E' evidente che la coppia varia al variare del numero di cicli (o giri che dir si voglia)... Io penso che volesse intendere che magari, la coppia non era proporzionata al numero di giri del motore, per cui non si sono rotte a causa di "troppa coppia" ma a causa di rotazioni troppo elevate... Io ho interpretato così.
Se posso però, vorrei dire che se il cambio è rimasto l'originale, i numeri di giri del motore non è che sono passati da 7mila rpm a 10mila rpm... Per cui, io sono del parere che quì il problema sia di una inadeguatezza dell'organo meccanico in questione (biella), il quale non avendo caratteristiche meccaniche idonnee a sopportare tali sollecitazioni dovute alla coppia erogata, ha ceduto meccanicamente. Bisognerebbe vedere la resistenza dichiarata da queste bielle e confrontarla con la sollecitazione massima alla quale è stata sottoposta...
Và inoltre aggiunto che non è detto che la biella abbia ceduto collassando al raggiungimento del carico di rottura, ma potrebbe aver collassato per sollecitazione a fatica... Ma poichè quest'ultima non è regolamentata da formule ben precise, ma bensì da prove al banco riportate poi su una tabella/matrice, bisognerebbe consultare tale tabella e vedere se rientrano nei parametri ammissibili o no... Siccome queste tabelle sono strettamente private e quindi inaccessibili a noi comuni mortali, diciamo che può bastare la tesi della rottura per cedimento meccanico e quindi superamento del carico di rottura; causa: coppia motrice superiore rispetto a quella ammissibile per le caratteristiche meccaniche dei manovellismi...
Considerazione personale: un preparatore serio, avrebbe fatto due calcoletti carta e penna... è semplice trasformare il valore di coppia nel valore di sollecitazione... Io ci penserei prima di chiamare costui "preparatore" a questo punto...