Auto Elettrica: opinioni, confronti e novità del settore green

Vero, ma va considerato che con questo (corretto) approccio alle elettriche relegate all'ambito urbano, si crea la necessità per una famiglia o anche per un single, di avere 2 auto. Quindi, come mi diceva un architetto mio cliente in merito agli immobili con soluzioni avanzate per il risparmio energetico, queste politiche green si dimostrano sempre non adatte a chi ha redditi bassi.
Nell'innovazione questo è sempre stato vero.
Ma se crediamo che sia utile ai fini della salvaguardia e della salute, va fatto.
E guardare a come fanno in Francia?

 
Anche perché spendere miliardi di soldi pubblici in infrastrutture significa comunque inquinare. Si riuscirà poi ad azzerare l’inquinamento prodotto?
Secondo me investire in infrastrutture non è mai sbagliato. Hai sempre un ritorno nel tempo ed a lungo.
In particolare dobbiamo pensare di diventare il più indipendenti possibile dalle fonti energetiche straniere.
Ma questo vuol dire investimenti per le fonti alternative, elettrificazione delle varie attività oggi a gas o petrolio, ammodernamento della rete elettrica, etc...
Questi a prima vista vista sembrano solo costi, ma sono investimenti che porteranno vantaggi e risparmi enormi per il futuro, oltre a dare lavoro oggi.
Anche se per fare le cose si deve inquinare un po', che si facciano presto e bene!
 
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A parte che in Norvegia le elettriche e le plug-in coprono quasi il 40% del circolante, tieni presente che la Norvegia è grande e in gran parte poco abitata. In certe aree l'energia elettrica non arriva proprio, e certo li le elettriche non le vendi.
In relazione al costo dell'energia, con la Norvegia avete proprio trovato il caso sbagliato sul quale ragionare.
Infatti pur avendo quasi il 90% di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, il prezzo in Norvegia è alto e incredibilmente non cala (anzi è aumentato).
E' un caso molto curioso, dove dicono che le ragioni sono:

1. Esportazioni e interconnessioni europee: La Norvegia è fortemente integrata nel mercato elettrico europeo tramite cavi sottomarini con Regno Unito, Germania e Danimarca. Quando i prezzi in Europa salgono, l’elettricità norvegese viene esportata a prezzi più alti (la Norvegia ne esporta parecchia), trascinando verso l’alto anche i prezzi interni.
Questo meccanismo è stato oggetto di dibattito politico, con proposte di limitare le esportazioni per proteggere i consumatori norvegesi.

2. Dipendenza dall’idroelettrico e variabilità climatica: Oltre il 90% dell’elettricità norvegese proviene da centrali idroelettriche. In anni con scarsa piovosità o nevicate ridotte, i bacini idrici si svuotano e la produzione cala, facendo salire i prezzi.

3. Politiche e tasse nazionali: Le tasse sull’elettricità in Norvegia sono tra le più alte d’Europa, specialmente per le famiglie.

4. Volatilità del mercato europeo: La Norvegia è esposta alle fluttuazioni del mercato elettrico europeo, inclusi i prezzi del gas e del carbonio. Di conseguenza gli eventi geopolitici (come tensioni in Ucraina o nel Medio Oriente) influenzano indirettamente anche il mercato norvegese.
Sicuro? Dove hai trovato i dati? Perché da quello che ho potuto verificate i prezzi spot nel mercato elettrico sono tra i più bassi d'Europa (solo materia prima):
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E anche guardando i prezzi finiti (materia prima + oneri di sistema + accise), secondo i dati eurostat consuntivati al 2024 (in €/kWh) la Norvegia ha prezzi più bassi della media UE, e dei principali paesi, in particolare per le utenze energivore:
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Se non ricordo male ha avuto alla fine del 2024 alcune dinamiche di mercato dovute alle interconnessioni con i paesi europei che avevano portato i prezzi spot a salire molto nella parte sud, ma probabilmente il prezzo medio non ne ha risentito in maniera rilevante.
 
