Brera V6 Q4 3.2: i giudizi della carta stampata

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AccaEmme

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Il mensile Auto nr. 5/2006 ha provato la Brera in versione 3.2 V6 a trazione integrale. Personalmente, dopo le critiche espresse dalla stampa specializzata sulle precedenti versioni GTA di 156 e 147 riguardo ad una limitata motricita' della trazione anteriore di scaricare a terra tutti i 250 cavalli del 3.200 cc, mi aspettavo grandi apprezzamenti sulle nuove versioni dotate pero' di trazione integrale e 10 cavalli in piu'. La rivista in questione pero', traccia un profilo piuttosto negativo della nuova Brera dotata di queste carattersitiche tecniche, a tratti dipingendola quasi come un vero e propio bandone......... Vi riporto i passaggi piu' significativi delle 12 pagine a lei dedicate:

" La messa in moto e' accompagnata dal borbottio del sei cilindri, intenso e gradevolmente cupo sin quando si resta nell'area dei bassi regimi. Poi, man mano che il propulsore si distende, la sonorita' acquista un timbro piu' metallico. Il che non sarebbe un problema se la progressione che vi si accompagna fosse una di quelle che entusiasmano. E invece, per quanto piu' dotato di coppia e potenza rispetto al classico V6 Alfa, il 3.2 di derivazione GM della Brera manca un po' di anima: sale di giri con una bella linearita', ma senza regalare quella sensazione di esuberanza che ci si aspetta da un'Alfa. Comunque, i riscontri in accelerazione sono ragguardevoli: il tempo staccato sull 0-100 ( 6"54 ) beneficia della motricita' garantita dalla trazione 4x4, e a dispetto della notevole massa della vettura ( oltre 16 quintali ) anche quello sul km da fermo e' tutt'altro che da buttar via. Le note meno allegre, caso mai, vengono in ripresa: un po' per il peso, molto per una scelta dei rapporti che verrebbe da definire sciagurata. A che serve una terza da quasi 170 orari, per trovarsi poi con una quinta e una sesta che non finiscono mai? All'atto pratico, il risultato e' che per riprendere ritmo vigorosamente dopo i rallentamenti ( e non vedere sparire lontani gli scarichi delle turbodiesel in autostrada ) occorre scalare almeno un paio di marce. Inevitabile, insomma, il frequente ricorso a un cambio il cui comando vanta una buona precisione negli innesti, ma con una corsa un po' troppo estesa della leva. Che, assieme a quella altrettanto lunga del pedale della frizione, non consente le cambiate fulminanti della guida piu' accesa. "

Gravi giudizi anche sul comportamento stradale con gli aiuti elettronici disinseriti:

" Questi ultimi, sono disattivabili in progressione ( prima l'Asr, poi l'Esp ) operazione per altro poco consigliabile visto il genere di reazioni che la vettura evidenzia quando si cerca il limite: la perdita di aderenza del retrotreno avviene spesso in maniera repentina, e il sovrasterzo che ne consegue va combattuto facendo leva sulla efficacia dello sterzo. Reazioni altrettanto sorprendenti emergono nelle frenate al limite: l'impianto si e' mostrato efficace, ma la vettura e' apparsa tutt'altro che precisa nel mantenere la linea. "

Infine, nella prova di manegevolezza condotta sulla pista di Handling di 5,8 km, tutti questi concetti vengono ribaditi spietatamente, rimarcandoli a tal punto da far apparire la 3.2 V6 Q4 come un'auto assolutamente inadatta alla guida sportiva, malgrado le sue caratteristiche e la tradizione Alfa Romeo in questo senso:

" Anche se giocava in casa, visto che il tracciato e' comune a quello utilizzato dalla sperimentazione Alfa Romeo, nel test di handling la Brera non ha brillato in maniera particolare. Restando fra l'altro lontana dal riscontro cronometrico ottenuto a suo tempo dalla 147 GTA che ha rifilato alla Brera un secondo a chilometro. Le cause sono da ricercarsi in primo luogo nel peso della vettura e nei rapporti di trasmissione, decisamente turistici. Sicche' si finisce per perdere in allungo piu' di quel che si guadagna nello spunto all'uscita delle curve, grazie all'elevata motricita' garantita dalla trazione integrale. In piu' c'e' da mettere nel conto una certa difficolta' di gestione delle reazioni al limite, una volta disinseriti i controlli elettronici. Sincero fino a un certo punto, l'appoggio lascia infatti spazio a perdite di aderenza repentine, con sovrasterzi anche marcati in rilascio. Cosa che permette una guida magari spettacolare, ma di certo non redditizia ai fini della velocita' di percorrenza e di uscita dalle curve. C'e' anche da aggiungere che anche nelle frenate violente ci si trova spesso a fare i conti con problemi di controllo, causa improvvise variazioni di linea riconducibili ad un comportamento non lineare degli elementi elastici delle sospensioni. Anche in questo caso la gestione delle reazioni non e' particolarmente critica, ma finisce per pesare sull'efficacia di un comportamento che, in definitiva, si rivela equilibrato soltanto sin quando si rimane entro i limiti di una guida brillante si, ma non estrema. "

