Auto Elettrica: opinioni, confronti e novità del settore green

Questa mattina parlavo con un mio amico che ha la model Y e mi diceva che è pienamente soddisfatto.
I suoi viaggi difficilmente superano i 300 km per cui di autonomia ne ha anche in autostrada dove non è uno sfegatato del 70-130 in 3 secondi.
Se sa che ne deve fare di più, sà anche che si prevede una sosta per un panino/caffè/pisciatina che gli dà il tempo di farsi un pezzo di pieno che gli permette di proseguire senza problemi il viaggio.
Un pieno, lui li fa al 90% a casa la notte con contatore casalingo che ha portato a 6 Kw (e costa nulla portarlo a 6, lo so bene perchè ho messo io il 5 in casa ed è davvero una inezia nell'ordine dei 40€ annui forse anche meno), gli costa 7/8€ e quel che ci sta guadaganando rispetto ai consumi di benzina o gasolio è notevole.
Problemi non ne ha mai avuti, manutenzioni normali di pastiglie freni e cambio gomme estive/invernali...il resto nulla di nulla.

Mi ha detto chiaramente che per usare una macchina simile è necessario senza dubbio cambiare mentalità...entrato nell'ottica della macchina che sicuramente è unottica un pò diversa, i vantaggi economici sono assolutamente notevoli.
Qui non si tratta di atteggiamento mentale.

Il tuo amico ha cambiato stile di conduzione , del modo di fare viaggi lunghi, del sistema con cui gestire eventuali urgenze o emergenze familiari, di gestire eventuali problemi tecnici della vettura ( specialmente con Tesla ).

In poche parole, LUI si è dovuto adeguare ( con sorriso a denti stretti ) alle " caratteristiche" della sua mirabolante auto e LUI è al servizio di quest' ultima.

In nome di chi o di cosa ? Il risparmio economico ? La presunta ecologia ?

Io rimango dell' idea che se l' auto la PAGO io è l' auto che deve adeguarsi alle mie esigenze e non il contrario.
 
Se si attivano i tergicristalli per pioggia, il riscaldamento, sbrinamento lunotto non ne farà neanche 200 in queste condizioni, vale per tutti i veicoli elettrici escluso nessuno.

Becchi un incidente come è capitato a me sulla A1, con pioggia battente e freddo, marcia a passo d'uomo, e per fare 10Km. Di coda ci ho messo quasi un'ora, in una situazione simile con l'elettrico sei costretto a fermarti subito al primo distributore, con auto in piena autonomia, se per sfiga ti capita di avere un po meno della metà di autonomia in una situazione simile non arrivi al distributore.

Secondo me potrebbe avere senso un veicolo elettrico solo se si avvicina all'autonomia di un motore endotermico, altrimenti rimane un veicolo cittadino per brevi spostamenti dal costo eccessivo.

Se cambiare la mentalità significa comprare un veicolo che costa quanto un appartamento, per poi viaggiare con il pensiero di non poter completare il percorso, o utilizzo solo per brevi spostamenti, preferisco mantenere la mia mentalità e i miei soldi in tasca.

Le soluzioni ci sono ma chi sa perché si pensa solo all'elettrico in un paese dove se accendi un tostapane in più si oscura l'intero quartiere.

Questa è una di quelle:

 
Secondo me potrebbe avere senso un veicolo elettrico solo se si avvicina all'autonomia di un motore endotermico, altrimenti rimane un veicolo cittadino per brevi spostamenti dal costo eccessivo.
Tutto ineccepibile: mi permetto di aggiungere all'autonomia anche i tempi di rifornimento.

Sempre da ricordare che per estrazione, costruzione, carica (combustibili fossili, gli altri vanno e vengono a seconda delle condizioni atmosferiche, a meno di mettere una centrale nucleare ogni tre per due) trasporto e infine smaltimento di materiale per la massima parte inerte ed inservibile (per il quale servirebbero l'equivalente di catene montuose di stoccaggio) alla fin fine per il pianeta è meglio tenersi i vecchi carburanti fossili.

Da wikipedia:

Secondo principio della termodinamica:
Esistono diversi enunciati del secondo principio, tutti equivalenti, e ciascuna delle formulazioni ne mette in risalto un particolare aspetto. Esso afferma che «è impossibile realizzare una macchina ciclica che abbia come unico risultato il trasferimento di calore da un corpo freddo a uno caldo» (enunciato di Clausius) o, equivalentemente, che «è impossibile realizzare una trasformazione il cui risultato sia solamente quello di convertire in lavoro meccanico il calore prelevato da un'unica sorgente» (enunciato di Kelvin). Quest'ultima limitazione nega la possibilità di realizzare il cosiddetto moto perpetuo di seconda specie. L'entropia totale di un sistema isolato rimane invariata quando si svolge una trasformazione reversibile ed aumenta quando si svolge una trasformazione irreversibile.