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Sicuro? Dove hai trovato i dati? Perché da quello che ho potuto verificate i prezzi spot nel mercato elettrico sono tra i più bassi d'Europa (solo materia prima):
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E anche guardando i prezzi finiti (materia prima + oneri di sistema + accise), secondo i dati eurostat consuntivati al 2024 (in €/kWh) la Norvegia ha prezzi più bassi della media UE, e dei principali paesi, in particolare per le utenze energivore:
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Se non ricordo male ha avuto alla fine del 2024 alcune dinamiche di mercato dovute alle interconnessioni con i paesi europei che avevano portato i prezzi spot a salire molto nella parte sud, ma probabilmente il prezzo medio non ne ha risentito in maniera rilevante.
Quello che scrivi è corretto.
Alti (alle famiglie) intendo in senso relativo, con riferimento al fatto che la loro produzione è fondata sull'idroelettrico, e quindi potrebbero essere ben più bassi.
Potrebbero stare tranquillamente sotto 0,10.
E questo ha causato pure una crisi di governo.

 
Secondo me investire in infrastrutture non è mai sbagliato. Hai sempre un ritorno nel tempo ed a lungo.
In particolare dobbiamo pensare di diventare il più indipendenti possibile dalle fonti energetiche straniere.
Ma questo vuol dire investimenti per le fonti alternative, elettrificazione delle varie attività oggi a gas o petrolio, ammodernamento della rete elettrica, etc...
Questi a prima vista vista sembrano solo costi, ma sono investimenti che porteranno vantaggi e risparmi enormi per il futuro, oltre a dare lavoro oggi.
Anche se per fare le cose si deve inquinare un po', che si facciano presto e bene!
Sono d’accordo, investire sulle infrastrutture non è mai sbagliato, ma infrastrutture che servono veramente alla popolazione, altrimenti non ha senso.
Se volevano fare le cose seriamente bisognava prima investire sul nucleare per disporre di energia a sufficienza e poi tutto il resto. Loro hanno iniziato esattamente dal contrario, prima con le auto elettriche.
Questo perché, chi ha imposto l’auto elettrica, non ha nessuna sensibilità verso l’ambiente. Probabilmente è più sensibile verso un’economia studiata a tavolino.
 
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Sono d’accordo, investire sulle infrastrutture non è mai sbagliato, ma infrastrutture che servono veramente alla popolazione, altrimenti non ha senso.
Se volevano fare le cose seriamente bisognava prima investire sul nucleare per disporre di energia a sufficienza e poi tutto il resto. Loro hanno iniziato esattamente dal contrario, prima con le auto elettriche.
Questo perché, chi ha imposto l’auto elettrica, non ha nessuna sensibilità verso l’ambiente. Probabilmente è più sensibile verso un’economia studiata a tavolino.
e le cose studiate solo a tavolino, senza considerare poi la realtà operativa (in generale...) di solito si sa come vanno a finire...
 
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e le cose studiate solo a tavolino, senza considerare poi la realtà operativa (in generale...) di solito si sa come vanno a finire...
Infatti, stiamo vivendo il totale insuccesso dell’imposizione
 
Solo il nucleare può sostenere l'enorme richiesta di energia, iniziando adesso non prima di 10/15 anni
 
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Nell'innovazione questo è sempre stato vero.
.....
Forse ho inteso male, ma se intendi che l'innovazione e il progresso tecnologico sono sempre stati appannaggio dei "ricchi" direi proprio di no. Tanto per fare un esempio le carrozze con i cavalli nel 700 erano possedute solo da una fascia decisamente ricca della popolazione, le autovetture oggi le possiedono un po' tutti. Io direi esattamente il contrario: è proprio con l'innovazione tecnologica ed il progresso che migliorano le condizioni di una sempre maggiore fascia della popolazione, anche perchè è nella natura stessa dell'evoluzione tecnologica permettere la produzione e la diffusione di nuovi prodotti a prezzi tali per cui sempre più consumatori possano permetterseli. Ma sarebbe stato così anche per l'auto elettrica, se si fosse lasciato libero il suo naturale sviluppo e diffusione: l'auto elettrica avrebbe coperto quelle aree e segmenti di mercato ad essa consoni. E' la distorsione generata dalla normativa che vuole imporre l'auto elettrica a tutti i costi ed in tutte le situazioni che invece creerà povertà e forti limitazioni alla mobilità individuale di una larga parte della popolazione.
 
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