Salve carissimi, volevo segnalarvi questo autorevole test drive effettuato dagli esperti di Infomotori tra due bolidi della categoria (buona lettura):
Innovazione a braccetto con tradizione
Vederle lì parcheggiate una accanto all’altra è proprio un bel quadretto. I gusti sono assolutamente soggettivi e sono belli per questo, quindi non staremo qui a dire quella mi piace e l’altra no! In nessuno dei due casi si può dire che siano vetture dalle linee inedite: la serie 3 è molto legata alla versione precedente essendone praticamente un restyling, mente per quanto riguarda l’Alfa Romeo 159, è discretamente visibile la derivazione dal modello 156.
Inutile quindi disquisire sull’estetica e fissiamo una votazione ex equo alle due belle regine del segmento D! un bel otto ed una virtuale stretta di mano quindi a Giugiaro e Bangle.
Trazione anteriore contro posteriore
Duello atavico quello tra queste due distinti trazioni: la tradizione BMW impone l’utilizzazione della trazione posteriore, connubio indissolubile con il marchio bavarese.
Le emozioni che dà una caratteristica così sportiva sono molto elevate, la guida di una vettura a trazione posteriore è molto divertente ed intuitiva, ma allo stesso tempo può diventare un po’ stressante.
BMW, per venire in contro alle difficoltà di guida di tali vetture, ha studiato un assetto ben progettato, in grado di garantire una tenuta di strada degna di nota in quasi tutte le situazioni stradali ed ambientali. A colmare quel “quasi” ci pensa poi l’elettronica con il controllo elettronico della stabilità, in grado di risolvere situazioni che potrebbero trasformarsi in poco piacevoli.
Alfa Romeo 159 è invece dotata di trazione anteriore, una caratteristica che non toglie assolutamente il piacere di una guida sportiva, ma riduce di gran lunga lo stress nella guida in situazioni stradali ed ambientali non ottimali.
A livello prestazionale le due vetture si somigliano molto. Pur avendo cilindrate leggermente differenti, BMW 320i è un po’ più generoso nelle cubature offrendo 1995 cc contro i 1858 cc di Alfa Romeo 159. Dal punto di vista della cavalleria le posizioni si invertono grazie ai 160 cavalli del “biscione” contro 150 bavaresi. A livello prestazionale questi valori si traducono in un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 9.7” per Alfa 159 e in 9.0” per BMW 320i, la velocità di punta vede un leggero vantaggio teutonico in grado di offrire 8 km/h in più.
Sfida al foto finish quindi per quando riguarda prestazioni ed assetto. Anche in questo caso è molto difficile eleggere una vincitrice ed infatti la redazione di infomotori.com assegna un altro pareggio a quota 8,5 visto che BMW 320i vince in dati dichiarati,ma l’Alfa 159 è più efficace sulle strade di tutti i giorni e soprattutto sul misto veloce dove l’italiana stacca con agilità la pur valida germanica.
Apriamo le porte
Il duello continua a rimane ad alti livelli anche negli interni, dove si vedono contrapposti due stili ben diversi.
Da una parte l’eleganza austera e minimalista – forse un po’ troppo – di BMW 320i e dall’altra un’eleganza più alla “italiana” con un pizzico in più di sportività.
Appena saliti a bordo di una BMW sembra di essere in una vettura vuota. A prima vista infatti il cruscotto della “bavarese” sembra spoglio, sensazione ben stimolata dalla quasi totale monocromaticità di tutto l’abitacolo.
Messa invece a fuoco la consolle centrale, ecco comparire una essenziale ma abbastanza completa strumentazione. Protagonista della scena l’autoradio con lettore CD, forse un po’ antiquata come linea, ma sicuramente efficiente. Sotto il lettore compare poi un alquanto deludente climatizzatore manuale composto da un semplice potenziometro “vecchio stile” sprovvisto di qualunque indicatore di temperatura se non una righettina blu e rossa; a nostro parere una notevole caduta di stile da parte di BMW.
Altra curiosità riscontrata a bordo è stata la presenza, nei comandi al volante, del tasto per il riciclo d’aria, una strana posizione per una funzione del genere.
Dal fronte Alfa Romeo la musica è leggermente differente: la buona distinzione cromatica del cruscotto ottenuta con l’accostamento di un’elegante parte centrale in materiale metallico con una superficie di plastica morbida nera, offre un veloce ambientamento.
La parte centrale si compone di tre indicatori analogici indicanti il livello di carburante, la temperatura dell’acqua e dell’olio, un elegante e sportivo tributo al passato.
Sotto i tre indicatori trovano spazio il navigatore satellitare – disponibile però come optional – e il climatizzatore automatico bizona.
Anche in questo caso i comandi al volante hanno sollevato qualche dubbio. Molto comodi e ben scelti, sono disposti su due tasti multifunzione di forma circolare, forse un po’ meno pratici all’utilizzo rispetto a dei tasti singoli. Durante la guida può infatti capitare di dover osservare il tasto multifunzione per prendere bene la mira, vanificando così un po’ la sua originale funzione.
