Io sinceramente non sono contrario a questi dispositivi, ma fondamentalmente si tratta di disturbatori della linea canbus che immettono un codice nella linea canbus come se una ecu virtuale emulata dal dispositivo fornisse un'informazione contraria all'avvio della vettura.
Per questo il codice di disturbo sui primi modelli inibiva solo il cambio, poi evidentemente hanno trovato un codice canbus che riuscisse ad inibire proprio l'accensione.
Il dispositivo non taglia la linea canbus, ma nei fatti si collega ai due cavi in un punto di passaggio della linea e comincia ad immettere il suo codice blocca accensione. Quando si entra nella vettura, il trasponder del dispositivo spegne il disturbatore per consentire di accendere la vettura.
Se dovessi ragionare da amico del giaguaro, la linea canbus viene comunque alterata e questo, insisto in linea teorica, invalida la garanzia di tutta la linea e relative periferiche. Poi naturalmente il concessionario deve arrivare a capire che c'è questo dispositivo, ma facciamo conto che si trovi la body computer guasta da sostituire - mi è successo su un'altra vettura - e il tecnico individui un aggeggio non autorizzato sul canbus, a chi verrebbe attribuita la responsabilità del danno?
Io nel dubbio continuerei ad interrompere la tensione direttamente alla pompa a bassa pressione, poi una bella nastrata abbondante a tutta la derivazione elettrica posizionando il relè ad una certa distanza e il furto "al volo" è scongiurato, poi se interviene un "professionista qualificato" non c'è dispositivo che tenga.
Tuttora preferisco perdere un attimo di tempo per montare un bullock sul volante, ritarda di cinque minuti il tempo del furto, ma soprattutto sposta l'attenzione su veicoli con meno lavoro per giungere al risultato delittuoso; certo è una costante rottura di.... ma è lì ben visibile sul volante.
Per questo il codice di disturbo sui primi modelli inibiva solo il cambio, poi evidentemente hanno trovato un codice canbus che riuscisse ad inibire proprio l'accensione.
Il dispositivo non taglia la linea canbus, ma nei fatti si collega ai due cavi in un punto di passaggio della linea e comincia ad immettere il suo codice blocca accensione. Quando si entra nella vettura, il trasponder del dispositivo spegne il disturbatore per consentire di accendere la vettura.
Se dovessi ragionare da amico del giaguaro, la linea canbus viene comunque alterata e questo, insisto in linea teorica, invalida la garanzia di tutta la linea e relative periferiche. Poi naturalmente il concessionario deve arrivare a capire che c'è questo dispositivo, ma facciamo conto che si trovi la body computer guasta da sostituire - mi è successo su un'altra vettura - e il tecnico individui un aggeggio non autorizzato sul canbus, a chi verrebbe attribuita la responsabilità del danno?
Io nel dubbio continuerei ad interrompere la tensione direttamente alla pompa a bassa pressione, poi una bella nastrata abbondante a tutta la derivazione elettrica posizionando il relè ad una certa distanza e il furto "al volo" è scongiurato, poi se interviene un "professionista qualificato" non c'è dispositivo che tenga.
Tuttora preferisco perdere un attimo di tempo per montare un bullock sul volante, ritarda di cinque minuti il tempo del furto, ma soprattutto sposta l'attenzione su veicoli con meno lavoro per giungere al risultato delittuoso; certo è una costante rottura di.... ma è lì ben visibile sul volante.
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