Nei riscontri cronometrici, la Brera si e' piazzata soltanto al ventisettesimo posto, distaccata di 6 secondi netti dalla 147 GTA a cui faceva riferimento il servizio, ed a un secondo netto dalla Golf GTI 2.0 ( turbo ) avanti di una posizione. Nelle pagelle delle varie carattersitiche, deludono il 7 dato alla ripresa, ed il 7,5 alla velocita'. Alla voce stabilita' ( uno dei punti di forza delle Alfa Romeo ) viene dato un 8, ma con il seguente avvertimento: " meglio lasciare inseriti i controlli elettronici: senza di essi, c'e' da fare i conti con le reazioni del retrotreno, tutt'altro che progressive. "

Per finire, alla voce Qualita', dove Auto dedica come di consueto specifiche analisi, ci si aspettava un certo salto di qualita' nei giudizi, visto che la stessa stampa specializzata da tempo sta rimarcando il fatto che la casa del Biscione ha fatto dei netti passi in avanti. Ma anche qui, dei 10 elementi presi in considerazione, circa la meta' hanno fatto registrare giudizi negativi ( viti a vista, accoppiamenti precari interni all'abitacolo, poco apprezzabile la guarnizione tra parabrezza, tetto e vetro, sedili fuori misura rispetto all'abitacolo, montaggio raffazzonato dei cablaggi del vano motore ).
 
Uhmmmm... :fragend008:

Cito testualmente le parole del "tester" di Auto:

E invece, per quanto piu' dotato di coppia e potenza rispetto al classico V6 Alfa, il 3.2 di derivazione GM della Brera manca un po' di anima: sale di giri con una bella linearita', ma senza regalare quella sensazione di esuberanza che ci si aspetta da un'Alfa. Comunque, i riscontri in accelerazione sono ragguardevoli: il tempo staccato sull 0-100 ( 6"54 ) beneficia della motricita' garantita dalla trazione 4x4, e a dispetto della notevole massa della vettura ( oltre 16 quintali ) anche quello sul km da fermo e' tutt'altro che da buttar via

Bontà sua :hail: Ma una vera contraddizione in termini che continua:

...Le note meno allegre, caso mai, vengono in ripresa: un po' per il peso, molto per una scelta dei rapporti che verrebbe da definire sciagurata. A che serve una terza da quasi 170 orari, per trovarsi poi con una quinta e una sesta che non finiscono mai? All'atto pratico, il risultato e' che per riprendere ritmo vigorosamente dopo i rallentamenti ( e non vedere sparire lontani gli scarichi delle turbodiesel in autostrada ) occorre scalare almeno un paio di marce...

Altra boiata !
Il frequente ricorso al cambio, è tipico di una guida estremamente sportiva !
Ma tuttavia continua:

...Questi ultimi, sono disattivabili in progressione ( prima l'Asr, poi l'Esp ) operazione per altro poco consigliabile visto il genere di reazioni che la vettura evidenzia quando si cerca il limite: la perdita di aderenza del retrotreno avviene spesso in maniera repentina, e il sovrasterzo che ne consegue va combattuto facendo leva sulla efficacia dello sterzo. Reazioni altrettanto sorprendenti emergono nelle frenate al limite: l'impianto si e' mostrato efficace, ma la vettura e' apparsa tutt'altro che precisa nel mantenere la linea. "...

Sfido chiunque a ..."mantenere la linea in frenata "... con i dispositivi elettronici disinseriti... :fragend013:
Ma i dati, ovvero il 100-0km/h, che dicono ? Gli spazi di arresto please :allesmoegliche009:

E non domo, il "grande tester" continua:

...Sicche' si finisce per perdere in allungo piu' di quel che si guadagna nello spunto all'uscita delle curve, grazie all'elevata motricita' garantita dalla trazione integrale. In piu' c'e' da mettere nel conto una certa difficolta' di gestione delle reazioni al limite, una volta disinseriti i controlli elettronici. ...

Ma per forza deve disinserirli 'sti controlli elettronici :fragend013: ?

Insomma, a mio modestissimo parere, una prova davvero sballata, del tutto incomprensibile viste le variabili prese in considerazione e credo, in parte, anche faziosa.

Posto di seguito la prova di 4R della "Brera 2.2 JTS"...