In questo caso è stato ben più facile dare un voto: Alfa Romeo 159 offre un allestimento più fornito e leggermente più curato di BMW, in grado di offrire elevati gadget tecnologici e materiali di qualità su versioni di fascia più alta, penalizzando non poco gli entry level. Alfa si è dimostrata un po’ più generosa con i meno abbienti.
Ultimo ma non di importanza: il prezzo
Siamo giunti al nocciolo della prova. Dopo il confronto estetico, di prestazioni e di qualità a bordo, non si può che giungere al prezzo.
Premettiamo che le due versioni scelte per questa comparazione si equivalgono praticamente in tutto, BMW 320i ha primeggiato su alcuni aspetti, Alfa 159 su altri, ma il risultato è comunque quasi in parità e decisamente pone le due rivali sopra tutte le altre concorrenti del segmento che possono quindi accontentarsi della medaglia di bronzo!
Mano a i listini e vediamo quanti euro costano queste due regine del segmento “D”: per parcheggiare nel proprio garage la BMW 320i con allestimento Eletta – protagonista del test – sono necessari 30.850 euro, mentre per Alfa 159 1.9 JTS 16V con allestimento Distinctive occorrono 31.250 euro.
La differenza è minima e se andassimo a vedere nel dettaglio ciò che un modello offre di serie in più rispetto all’altro, questo gap economico si annullerebbe del tutto.
Ecco quindi che anche in questo caso siamo di fronte all’ennesimo pareggio, ma facendoci forti delle affermazioni del nostro Presidente della Repubblica: ''Quando compriamo un prodotto italiano, diamo impulso all'attività delle nostre imprese '' e facendoci comunque forti anche dell’elevata qualità di questa Alfa 159, questi 30.000 euro circa li terremmo in Italia.
Chiudiamo facendo quindi i complimenti sia a BMW che ad Alfa Romeo che hanno realizzato due modelli decisamente validi che non sfigurano neppure con l’alimentazione a benzina che in Italia è fin troppo snobbata, ricordando che il benzina può essere abbinato anche al GPL trasformando entrambe le vetture in ottime stradiste con costi di esercizio ben inferiori alle loro sorelle a gasolio che schierano cavallerie decisamente vivaci che però abbisognano di rifornimenti particolarmente onerosi visto che ormai il gasolio sta raggiungendo il prezzo della benzina.
Innovazione a braccetto con tradizione
Vederle lì parcheggiate una accanto all’altra è proprio un bel quadretto. I gusti sono assolutamente soggettivi e sono belli per questo, quindi non staremo qui a dire quella mi piace e l’altra no! In nessuno dei due casi si può dire che siano vetture dalle linee inedite: la serie 3 è molto legata alla versione precedente essendone praticamente un restyling, mente per quanto riguarda l’Alfa Romeo 159, è discretamente visibile la derivazione dal modello 156.
Inutile quindi disquisire sull’estetica e fissiamo una votazione ex equo alle due belle regine del segmento D! un bel otto ed una virtuale stretta di mano quindi a Giugiaro e Bangle.
Trazione anteriore contro posteriore
Duello atavico quello tra queste due distinti trazioni: la tradizione BMW impone l’utilizzazione della trazione posteriore, connubio indissolubile con il marchio bavarese.
Le emozioni che dà una caratteristica così sportiva sono molto elevate, la guida di una vettura a trazione posteriore è molto divertente ed intuitiva, ma allo stesso tempo può diventare un po’ stressante.
BMW, per venire in contro alle difficoltà di guida di tali vetture, ha studiato un assetto ben progettato, in grado di garantire una tenuta di strada degna di nota in quasi tutte le situazioni stradali ed ambientali. A colmare quel “quasi” ci pensa poi l’elettronica con il controllo elettronico della stabilità, in grado di risolvere situazioni che potrebbero trasformarsi in poco piacevoli.
Alfa Romeo 159 è invece dotata di trazione anteriore, una caratteristica che non toglie assolutamente il piacere di una guida sportiva, ma riduce di gran lunga lo stress nella guida in situazioni stradali ed ambientali non ottimali.
A livello prestazionale le due vetture si somigliano molto. Pur avendo cilindrate leggermente differenti, BMW 320i è un po’ più generoso nelle cubature offrendo 1995 cc contro i 1858 cc di Alfa Romeo 159. Dal punto di vista della cavalleria le posizioni si invertono grazie ai 160 cavalli del “biscione” contro 150 bavaresi. A livello prestazionale questi valori si traducono in un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 9.7” per Alfa 159 e in 9.0” per BMW 320i, la velocità di punta vede un leggero vantaggio teutonico in grado di offrire 8 km/h in più.
