Venerdì 8 Dicembre mi sono svegliato con 1 anno in più sul groppone e, vedendo le montagne innevate, mi è presa quella voglia irrefrenabile di fare 2 freni a mano e godermi un giro in Giulietta. Gli anni passano ma il fascino della neve rimane sempre nonostante sia diventato da qualche anno un "marittimo".
Arrivato al box, il risveglio della Giulietta è stato dolce. Prima mi sono preso un po' cura degli interni passando aspirapolvere e controllando i soliti livelli dei liquidi. Rimane sempre una soddisfazione alzare l'astina dell'olio e vedere il colore ambrato dopo poco più di 8k km percorsi da Febbraio. Nonostante i km siano pochi, la "malattia" c'è sempre infatti ora la spia service mi dà il benvenuto per ricordarmi il cambio ogni 10k km (ovviamente impostata personalmente tramite Multiecuscan). Con l'Epifania sicuramente arriverà tutto il necessario per il tagliando dei 40k km.
La strada che porta a Campocecina è la classica stradina di montagna tortuosa che attraversa qualche piccolo paese: umida ed in una vallata chiusa in maniera tale da godersi il rombo del 1.4 TJet ed il soffio della popoff (sarò tamarro però strappa sempre il sorriso ad ogni cambiata "come si deve"). Si parte dal livello del mare ed in poco meno di 30 km si arriva a quota 1300 m circa. Il divertimento vero inizia dopo il paese di Gragnana perchè la strada si trasforma in un serpente e c'è qualche tornante...poi con l'umido il TCR fa quello che può quando si tiene la Giulietta su di giri e si raddrizzano le curve.
L'asfalto è in buono stato ma non bisogna fare troppo gli sbruffoni per le foglie che spesso lo ricoprono dopo le curve cieche.
Un saluto al paese di Castelpoggio e poi si imbocca il bivio per Campocecina. Mi capita di percorrerlo più spesso con la bici che non con la Giulietta perchè si alternano pezzi di buche con tracce di asfalto ad asfalto nuovo liscio come un tavolo da biliardo (per non parlare in discesa che con la bici si vola letteralmente e si lasciano le auto dietro...magari anche per un po' di incoscienza mia).
Come in un videogioco pare di essere in un nuovo livello: strada stretta, sottobosco ed ogni tanto la vista si apre su cave e Marina di Carrara. Ho scelto l'orario perfetto per salire perchè alle 11:30/12 in un giorno di festa la maggior parte delle persone si sta preparando per il pranzo e quindi siamo solo noi: io, la Giulietta e la neve che inizia a cadere dal cielo. Superati i 1000 metri di quota la neve inizia a comparire a bordo strada ed iniziano a diradarsi gli alberi. Si sale con la "giusta calma" testando la tenuta e per godersi il giro in Alfa.
L'idea iniziale era di fermarsi al Piazzale dell'Uccelliera per la classica foto di rito e vedere il panorama ma, con le nuvole basse e la poca neve a terra, decido di proseguire fino alla Foce di Pianza. Bisogna percorrere poco meno di 1 km di sterrato leggero e qui l'animo biker esce fuori come dico sempre:
dove si vede una montagna o un sentiero c'è un biker pronto a sudare per affrontare le sue asperità.
La Giulietta procede lentamente per pregustarsi i classici "tondi" nella neve. Nello slargo la neve è immacolata e qui inizia la danza, basta sfiorare il freno a mano e non c'è ESP che tenga.
Falla girare falla girare falla girare così che tutti la possano vedere
Falla girare falla girare falla girare così che tutti la possano sentire
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PS: ovviamente dopo il giro su neve, nonostante piovesse era d'obbligo togliere neve&co dalla Giulietta quindi autolavaggio
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