Stasera rabbia!
Tutto il giorno rabbia.
Solo a gestire 1500 pazienti, a tirar la carretta.
Solo a finire un lavoro prima che cominci, solo a cercare di stare calmo, solo a fare il bucato la sera, solo a ricordarmi come ero felice e incosciente, solo col peso del mio mondo sulle spalle, solo ad essere forte per gli altri, solo...
E allora l'ho sfogata!
Su strade deserte e buie, lisce come un bigliardo, strette come una vergine.
Su strade scavate tra case e cascine, su strade molli come gelatina sotto le gomme invernali.
Una rabbiosa accelerazione, scoppi da far spegnere e riaccendere i lampioni, da mandar di traverso le bestemmie.
Scoppi e gorgoglii come non ne avevo mai sentiti, con l'acceleratore a palla, il fiato in gola, il culo a destra e a sinistra, le gomme che puzzavano come un falò di puttane.
Cani ratti e volpi scappati lontano, non un faro in vista, non un cristiano, tutto a derapare e sbandare e urlare e pestare fino al limitatore e picchiare in curva come non ci fosse domani e staccare sul ciglio del fosso e...
E finalmente il cuore ha rallentato.
Il fiato è rientrato nei polmoni stanchi, lei mi ha preso la mano tutta scricchiolante di voragini incandescenti, freni, cilindri, scarichi, gomme e motore e mi ha riportato a casa.
Ho aspettato in garage che smettesse di leccarsi le ferite e l'ho messa a nanna.
Calmo
Grazie!