Buongiorno, tornando all'assetto della stelvio, posso dirvi che le prime versioni 2018 erano un poco più sportive per la geometria dell'avantreno ed anche più rigide come ammortizzatori.
Sembra che con l'introduzione dei performance pack abbiano fatto il contrario di quanto logico: l'assetto ordinario è predisposto come nettamente più morbido e solo in dinamic la vettura riprende in parte la rigidità dell'assetto originale.
Motivi di marketing, la macchina era destinata a penetrare un mercato che prevede vetture da famiglia comodose e qualcuno ha pensato che non penetrasse perchè troppo sportiva. Si erano illusi che la gente guardasse l'estetica della macchina e non il listino, vero punto debole di Stelvio.
Altro argomento è la durata degli ammortizzatori, comunque la scelta dei materiali non è assolutamente quella delle premium tedesche.
Poi mettiamoci pure che comunque una vettura alta tende ad avere più oscillazioni e nel tempo sollecita di più gli ammortizzatori., Fateli controllare dopo i 60000 km in un centro specializzato. Per verificare gli ammortizzatori la vettura deve essere fatta oscillare su apposita piattaforma pneumatica che misura il rimbalzo della vettura. Avrete la sorpresa di scoprire che vi siete adattati ad ammortizzatori quasi finiti.
Altra possibilità artigianale: con un amico cercate un punto in ferro della scocca della vettura il più vicino possibile ad ogni singola ruota ed appoggiatevi con tutto il peso (non appoggiatevi sull'alluminio o sulla plastica ovviamente). La vettura affonderà un poco per effetto del peso comprimendo la molla dell'ammortizzatore. Togliete insieme tutto il peso ed osservate con attenzione il ritorno degli ammortizzatori; se stanno bene non vedrete neppure una minima oscillazione residua.
State applicando solo 150 kg su un singolo asse di cui circa due terzi su un singolo ammortizzatore, quindi il freno in espansione dell'ammortizzatore deve esaurire subito tutta l'energia cinetica di espansione della molla.
Non prendete in considerazione l'entità dell'affondamento, ma solo le oscillazioni residue dopo la riespansione della molla. Con solo 100kg le oscillazioni residue non devono essere visibili ad occhio nudo.
Se non avete il performance pack, arrivati ad esaurimento dei primi ammortizzatori fatevi installare i bilstein b4; costano relativamente poco e sono tarati pochissimo più rigidi degli originali, ma durano molto di più dei sachs originali. Evitate di installare assetti veramente sportivi (tipo bilstein b6) perchè le caratteristiche della vettura sono poco compatibili con ammortizzatori simili. Se volete una vera sportiva alfa comprate la Giulia.
Discorso differente sono gli ammortizzatori attivi, vero gioiello della tecnologia sachs, sono controllati da una centralina con accellerometri che li irrigidisce singolarmente solo quando serve. In questo modo l'ammortizzatore corregge istantaneamente trasferimenti anomali di massa incidente sulla singola ruota contribuendo a rendere ottimo il feeling dello sterzo.
Il trucco però potrebbe essere assimilato all'esp per la trazione (con cui peraltro interagisce); tutti grazie all'elettronica diventano piloti professionisti.
Funziona molto bene ma ti induce a credere di guidare una vettura eccezionale, fino al limite consentito dalla fisica.
Risultato finale gli ammortizzatori attivi, se guidate in modo sportivo, vi spingono a forzare e finiscono per durare pochissimo.
Rovescio della medaglia: costano tre volte gli ammortizzatori normali ed aspettatevi che a 60000km siano proprio finiti.
Gli ammortizzatori attivi non sono nei listini aftermarket di sachs quindi dovete comprare solo ricambi rimarchiati alfa romeo.
Insomma efficaci, ma roba da veri ricchi.