Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio - 2.9 v6 510cv - MT6 - Rosso Alfa - 2016 - mi

e lo dice uno che le fa...
 
Io alla mia QV ho messo le 20 pollici della Stelvio ☺️☺️☺️ E molle più corti, qui in Germania si omologa tutto☺️☺️☺️

PS. A me del marchio, di marchio e ecc ecc. non me ne frega una pippa, per me può anche fallire tutto,io ho comprato semplicemente un’auto che fa la sua strafiga figura,e non un marchio o una fabbrica di produzione.

PPSS: se fallisce il marchio tanto meglio,quelle poche auto che rimarranno,fanno meglio a chiuderli in garage che prendono solo valore

Non so perchè @angy84 ma quasi sempre quando si parla di auto escono i tifosi che sono dentro di noi, pronti a difendere o attaccare questo o quel marchio. Basta leggere i tanti forum automobilistici o fare quattro chiacchiere al bar. Forse è solo per difendere la propria scelta d'acquisto, forse perché le critiche danno fastidio. Ci si può rimanere male se ti criticano le scarpe nuove, figuriamoci per un oggetto per cui si sono spese parecchie migliaia di euro. Si gongola per gli elogi, si diventa subito permalosi per piccole critiche. Un po' a me dispiace per Alfa Romeo (così come mi dispiace per l'altra defunta, Lancia) in quanto marchio italiano e dal glorioso (tra) passato. Ma me ne farò una ragione, tanto più che tra acquisizione francese, sedi in Olanda ecc di italiano credo siano rimaste solo le fabbriche nostrane e poco altro ma anche lì tra vendite e delocalizzazioni...[/QUOTE]
 
Forse sto realmente invecchiando ma la svendita dell'Italia, che ormai dura da anni se non da decenni, mi rattrista ma non mi sorprende.
Quello che mi urta, invece, è il modo con cui ogni valore viene spogliato a favore dell'unico valore che conta: successo e denaro.
Forse è vero quello che Brecht fa dire a Galileo: "sventurata la terra che ha bisogno di eroi".
Ma parafrasando il suo discepolo Andrea Sarti, io invece affermo: "sventurata la terra che non produce sogni".
Marchionne probabilmente ne aveva uno...
E poi?
 
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I sogni aiutano a vivere meglio ma purtroppo solo con quelli non si campa. È chiaro che ogni azienda, piccola o grande che sia, al primo posto metta il fatturato perché senza quello si chiude bottega. Giulia e Stelvio ovvero la meccanica delle emozioni, avrebbero potuto coniugare le due cose, il sogno e il fatturato, ma così non è stato per coito interrotto.
 
Forse sto realmente invecchiando ma la svendita dell'Italia, che ormai dura da anni se non da decenni, mi rattrista ma non mi sorprende.
Quello che mi urta, invece, è il modo con cui ogni valore viene spogliato a favore dell'unico valore che conta: successo e denaro.
Forse è vero quello che Brecht fa dire a Galileo: "sventurata la terra che ha bisogno di eroi".
Ma parafrasando il suo discepolo Andrea Sarti, io invece affermo: "sventurata la terra che non produce sogni".
Marchionne probabilmente ne aveva uno...
E poi?
l'italia paga una classe dirigente inetta e corrotta. ma non dimentichiamo mai che qll gente è lo specchio della nostra società..
 
Una domanda: ma voi non percepite l'enorme scollamento tra i capolavori prodotti da AR e la direzione che il marchio ha preso?
A volte mi domando perché ho comprato la Q.
E mi sono dato questa risposta: in un momento particolare della mia vita, non particolarmente definibile, non particolarmente catalogabile, ho deciso di cambiare, di provare emozioni.
Anni di lavoro alla "tira ciuchino!", anni di testa bassa ad occuparmi solo degli altri, figli, famiglia, pazienti.
E io?
Mi sono guardato attorno, ho valutato diverse possibilità di cambiamento della mia vita, alcune non proprio ortodosse, quindi diverse auto, ho provato la Q ed è stato un attimo.
Ricambiato in ogni singolo momento.
Ho conosciuto amici con i quali condividere la stessa passione.
In qualche modo la vita me l'ha cambiata, in meglio.
E adesso mi sembra così strano che un oggetto di metallo possa ancora darmi tante soddisfazioni mentre quello che le ruota attorno (tranne il mio caro amico meccanico e gli altri amici) sia sempre più lontano e inefficiente.
É come se AR avesse davvero un'anima che ha infuso nel crudo metallo e carbonio, uno spirito che si trasmette attraverso canali insondabili. Ed è un bene che non si riesca a razionalizzare pure questo. Somparirebbe come l'isola misteriosa...
Guardate, non sono un ingenuo, un sognatore compulsivo ma ci ho creduto.
E sono stato evidentemente un p.irla.
Quindi quando mi immergo nell'inefficienza di FCA, in quello che sakurambo e lo zio descrivono bene (e che vale per molti aspetti, troppi, della vita di oggi) provo un senso di impotenza e di tradimento.
Ma, evidentemente, mi sono creato aspettative troppo elevate, immaginando che la stessa luce che brillava quando la guidavo illuminasse anche tutto quello che le ruotava attorno.
Ma mi sbagliavo io, sicuramente.
Amen

Ma non è vero che i sogni sono inutili. Di sogni ognuno di noi vive.
Deve solo sapere che esiste il risveglio.
 
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Bisogna ringraziare tutte quelle persone (dall'ingegnere all'operaio, dal rivenditore al meccanico) Alfa Romeo che continuano a mettere al 1° posto quel famoso slogan la meccanica delle emozioni ed a cui tengono a tenere alto quell'orgoglio patriottico.

Purtroppo come in tutte le cose c'è chi le fa perché deve farle o perché pensa al solo mero guadagno...poi ci sono quelli che le fanno perché ci tengono a farle bene come se fosse per loro stessi e, quando li trovi, capisci di aver fatto la scelta giusta quando hai scelto un'Alfa Romeo.

Ti basta una strada piena di curve e vivi per quell'emozione che ti sale dal profondo quando pennelli le curve. Io ogni volta provo ad andare "normale" e poi sento quel biscione tentatore che mi dice: bene, ora è il tuo momento...lasciati andare curva dopo curva per sentire il battito cardiaco aumentare come i giri della tua Alfa.
 
E un po' di sana polemica campanilista: da RollingSteel

I record ferroviari più folli di sempre | Rollingsteel.it

:D:D:D

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