuto dall'Alfa Romeo e dallo Stato Italiano , NON potrà mai certificare come autentica e nella sua configurazione originale un'auto con modifiche che addirittura ne renderebbero VIETATA la circolazione su strade pubbliche.
Se tu intendi pezzi NON OMOLOGATI hai ragione nel citare il codice stradale:ma sappiamo benissimo che la maggioranza dei pezzi circolante è omologato...
E parlando di questi,dai quali ci sembra tu ci discosti ma ci permettono di restare nell'ambito del legale e della contestazione in atto da anni al codice della strada ed alle F.O. che non ne riconoscono le modifiche effettuate...
Non citiamo ovviamente paesi come Germania ed Inghilterra dove le "modifiche" non vengono intese come da noi ma anzi,ne vengono valutate con serie prove tecniche e verifiche l'effettiva sicurezza,resistenza e validità (organismi come il TUV in Italia ce li sogneremo...) ma stiamo parlando che ora come ora se già si monta un terminale di scarico con relativo certificato di omologazione (col famoso numero) ed oltre a quello si tiene nel cruscotto le ormai innumerevoli copie di sentenze emesse dai vari giudici di pace che ne SANCISCONO LA LEGALITA'...
Capisci che non solo le eventuali multe mosse da F.O. vengono o non emesse al momento della contestazione,in quanto PER LEGGE SI PUO' CIRCOLARE,ma qualora si trovasse il rappresentante delle F.O. stesse,troppo zelante,o ignorante sulla normativa vigente,la multa verrebbe annullata immediatamente da un qualsiasi giudice di pace e/o prefetto?
L'assetto se inteso come ammortizzatore di ricambio all'originale non da nessun problema legislativo (non è previsto il grado di taratura per legge e per verifica presso le MC),la barra duomi nemmeno (esistono numerose sentenze scaricabili anche dal nostro blog ad esempio).Unico neo le molleossono esser oggetto di contestazione in caso di abbassamenti vistosi ed estremi (bisogna proprio cercarsela non essendo dotati di buon senso) ma si deve dimostrare in fase di revisione che vanno al alterare il sistema di funzionamento del sistema di sospensioni con relazione tecnica (è un po' ingarbugliata la cosa).
Ora quando ci parli di Ministero dei Trasporti,stiamo definendo un carrozzone vecchio e malandato che NON vuole in quanto non ha nemmeno le capacità per sapersi adeguare al panorama europeo:già Bersani stava per "liberalizzare" de facto il settore/questione e parzialmente c'e' riuscito.Imminenti sviluppi sono attesi nei prox anni ma la situazione è in continua evoluzione.Abbiamo fior fiore di marche italiane che vivono di EXPORT in quanto il tanto decantato Ministero non ha saputo ancora capitolare:andremo a finire a prender multe come la monnezza o come Rete4 si/no sul satellite?
Cmq sia già il materiale tuning omologato puo' per codice della strada esser installato "on board" senza aggiornamenti della carta di circolazione.
Mentre il RIAR se si appella all'originalità nel non concedere l'omologazione ad un terminale di scarico non ORIGINALE non mi si puo' nemmeno trincerare dietro alla questione CODICE STRADALE,in quanto come abbiam detto pocanzi,queste sciocche e vetuste "scappatoie" non esistono più per legge.
Accettiamo che il RIAR non voglia il terminale di scarico non originale,anche se omologato EUROPEO (buffa cosa..) in quanto associazione a sè stante che impone, giustamente,le sue regole sul chi FAR avvicinare e CHI NON FAR avvicinare.
Possiamo esser d'accordo con te su modifiche non ammesse dal CODICE DELLA STRADA ma per esempio il nostro GTV (esempio lampante) che ha il certificato di omologazione di ogni singola parte/appendice installata...il codice della strada LO RICONOSCE LEGALE (mai presa una multa per il "tuning" fattovi sopra) mentre il RIAR non lo ammetterebbe come OMOLOGATO.
In fase di revisione,passato sempre le due volte che ha dovuto.
Pace:non lo nemmeno iscriviamo in quanto non consono allo spirito RIAR.
Il 146ti si:cosi' è, cosi' resterà.Con ammortizzatori rigenerati ma originali,impianto di scarico consumato dal tempo ma originale,elementi da sostituire con quelli originali spesso scadenti sia a livello prestazionale di serie che economicamente non convenienti per quello che offrono.Ma non vogliamo spendere soldissimi per il 146ti al di là della normalissima manutenzione programmata:se volessimo recuperarlo e migliorarlo,permettendone più anni di vita,il RIAR non sarebbe la sua casa.
Per il GTV,permettici:vogliamo il meglio.E il meglio che concepiamo noi (corrispondente anche a risparmiare prima di poter metter su uno scarico INOX omologato indistruttibile nel tempo) non viene considerato dal RIAR,che sostiene appunto altre filosofie:consone al 146ti,che difatti le sposa.
Ma il giorno che lo Stato Italiano cambierà approccio (già con scarichi/ammortizzatori/ barre duomi lo ha fatto...il RIAR ci sembra rimasto parecchio indietro se basa l'omologazione sulla filosofia del codice stradale mentre si dimostra "coerente" se lo fa per scelte "personali" e basta:ci sono sempre questi due aspetti da tener conto) cambierà approccio anche il RIAR?E tutti quelli che ha escluso prima,vincolandosi dietro il codice stradale,li ammetterebbe poi?
Un po' confusa questa logica...
Stiamo cercando appunto di farlo..ma non se ne esce tanto...Le critiche servono , ma devono essere costruttive .....provate a metterVi dall'altra parte conoscendo bene e dovendo anche applicare il Codice della Strada ed i Regolamenti del Ministero dei Trasporti ......
Non puoi negare che le nostre critiche siano costruttive:sono dei casi non ipotetici,reali e che dimostrano dei limiti che il RIAR ha de facto...
Pero' proviamoci ancora:calcolando che il tempo passa inesorabilmente e regole di 20 anni fa oggigiorno sono inattuabili....
PS
Potremmo anche "tendere" una domanda tranello:ipotesi di un'Alfa Romeo italiana appartenente a lista RIAR.
Viene venduta in Germania (si pagano tutte le tasse etc etc):viene li' pesantemente elaborata con elementi nemmeno contemplati dal codice stradale italiano.
Viene omologata TUV.
Viene rivenduta al proprietario originale ITALIANO (che paga ovviamente tutte le tasse etc etc).
Il proprietario la vuol iscrivere ed omologare al RIAR.
Il RIAR che fa?
Dal momento che il veicolo è omologato per circolare su territorio italiano ed è corredato da regolarissima carta di circolazione che ne attesta la cosa....non concede l'omologazione o si?