Sfida al foto finish quindi per quando riguarda prestazioni ed assetto. Anche in questo caso è molto difficile eleggere una vincitrice ed infatti la redazione di infomotori.com assegna un altro pareggio a quota 8,5 visto che BMW 320i vince in dati dichiarati,ma l’Alfa 159 è più efficace sulle strade di tutti i giorni e soprattutto sul misto veloce dove l’italiana stacca con agilità la pur valida germanica.
Apriamo le porte
Il duello continua a rimane ad alti livelli anche negli interni, dove si vedono contrapposti due stili ben diversi.
Da una parte l’eleganza austera e minimalista – forse un po’ troppo – di BMW 320i e dall’altra un’eleganza più alla “italiana” con un pizzico in più di sportività.
Appena saliti a bordo di una BMW sembra di essere in una vettura vuota. A prima vista infatti il cruscotto della “bavarese” sembra spoglio, sensazione ben stimolata dalla quasi totale monocromaticità di tutto l’abitacolo.
Messa invece a fuoco la consolle centrale, ecco comparire una essenziale ma abbastanza completa strumentazione. Protagonista della scena l’autoradio con lettore CD, forse un po’ antiquata come linea, ma sicuramente efficiente. Sotto il lettore compare poi un alquanto deludente climatizzatore manuale composto da un semplice potenziometro “vecchio stile” sprovvisto di qualunque indicatore di temperatura se non una righettina blu e rossa; a nostro parere una notevole caduta di stile da parte di BMW.
Altra curiosità riscontrata a bordo è stata la presenza, nei comandi al volante, del tasto per il riciclo d’aria, una strana posizione per una funzione del genere.
Dal fronte Alfa Romeo la musica è leggermente differente: la buona distinzione cromatica del cruscotto ottenuta con l’accostamento di un’elegante parte centrale in materiale metallico con una superficie di plastica morbida nera, offre un veloce ambientamento.
La parte centrale si compone di tre indicatori analogici indicanti il livello di carburante, la temperatura dell’acqua e dell’olio, un elegante e sportivo tributo al passato.
Sotto i tre indicatori trovano spazio il navigatore satellitare – disponibile però come optional – e il climatizzatore automatico bizona.
Anche in questo caso i comandi al volante hanno sollevato qualche dubbio. Molto comodi e ben scelti, sono disposti su due tasti multifunzione di forma circolare, forse un po’ meno pratici all’utilizzo rispetto a dei tasti singoli. Durante la guida può infatti capitare di dover osservare il tasto multifunzione per prendere bene la mira, vanificando così un po’ la sua originale funzione.
In questo caso è stato ben più facile dare un voto: Alfa Romeo 159 offre un allestimento più fornito e leggermente più curato di BMW, in grado di offrire elevati gadget tecnologici e materiali di qualità su versioni di fascia più alta, penalizzando non poco gli entry level. Alfa si è dimostrata un po’ più generosa con i meno abbienti.
Ultimo ma non di importanza: il prezzo
Siamo giunti al nocciolo della prova. Dopo il confronto estetico, di prestazioni e di qualità a bordo, non si può che giungere al prezzo.
Premettiamo che le due versioni scelte per questa comparazione si equivalgono praticamente in tutto, BMW 320i ha primeggiato su alcuni aspetti, Alfa 159 su altri, ma il risultato è comunque quasi in parità e decisamente pone le due rivali sopra tutte le altre concorrenti del segmento che possono quindi accontentarsi della medaglia di bronzo!
Mano a i listini e vediamo quanti euro costano queste due regine del segmento “D”: per parcheggiare nel proprio garage la BMW 320i con allestimento Eletta – protagonista del test – sono necessari 30.850 euro, mentre per Alfa 159 1.9 JTS 16V con allestimento Distinctive occorrono 31.250 euro.
La differenza è minima e se andassimo a vedere nel dettaglio ciò che un modello offre di serie in più rispetto all’altro, questo gap economico si annullerebbe del tutto.
Ecco quindi che anche in questo caso siamo di fronte all’ennesimo pareggio, ma facendoci forti delle affermazioni del nostro Presidente della Repubblica: ''Quando compriamo un prodotto italiano, diamo impulso all'attività delle nostre imprese '' e facendoci comunque forti anche dell’elevata qualità di questa Alfa 159, questi 30.000 euro circa li terremmo in Italia.
Chiudiamo facendo quindi i complimenti sia a BMW che ad Alfa Romeo che hanno realizzato due modelli decisamente validi che non sfigurano neppure con l’alimentazione a benzina che in Italia è fin troppo snobbata, ricordando che il benzina può essere abbinato anche al GPL trasformando entrambe le vetture in ottime stradiste con costi di esercizio ben inferiori alle loro sorelle a gasolio che schierano cavallerie decisamente vivaci che però abbisognano di rifornimenti particolarmente onerosi visto che ormai il gasolio sta raggiungendo il prezzo della benzina.