Terzo principio della termodinamica:
È strettamente legato al secondo, e in alcuni casi è considerato come una conseguenza di quest'ultimo. Può essere enunciato dicendo che «è impossibile raggiungere lo zero assoluto con un numero finito di trasformazioni» e fornisce una precisa definizione della grandezza chiamata entropia. Esso afferma inoltre che l'entropia per un solido perfettamente cristallino, alla temperatura di 0 kelvin è pari a 0. È facile spiegare questo enunciato tramite la termodinamica molecolare: un solido perfettamente cristallino è composto da un solo complessioma (sono tutti i modi di disporre le molecole, se le molecole sono tutte uguali indipendentemente da come sono disposte, macroscopicamente il cristallo è sempre uguale) e, trovandosi a 0 kelvin, l'energia vibrazionale, traslazionale e rotazionale delle particelle che lo compongono è nulla, per cui, dalla legge di Boltzmann S = k ln(1) = 0 dove 1 sono i complessiomi (in questo caso uno solo).

Detto in termini grezzi e tufi come me, non esiste un trasferimento in positivo di energia (altrimenti avremmo il tanto sospirato moto perpetuo che ci permetterebbe di viaggiare all'infinito), ma solo in negativo CON PERDITA.
 
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Io vado in paranoia se l'indicatore del livello di carburante scende sotto la meta...figuriamoci con una elettrica...programmare un viaggio considerando che mi devo fermare dopo tot km perché devo caricare un 70% (non di più perché fino al 70% la ricarica è abbastanza veloce, poi per ricaricarla di più ci vuole troppo tempo), poi mi rifermo dopo tot km, poi quado arrivo a destinazione devo verificare dov'è la colonnina più vicina e mi fermo ad aspettare in mezzo al nulla perché non posso lasciarla li tutta la notte, sempre che sia funzionante/libera, altrimenti ricomincio tutta la giostra da capo...se poi voglio fare una gita fuori porta in un bel posto isolato dove non c'è nessuno a rompermi a maroni, allora li sono caxxi perché una colonnina non la trovo neanche con il binocolo..ma vaffxxulo và...la macchina la pago io, la mantengo io, ci pago le tasse sopra io e allora se voglio fare roma-milano in 5 ore lo voglio poter fare
 
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Qualcuno aveva trovato una soluzione accettabile ma poi si è pensato alla notte del 26 aprile 1986.

Il progetto risale al 1958:

La Ford Nucleon è stata una concept car ideata dalla Ford nel 1958, progettata per essere alimentata da un mini reattore nucleare a fissione che avrebbe garantito un'autonomia di 8000 km, dopo i quali il reattore avrebbe dovuto essere sostituito con uno nuovo a una comune stazione di servizio.17 nov 2022
 
Tutto ineccepibile: mi permetto di aggiungere all'autonomia anche i tempi di rifornimento.

Sempre da ricordare che per estrazione, costruzione, carica (combustibili fossili, gli altri vanno e vengono a seconda delle condizioni atmosferiche, a meno di mettere una centrale nucleare ogni tre per due) trasporto e infine smaltimento di materiale per la massima parte inerte ed inservibile (per il quale servirebbero l'equivalente di catene montuose di stoccaggio) alla fin fine per il pianeta è meglio tenersi i vecchi carburanti fossili.

Da wikipedia:

Secondo principio della termodinamica:
Esistono diversi enunciati del secondo principio, tutti equivalenti, e ciascuna delle formulazioni ne mette in risalto un particolare aspetto. Esso afferma che «è impossibile realizzare una macchina ciclica che abbia come unico risultato il trasferimento di calore da un corpo freddo a uno caldo» (enunciato di Clausius) o, equivalentemente, che «è impossibile realizzare una trasformazione il cui risultato sia solamente quello di convertire in lavoro meccanico il calore prelevato da un'unica sorgente» (enunciato di Kelvin). Quest'ultima limitazione nega la possibilità di realizzare il cosiddetto moto perpetuo di seconda specie. L'entropia totale di un sistema isolato rimane invariata quando si svolge una trasformazione reversibile ed aumenta quando si svolge una trasformazione irreversibile.

