Hai riportato la disposizione essenziale. Ma, come puoi leggere, essa ribadisce che la tua asserzione è infondata. Essa posta al comma 2 dell'art. 2 stabilisce infatti: <<In particolare, viene introdotta, a decorrere dal 1° marzo 2019 e fino al 31 dicembre 2021, un’imposta parametrata alla quantità dei grammi di CO2 emessi per chilometro, a carico di chi acquisti, anche in locazione finanziaria, e immatricoli in Italia un veicolo nuovo di categoria M1 (ivi compreso chi immatricoli in Italia un veicolo di categoria M1 già immatricolato in un altro Stato) con emissioni di CO2 superiori a 160 CO2 g/km.>>
Non c'è pertanto alcun riferimento all'acquisto di auto usate, ma si specifica ancora che l'eco-tassa riguarda i veicoli nuovi.
Essa è la specificazione della norma generale (che guida l'interpretazione delle altre norme della stessa legge) che è posta nel comma 1 dell'art. 2 che ho già citato e che riporto di nuovo: <<Come sopra anticipato, le disposizioni in commento recano previsioni disincentivanti, sotto forma di imposta, per l’acquisto di autovetture nuove con emissioni di CO2 superiori ad una certa soglia (la c.d. ECOTASSA).>>
L'inciso posto tra parentesi nel citato comma 2 <<(ivi compreso chi immatricoli in Italia un veicolo di categoria M1 già immatricolato in un altro Stato)>> deve essere letto conformemente alla regola generale citata, posta al comma 1, che esprime la ratio dell'intervento legislativo e ne disciplina l'interpretazione. Ossia ricadono nell'imposizione fiscale anche i veicoli nuovi già immatricolati in un altro Stato e poi portati in Italia: sono veicoli nuovi anche se già immatricolati, com'è noto, quelli che non hanno percorso 6.000 km e non hanno più di sei mesi. La norma contenuta nell'inciso è volta chiaramente a evitare eventuali elusioni della regola generale, poiché, in sua assenza, qualcuno avrebbe potuto raggirare l'imposizione, andando a comprare un veicolo nuovo all'estero per poi immatricolarlo in italia senza pagare l'eco-tassa.
Ora per maggior chiarezza riporto insieme il primo e il secondo comma dell'art. 2 della circolare dell'Agenzia citata:
<<Come sopra anticipato, le disposizioni in commento recano previsioni disincentivanti, sotto forma di imposta, per l’acquisto di autovetture nuove con emissioni di CO2 superiori ad una certa soglia (la c.d. ECOTASSA).
In particolare, viene introdotta, a decorrere dal 1° marzo 2019 e fino al 31 dicembre 2021, un’imposta parametrata alla quantità dei grammi di CO2 emessi per chilometro, a carico di chi acquisti, anche in locazione finanziaria, e immatricoli in Italia un veicolo nuovo di categoria M1 (ivi compreso chi immatricoli in Italia un veicolo di categoria M1 già immatricolato in un altro Stato) con emissioni di CO2 superiori a 160 CO2 g/km.>>.
Francamente credevo volessi approfondire la questione per un suo chiarimento, ma, lette le tue osservazioni, mi domando quale potrebbe essere il tuo scopo reale, posto che continui ad asserire qualcosa che è chiaramente contrario alle disposizioni normative.
Le affermazioni tipo: <<il resto d'Italia, commercianti...>> ecc. che farebbero diversamente, ammesso pure che tu sia un organo statistico o che esegue sondaggi in grado di conoscere il comportamento di tutti i commercianti del resto d'italia, sono del tutto generiche e non provano nulla. Proverebbero eventuali sentenze di Commissioni tributarie emesse sulla materia, ma tu non le citi e queste al momento non mi risulta siano state mai pubblicate.
In ogni caso, non ho interesse alcuno a convincerti, ma solo a fornire chiarimenti sulle norme vigenti a chi vuole farsi un'idea chiara sulla questione. Sei naturalmente libero di continuare a esprimere le tue asserzioni, che si basano sul "sentito fare da tutti", ma non volendo tentare di risolvere una questione giuridica con tali criteri, non procederò ad altre repliche.
A Vurt rispondo che la normativa in esame è valida esattamente fino al 31 dicembre 2021, ma temo che possa essere prorogata.