Ciao, hai un'auto a carburatori, senza catalizzatore,
potresti usare olii "un po' vecchi" che avevano più quantità di addittivi antiusura (Zinco, Fosforo, a formare il composto ZDDP, e per maggiore efficacia anche un pò di Molibdeno ma non troppo), buoni per far durare le camme e le fasce pistone dei motori d'epoca ( che avevano i camme appoggiati alla punteria senza rullino, e profili della camma sportivi, alti e appuntitti, oltre che materiali dei motori con trattamenti delle superfici pur buoni ma non come gli attuali, che sono pensati per lavorare con gli oli meno moderni meno protettivi )
Oppure un olio qualsiasi moderno di buona qualità ( = basta che abbia una alta escursione di gradazione, proprio come quello che devi sostituire tu ad esempio) e volendo aggiungere una boccettina di un qualche addittivo "protettivo antiusura" oppure "break-in" (per rimontaggio motore e primo avviamento) a base di ZDDP, senza eccedere, seguendo le indicazione del produttore; ti sconsiglio invece le boccettine o le polveri "antiatrito" a base di Boro, sono un po' difficili da disperdere nell'olio e sileggono esperienze in cui a creato dei problemi, sono prodotti più dibattuti
Comunque questa del contenuto di zinco è una finezza, se usi non molto l'auto come capita con le auto storiche, in pratica non serve, poi un minimo di effetto protettivo antiusura lo hai anche con un olio, anche moderno, se è ad alta viscosità ( 10-50, 15-50, 10-60 etc)
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l'olio indicato da
@M@urizio ha il suo perché in quanto è una specifica non troppo recente, cioè API "SL",
comunque oli SL penso se ne trovano diversi in commercio, non è così "antico", la specifica era stata creata nel 2001;
questo di Agip-Eni è infiocchettato in una confezione retrò per farlo sembrare più antico (anni 70-90 dicono), buon marketing; su un'auto a carburatori andrebbero anche meglio come antiusura olii API SH ma non credo siano più in commercio, o ci sono ma li chiamano in altro modo, es. "da gara" o "per vetture d'epoca"
Oli con specificca API di grado SJ oppure SL , come addittivi antiusura sono una via di mezzo tra:
- gli oli moderni SM o SN (con pochi additivi antiusura per far durare molto più di 10 anni i catalizzatori)
- gli oli "vecchi" SH o precedenti (più protettivi per albero a camme e fasce pistone nei motori d'epoca, non proprio adatti a vetture moderne in quanto accorciano la vita del catalizzatore)
Tra gli oli attuali, forse gli oli per camion diesel con spefica ACEA E9 (ma non saprei indicarteli quelli che fittano anche con le specifiche della tua gradazione, c'è da scartabellare tra le schede degli oli) hanno reintrodotto un po' addittivi antisura, la specifica E9 anche se recente ha reintrodotto un test antiusura molto più severo delle altre
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PS: ciao
@M@urizio
secondo me bisogna intendersi sul termine "minerale" e "sintetico", se ho capito tu lo intendi in senso letterale (chiami sintetico un olio solo se deriva da basi PAO) ma cosi forse (?) chi legge non so se capisce
cioè, a me sembra che commercialmente e per convenzione inesatta ma ormai prassi in italia:
- chiamiamo "minerali" gli oli con basi di tipo I ( derivati da petrolio con raffinazione semplice a solventi, oli di una volta che hanno una durata molto scarsa, es. 5000km ( intervallo di cambio olio ad es. per un maggiolino vw d'epoca anni 60-70 con motore raffreddato ad aria ed olio) e più difficoltà a diventare ampi multigrado con gli addittivi
- gli oli con base di tipo II o III (es. da idrocracking) anche se derivati da petrolio o da oli esausti, hanno una qualità già migliore e almeno in italia sulla confezione li chiamiamo semi-sintetici (oli decenti da battaglia, durano più o meno a 10.000km) e sintetici, full-sint, etc. (già discreti, possono durare più km e avere escursioni multigrado ampie),
- gli oli a base IV mi pare la sigla sia PAO (cioè sintetici in senso letterale) sono pochi e un po' cari e in effetti come dici tu non li metterei in un auto che fa uso stradale normale, piuttosto cambio l'olio un pò più spesso per non accumulare nerofumo
per quanto ho capito, un olio 10-50 o 15-50 (o 5-40 ), cioè con ampia escursione (30-35-40) tra le gradazioni nominali a freddo e a caldo, fai molta fatica ad ottenerlo anche con forti addittivazioni (che comunque degradano prima nel tempo, meglio se la base dell'olio è già buona ) se parti da un olio minerale ( basi I ) o anche da un semi-sintetico ( credo di solito basi II ); gli oli minerali hanno un coefficente di viscosità che varia molto più velocemente in funzione della tempertura, traducendo nelle distinte definizioni di viscosità a freddo e caldo, non riescono ad essere oli multigrado con intervalli ampi, almeno così lo capita io
Anche l'olio agip-eni Novecento, il venditore nel tuo link lo chiama "minerale" per fare effetto retrò, ma ho guardato per curiosità sul sito Agip e invece il produttore lo chiama genericamente multigrado, penso sia un classico olio idrocraking