Terzo principio della termodinamica:
È strettamente legato al secondo, e in alcuni casi è considerato come una conseguenza di quest'ultimo. Può essere enunciato dicendo che «è impossibile raggiungere lo zero assoluto con un numero finito di trasformazioni» e fornisce una precisa definizione della grandezza chiamata entropia. Esso afferma inoltre che l'entropia per un solido perfettamente cristallino, alla temperatura di 0 kelvin è pari a 0. È facile spiegare questo enunciato tramite la termodinamica molecolare: un solido perfettamente cristallino è composto da un solo complessioma (sono tutti i modi di disporre le molecole, se le molecole sono tutte uguali indipendentemente da come sono disposte, macroscopicamente il cristallo è sempre uguale) e, trovandosi a 0 kelvin, l'energia vibrazionale, traslazionale e rotazionale delle particelle che lo compongono è nulla, per cui, dalla legge di Boltzmann S = k ln(1) = 0 dove 1 sono i complessiomi (in questo caso uno solo).

Detto in termini grezzi e tufi come me, non esiste un trasferimento in positivo di energia (altrimenti avremmo il tanto sospirato moto perpetuo che ci permetterebbe di viaggiare all'infinito), ma solo in negativo CON PERDITA.
Dove non esiste? L'entropia aumenta sempre e lo stesso Universo si regge sull'energia del punto zero. Il moto perpetuo Esiste ma l'umanità bestiame non è ancora pronta.
 
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Se poi vogliamo tornare un po' seri, snoccioliamo un po' di numeri :
1- l'Europa è responsabile delle emissioni globali per circa un 6%
2- di questo 6% circa il 71% è dovuto ai trasporti , quindi un 4%
3- di questo 4% le automobili sono responsabili del 60% ( il resto sono aerei, navi, treni etc.)
quindi a livello mondiale l'incidenza delle automobili europee è del 2,5%.
Se poi consideriamo che l'Europa produce circa il 40% del suo fabbisogno da fonti rinnovabile ed il resto da fossili/nucleare allora quella percentuale scende alla fantasmagorica cifra dell' 1%. Per ottenere quell'1% andiamo a prendere le batterie in Cina (perché inutile girarci intorno le batterie vengono per la maggior parte da lì ) favorendo uno sviluppo industriale dove l'inquinamento ambientale non è propriamente in cima alla lista delle preoccupazioni e penalizzando quello europeo che è già soggetto ad una miriade di controlli. A tutto questo aggiungiamo tutto l'inquinamento, consumo del suolo e acqua per l'estrazione e raffinazione del litio....del cobalto non ne parlo perché è come sparare sula croce rossa. Forse, e sottolineo forse, qualcuno ha sbagliato a fare i conti.
 
Che vi devo dire? Vi ho solo riportato un caso di quell'UNICO conoscente che ho che ha una macchina elettrica.
Sarà l'unico ***** contento e soddisfatto di una tesla? Gli ho fatto tutta una serie di domande apposta per capire il suo grado di soddisfazione, perchè io la penso come la totalità di voi ovvero sono contrario alle elettriche (almeno fino a quando non migliorano molti aspetti...).
Eppure lui è ampliamente soddisfatto e rifarebbe assolutamente una simile scelta.

PS : non ho scritto che la prende a noleggio in quanto titolare di partita iva e i costi continua a sostenere che sono abbondantemente al di sotto e pure di molto di una paro auto endotermica. Quanto alla soddisfazione, per lui è al top indipendentemente da viaggi strani, ricariche lunghe, imprevsiti sul percorso, autonomie ecc ecc
 
Secondo me potrebbe avere senso un veicolo elettrico solo se si avvicina all'autonomia di un motore endotermico, altrimenti rimane un veicolo cittadino per brevi spostamenti dal costo eccessivo.
Al prossimo passo generazionale di auto ci saremo
Si parla di 700 km anche già sulla piattaforma stla …..dal 2026….
Li si può iniziare a ragionare
 
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Sia chiaro, io non sono contro le elettriche, sono contro la loro imposizione, specialmente in questo momento in cui la tecnologia non è ancora sufficientemente matura ( almeno per quanto mi riguarda una tecnologia è matura quando è al servizio dell' uomo e non il contrario). Oltre ai noti problemi tecnologici , ci sono , e sono ancora più importanti in questo momento storico, problemi politici. La UE vuole diminuire la nostra dipendenza nei settori strategici ( dopo la batosta con la Russia)ma per le batterie siamo completamente dipendenti dalla cina. Qualcuno dirà: eh ma stiamo costruendo le nostre gigafactory...si ma il litio e il cobalto li devi comunque prendere in Cina. Se la Cina ti blocca le esportazioni perché magari metti i dazi sulle macchine cinesi o perché una mattina gli gira il culo , le tue gigafactory te le sbatti nei denti. Questa imposizione dall' alto delle bev è tutta una grandissima contraddizione figlia del più becero e ottuso fanatismo ecologista.
 
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