Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio - 2.9 v6 510cv - MT6 - Rosso Alfa - 2016 - mi

Giulia e la Sicilia.
Terra splendida, gente splendida!
Purtroppo pochissime Giulia, in pratica nessuna. Ma proprio per questo la Q faceva passerella! Commenti entusiasti, Alfisti sfe-ga-ta-ti!
Da Messina a Trapani, con base a Palermo (la Vucciria, Ballarò, palazzi, chiese e catacombe), autostrade, strade di montagna che odorano di Targa Florio a picco sopra Cefalù, boschi, montagne oltre i 1600 metri, profumo di pini, strade tra muretti, con le radici degli alberi che lottano per spaccare l’asfalto, serie infinite di tornanti col blu all’orizzonte, che odorano di mare, ombre di cavalieri arabi e normanni, genti, sangue, amore, malinconia e felicità...
E ovunque una quantità di Alfa da fare accapponare la pelle. Giuliette, soprattutto, ma anche tante 159, una pioggia!
E ogni volta che mi accodavo a una di loro o loro si accodavano a me, vedevi un lampo negli occhi, come vedi solo quando si guarda una delle tantissime, belle siciliane.
Commenti al distributore, al lavaggio, al ristorante, per strada.
Due meravigliose ragazze siciliane mi hanno fatto benzina e un sacco di domande. Visi antichi e moderni, qualche tatuaggio, percepisci il senso della vita...
Un traffico fantastico: non credete a chi vi dice che il traffico di Palermo è un incubo. Ditegli di sospendere ogni giudizio fino a che non ha provato Milano. A Milano c’è lo stesso traffico ma è cattivo. A Palermo è poco aggressivo, anzi, per niente. Ti infili, passi, non esiste quasi la segnaletica ma tutti sanno cosa fare e cosa aspettarsi, non sembrano avere fretta. Vivi e lascia vivere.
Cefalù è molto bella, molto turistica ma vera. La gente mi sorprende sempre per il calore: ti toccano, ti mettono una mano sulla spalla, sorridono.
Palermo è città, controversa, ricca e povera, affascinante.
Trapani sembra un gioco di luci che proietti una città di oltre-mediterraneo in terra siciliana, ventosa e assolata, persa tra i vigneti, il monte e il mare.
A Trapani ci siamo fermati alle due per pranzo e un cameriere dell’età dei miei figli mi ha chiesto di poter fotografare la Quadrifoglio. L’ho portato in giro per pochi minuti facendo rimbombare muri antichi di tuoni autunnali. Al ritorno mi ha mostrato la sua Giulietta e raccontato il suo sogno di Giulia.
Il padre mi ha detto: “stanotte non dormirà!” ma aveva anche lui negli occhi quel lampo...

Ma non è finita...

Ora devo fermarmi ma ho ancora tanto in cuore da raccontare!
:)
Mi ero perso questo racconto, fantastico, come sempre! L’unica volta che sono stato in Sicilia, nel 2000, ho soggiornato proprio a Cefalù. Duomo bellissimo,piazza antistante altrettanto, granite e pasta di mandorle buonissime...:). Siamo andati un giorno a Palermo, allora però avevano problemi con l’acqua, in centro c’erano dei locali che non avevano l’acqua per il bagno. Passando davanti all’ordine dei medici, io e mia moglie (allora non eravamo ancora sposati) abbiamo chiesto di poter usare il loro bagno...:D
 
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Segesta, Selinunte, la Magna Grecia...
Da Palermo a Trapani o Mazara del Vallo il paesaggio cambia: si aprono grandi piane e il vento la fa da padrone. L’orizzonte è più ampio, l’autostrada più dolce, il cielo più grande. Tanti eucalipti, tanti vigneti, terra dura, arida, macchie di verde, strade dritte e lunghissime aprono prospettive rettilinee salendo a sbalzi su per le colline, un mare immenso.
Il sole scalda anche a fine Ottobre, la latitudine è quasi quella di Tunisi. Piove a tratti ma appena esce il sole le case, la strada, la terra, tutto si asciuga e brilla.
I templi sono parte del tutto. Non ti sembrano alieni, antichi, anacronistici. Segnano solo il tempo che è passato e sogni e dei e speranze di genti che continuano a camminare su questa terra con altri sogni e dei e speranze.
Ti rendono solo più umile davanti a Cronos, l’unica certezza.
La gente è sempre fantastica: vogliono sapere tutto di Giulia, ti inseguono per fotografarla, escono dai bar dei distributori.
Ragazzini in motorino accarezzano il quadrifoglio fermi al semaforo e chiamano ad alta voce gli amici. Ormai guido a finestrini aperti per godermi questo entusiasmo.
Mangiamo sul mare. Cibo fatto in casa, pochi piatti ma speciali. Tutti hanno profumi forti, spezie e olio, basilico e zafferano. Non riesco più a capire se gli Arabi hanno insegnato l’arte delle spezie ai Siciliani o ne sono stati soggiogati.
Una Giulietta inchioda di fianco alla Giulia posteggiata al sole e si ferma a guardarla.
In mare aperto sprazzi di luce filtrano tra nuvoloni neri e creano miraggi all’orizzonte.
Rispetto i limiti: l’autonomia aumenta invece di diminuire. Faccio quasi 200 Km senza consumare la prima tacca, sono sorpreso!
Il motore ronfa, a 3000 giri risuona in basso, profondo, ma sorrido a pensarlo come un gattopardo.
Ogni tanto una sgambettata, 110, 130, 100 e passa in un attimo. Ma poi torno a godermi il viaggio, per una volta solo il viaggio senza la tensione di voler vivere solo la destinazione.
E domani è un altro giorno!
 
