Allora confermi che se si rompe la cinghia di distribuzione si deve buttare il motore?
Ma le valvole del 16V piegate le hai prese in mano ancora?
Al movimento principale del pistone se ne aggiunge uno secondario, che ha luogo quando il pistone stesso cambia lato di appoggio all’interno del cilindro. Ciò è determinato dal fatto che, mentre l’albero a gomiti gira, la biella si inclina ora da un lato e ora dall’altro, con un movimento pendolare fulcrato nello spinotto.
Nei motori danneggiati accade spesso che
i fusti di biella siano piegati. Se durante la
revisione del motore non si controlla il
parallelismo degli assi dell’occhio grande
e piccolo di biella, oppure non si raddrizza
un fusto di biella piegato, durante il
funzionamento del motore il pistone risul-
terà poi disallineato rispetto all’alesaggio
del cilindro.
Il movimento delle
fasce elastiche attorno al cilindro non sarà
più circolare, bensì ellittico. Causando
notevoli problemi di tenuta.
Le fasce elastiche appoggiano su un lato
del cilindro sul bordo inferiore e sull’altro
lato sul bordo superiore.
Se le fasce elastiche sono ancora in grado di
ruotare nella scanalatura anulare, la bom-
batura delle fasce elastiche sulla superfi-
cie di scorrimento in breve tempo aumen-
terà notevolmente. L’aumento della
bombatura causerà l’ispessimento del film
lubrificante presente sulla superficie del
cilindro e la quantità di olio asportato non
sarà più sufficiente.
A causa del disallineamento del pistone
nel cilindro non si svilupperà un effetto
pompante sulle fasce elastiche e vi sarà
un apporto maggiore di olio nella camera
di combustione.
Il disallineamento e la conseguente forma
ellittica fanno sì che le fasce elastiche
spesso non ruotino più nelle loro scanala-
ture. Si verifica così un’usura disomoge-
nea e unilaterale delle fasce elastiche che
spesso ne provoca la rottura.
A seguito di danni ai pistoni o agli
organi del manovellismo si consiglia di
controllare la stabilità dimensionale e gli
errori di allineamento dei fusti di biella.