Un oggettino mi ha cambiato la vita stampandomi un sorriso ebete in faccia...
Si dice che tutti noi abbiamo un fanciullino nascosto nell'anima che non muore mai ma langue perché viene zittito troppo spesso dal "devi fare..." "ti devi comportare..." "non è corretto...".
Il mio fanciullino è rinato col...rumore.
Ma non è un rumore qualunque, è quello degli scarichi della mia Giulia.
Direte: "ma *****, perché non la metti semplicemente in race e te lo godi? Puoi farlo quanto ti pare!".
No, non è vero.
Prima di tutto in race è tutto un concerto di ventole e temperature per placare i bollenti spiriti dell'aumento di coppia. E a lungo andare dubito le faccia bene. Cento, duecento chilometri tirati? Vanno bene, li ho fatti spesso in Germania. Ma farlo per tutti i 91.000 Km fino a qui percorsi? Ho preferito non rischiare. E del resto la GTA ha due ugelli in più a spruzzare olio sotto i pistoni proprio per questo (sul resto delle "features"...censurato...).
Poi, dettaglio marginale, in race togli i controlli...
Per carità, non che non lo faccia, quando si può. Ma, visto che a me di andare solo dritto non frega niente, quando inizio finalmente a divertirmi sul tortuoso, dove la Giulia sbeffeggia la prosopopea tracotante del solito incrociatore pesante SUV/CUV/CUD del "cumenda" lanciato stupidamente a 250 sulla BreBeMi, tiro delle gran scodate, sculetto fino in terza piena, saltello da una parte all'altra tra le curve. Ma dire che sia sicuro non me la sento. Anche se gli incrociatori a quel punto sono già tutti nel fosso.
Perciò ho infilato nell'OBD2 uno scatolino nero, olandese. E adesso non lo tolgo più.
Da tre giorni ogni tunnel è mio, attraverso ogni paesino sperando in vie strette dove il suono rimbombi, cambio con dolcezza affascinato dal suono della doppietta automatica, ascolto ogni scoppiettio in accelerazione, guido perennemente a finestrino aperto, evito l'autostrada, cerco statali o stradine dimenticate.
Oggi ho guidato per 350 Km invece di arrivare diretto e percorrerne 170. Ho girato sulle colline moreniche dell'alto mantovano perdendomi dieci volte di proposito. I miei sensi erano estesi alla macchina e ho provato cosa voglia dire suonare all'unisono.
Non ho mai guidato così bene e così rilassato. Tanto da dimenticare la cavalleria sotto il sedere ma tutto preso dal creare un concerto con un nuovo strumento.
Guidare è tornato a rasserenarmi.
Avevo perso questo privilegio che solo Giulia ha saputo darmi. E mi mancava più di un amore adolescenziale andato a rotoli.
Ho ritrovato il mio fanciullino perso nel Covid, nel lavoro, nella noia, nel tempo che passa impietoso.
E adesso basta domandarsi il perché e il percome, potrebbe nascondersi di nuovo.