ringrazio Russino, amministratore di Motoelaborate, che spiega:
Il freno motore è la tendenza del motore a dover salire immediatamente di giri che si traduce in una bell'effetto frenante sul nostro veicolo.
Come ben sapete il motore per avere la stessa velocità in due marce differenti deve avere dei regimi di rotazione differenti.Per farvi un esempio(non sò se coincidono con la velocità reale ma è giusto per farvi capire) voi in terza state a 50kmh a 10000rpm,per arrivarvi con la seconda voi dovete arrivare a 13-14000rpm;quindi per passare dalla terza alla seconda il vostro motore deve salire di 3-4000 rpm che non è poco e se non usiamo la frizione la cosa dovrebbe essere istantanea e quindi si ha una forte accellerazione del motore(se usiamo la frizione stacchiamo il motore dal cambio e quindi possiamo rendere graduale questa accellerazione e risparmiamo la botta).Ovviamente per questa accellerazione del motore ci vuole una certa energia che dipende ovviamente dal quadrato della differenza di rotazione tra la marcia superiore e quella inferiore(quindi dalla differenza di velocità del motore)e dalla massa che deve subire l'accellerazione che comprende le masse volaniche e le masse che hanno moto alterno;in sostanza l'energia del freno motore è riassumibile con la formula:
E= E0 - E1
Qui E0 è l'energia che ha inizialmente il motore con al marcia superiore e E1 è l'energia che dovrà avere per avere la stessa velocità nella marcia inferiore.
Poi noi sappiamo che l'energia è uguale alla massa per la velocità al quadrato:
E= M x V(al quadrato)
Unendo le due formule possiamo dire che:
E= E0 - E1 =M0 x V0 (al quadrato) - M1 x V1 (al quadrato)
Questa energia che serve al motore per salire di giri il motore la può prendere in due maniere
1)La prima è quella di prenderla dalla energia che ha il mezzo in movimento(che può essere la moto più il pilota,l'auto,ecc.)che proprio per la formula che ho citato prima ha una certa energia energetica;con questo metodo visto che prendiamo l'energia dal veicolo riduciamo l'energia di questo e quindi la velocità visto che la massa resta fondalmente la stessa;perciò diminuendo l'energia c'è una forza che ci frena il veicolo e questa è il freno motore.
2)La seconda è quella di prenderla dalla combustione della miscela di aria e benzina ed è proprio il metodo della "doppietta" che ho citato io,cioè noi dopo aver tirato la frizione(quindi abbiamo staccato il motore dal cambio e quindi dalla ruote,insomma diciamo che in linea di massima l'energia del motore si mantiene visto che andrà a spingere il veicolo aumentando l'energia di questo a discapito della sua) bruciamo della miscela per far salire il motore di giri e quindi gli forniamo l'energia senza andarla prendere dal veicolo ma la prendiamo dalla combustioene benzina.In sostanza in questo modo noi portiamo la differenza di velocità e quindi anche l'accellerazione(ovviamente la variazione di velocità richiede un pò di tempo,più o meno lungo,per avvenire e quindi la variazione di velocità nell'unità di tempo come credo sappiate è l'accellerazione) che deve avere il motore a valori comunque prossimi allo 0 (vi sfido a beccare il regime giusto quando date una sgasata rapida Laughing ).
Allora io continuo a capirci poco su sto freno motore: ho letto qui e là che dipende dalla colindrata (un 2.0 avrebbe più freno motore di un 1.4), o dal fatto che la vattura sia alimentata a gasolio o a benzia (gasolio meno freno motore del benzina).
Qualcuno che ci capisce qualcosa di più può spiegare con chiarezza e - ove possibile - con semplicità, come funziona sto freno motore?