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Dovevi fare il poeta....se fai il medico come scrivi, voglio che diventi il mio Doc personale!!!![emoji6]
 
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Segesta, Selinunte, la Magna Grecia...
Da Palermo a Trapani o Mazara del Vallo il paesaggio cambia: si aprono grandi piane e il vento la fa da padrone. L’orizzonte è più ampio, l’autostrada più dolce, il cielo più grande. Tanti eucalipti, tanti vigneti, terra dura, arida, macchie di verde, strade dritte e lunghissime aprono prospettive rettilinee salendo a sbalzi su per le colline, un mare immenso.
Il sole scalda anche a fine Ottobre, la latitudine è quasi quella di Tunisi. Piove a tratti ma appena esce il sole le case, la strada, la terra, tutto si asciuga e brilla.
I templi sono parte del tutto. Non ti sembrano alieni, antichi, anacronistici. Segnano solo il tempo che è passato e sogni e dei e speranze di genti che continuano a camminare su questa terra con altri sogni e dei e speranze.
Ti rendono solo più umile davanti a Cronos, l’unica certezza.
La gente è sempre fantastica: vogliono sapere tutto di Giulia, ti inseguono per fotografarla, escono dai bar dei distributori.
Ragazzini in motorino accarezzano il quadrifoglio fermi al semaforo e chiamano ad alta voce gli amici. Ormai guido a finestrini aperti per godermi questo entusiasmo.
Mangiamo sul mare. Cibo fatto in casa, pochi piatti ma speciali. Tutti hanno profumi forti, spezie e olio, basilico e zafferano. Non riesco più a capire se gli Arabi hanno insegnato l’arte delle spezie ai Siciliani o ne sono stati soggiogati.
Una Giulietta inchioda di fianco alla Giulia posteggiata al sole e si ferma a guardarla.
In mare aperto sprazzi di luce filtrano tra nuvoloni neri e creano miraggi all’orizzonte.
Rispetto i limiti: l’autonomia aumenta invece di diminuire. Faccio quasi 200 Km senza consumare la prima tacca, sono sorpreso!
Il motore ronfa, a 3000 giri risuona in basso, profondo, ma sorrido a pensarlo come un gattopardo.
Ogni tanto una sgambettata, 110, 130, 100 e passa in un attimo. Ma poi torno a godermi il viaggio, per una volta solo il viaggio senza la tensione di voler vivere solo la destinazione.
E domani è un altro giorno!
Penso che certi racconti (come hai potuto leggere nei miei diari) non si possono perdere e ho creato una discussione ad hoc. Magari dal tuo/nostro prossimo racconto possiamo postare qua:
Diario di viaggio con la mia Alfa
 
Grande mpp...mi hai fatto rivivere il mio viaggio in Sicilia di alcuni anni fa...dove però non avevo ancora la belva..ma una normale Fiat idea a noleggio :):)
 
Ho notato una cosa Mercoledì notte, sulla Genova-Serravalle, tornando a Milano dal traghetto Palermo-Genova...
Premessa: in Sicilia non c’è la 100 ottani...
Non so perchè ma proprio l’hanno tolta. Vabbe’...
Quindi avevo nel serbatoio la 95 ottani, pura 95 ottani.
In galleria, sorpassando un po’ “allegro” camion e auto stracariche dalle ruote al tetto, capitava spesso di dover dare un bel po’ di gas per toglierseli rapidamente di torno nei pochi tratti rettilinei.
In galleria, da tempo, sentivo solo il rombo del V6 amplificato, una goduria. Ma di “botti” nessuno...
:(
Beh, con la 95 ottani, invece, la Quadrifoglio sembra la festa di Piedigrotta!
In accelerazione, in rilascio! Evvai!!!
Ma appena ho rimesso la 100 ottani, stop...
Ho qualche idea in proposito. Voi cosa ne pensate?
:)
 
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Ho notato una cosa Mercoledì notte, sulla Genova-Serravalle, tornando a Milano dal traghetto Palermo-Genova...
Premessa: in Sicilia non c’è la 100 ottani...
Non so perchè ma proprio l’hanno tolta. Vabbe’...
Quindi avevo nel serbatoio la 95 ottani, pura 95 ottani.
In galleria, sorpassando un po’ “allegro” camion e auto stracariche dalle ruote al tetto, capitava spesso di dover dare un bel po’ di gas per toglierseli rapidamente di torno nei pochi tratti rettilinei.
In galleria, da tempo, sentivo solo il rombo del V6 amplificato, una goduria. Ma di “botti” nessuno...
:(
Beh, con la 95 ottani, invece, la Quadrifoglio sembra la festa di Piedigrotta!
In accelerazione, in rilascio! Evvai!!!
Ma appena ho rimesso la 100 ottani, stop...
Ho qualche idea in proposito. Voi cosa ne pensate?
:)
Gli scoppi che senti è benzina non bruciata che detona per calore nello scarico, probabilmente la 100 o brucia meglio in camera di scoppio o on detona nello scarico a causa delle sue caratteristiche
 
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