"Finalmente è arrivata una coupé italiana di alto profilo, senza complessi di inferiorità: il design, firmato Giugiaro, è affascinante, l'autotelaio, appositamente studiato per il piacere di guidare, ha il pregio di esaltare il comportamento stradale, e i motori, tecnologicamente all'avanguardia, dispongono di coppia e potenza in abbondanza. La piattaforma su cui è stata progettata è la stessa della "159", ma con il passo accorciato di diciassette centimetri e, di conseguenza, con qualche chilogrammo di lamiera in meno.

Ciò ha senz'altro influito sul temperamento della "Brera", rendendola ancora più docile e maneggevole della sorella maggiore, che già aveva mostrato un feeling con l'asfalto finora sconosciuto a una trazione anteriore. Col vantaggio, da sempre una prerogativa delle "tutt'avanti", di essere intuitiva e più facile da guidare rispetto a una trazione posteriore.

Per domare la "Brera" non occorre davvero essere dei "manici" tra i cordoli di una pista, anche se il suo comportamento vivace invita ad osare di più, ad andare oltre i limiti, davvero elevati nel caso della coupé Alfa. Questione di fiducia, quella fiducia che la coupé di Arese riesce a conquistarsi al primo contatto, complici le reazioni sincere, sempre progressive, mai brusche o imprevedibili. Tutto merito del gran lavoro dedicato alla progettazione delle sospensioni, che prevede un sofisticato schema a quadrilatero davanti e un non meno raffinato multilink per il retrotreno.

I cavalli da "domare" non mancano al nuovo quattro cilindri a iniezione diretta, accoppiato a un cambio manuale a sei marce, che ben interpreta lo spirito del "2200" Alfa. Basta mettere in moto per rendersene conto. La spinta non è di quelle che fanno mancare il respiro e schiacciano il conducente contro il sedile avvolgente, ma la risposta del cronometro non delude, anzi è incoraggiante per un'aspirata.

Il "2200" non è prontissimo in basso, ma si esibisce in un'eccellente progressione oltre i 3000 giri, accennando un calo di spinta soltanto poco prima della zona rossa e dell'intervento del limitatore. A basso regime bisogna darsi da fare di più col cambio per mantenere la grinta di quando gira in alto, ma la rapidità nella selezione delle marce e la manovrabilità della leva, nonostante la corsa un po' lunghetta per il temperamento della vettura, compensano abbondantemente questo limite. Lo sterzo è ancora più gradevole del cambio. Diretto, preciso, molto progressivo, invita a guidare sportivamente, trasferendo al conducente grande sicurezza e una familiarità con i comandi davvero fuori del comune."

Certo, mi direte Voi da intenditori quali siete: "Sono due auto differenti"...
Vero, dico io, ma: "Possibili tutte queste differenze" :fragend013: ?
 
La prova di Automobilismo sulla Brera V6 Q4 3.2 apparsa nel numero 21 del dicembre 2005, mette in luce maggiormente le qualita' della versione piu' potente della nuova nata di Arese, tanto da definirla in prima pagina come sia nata FINALMENTE UNA VERA SPORTIVA. Nel servizio, contrariamente all'impostazione generalmente critica della prova effettuata da Auto, prevale una certa soddisfazione sulle qualita' della Brera, il cui inserimento in curva, ad esempio, viene giudicato SEMPRE IMMEDIATO E PRECISISSIMO, cosi' come giudizi lusinghieri vengono portati all'aderenza, grazie AD UNA TENUTA ELEVATA SU TUTTI I FONDI GRAZIE ALLA TRAZIONE INTEGRALE Q4. Automobilismo non ha provato la macchina con gli strumenti di rilevazione, limitandosi ad un primo esame, ma il tester ha avuto comunque modo di guidare la Brera sulla pista del Balocco, e quindi le impressioni che ne sono derivate sono comunque il frutto di una vera e propria messa alla frusta della macchina. E comunque, al servizio sono state dedicate ben 7 pagine che poco non sono certamente. Cito i passi piu' significativi:

Se all'inizio dello scorso anno il lancio dell'elegante GT segno' per l'Alfa Romeo un timido ritorno al passato, la nuova Brera stabilisce il decisivo e tanto atteso passo verso una sportivita' piu' pura. Ben inteso, l'essenzialita' della vecchia GTV e' solo un lontano ricordo, visto che la nuova Brera e' infinitamente piu' comoda e vizia il guidatore con una serie inaspettata di accortezze, ma l'insieme motore-cambio-telaio convince in pieno sin dai primi chilometri, al punto di invitare immediatamente alla guida sportiva.

Di misura diametralmente opposta ai giudizi espressi dalla concorrenza e riportati in testa al topic, sono le impressioni sulla tenuta di strada e guidabilita' delle Brera, ma non si capisce bene se pero' sia stata provata anche con i controlli elettronici di stabilita' disinseriti:

Ben ancorata all'asfalto, grazie anche ai pneumatici 225/50 R17 di serie, la nuova Brera invita fin dall'inizio alla guida sportiva. Pronta e reattiva ai comandi dell'acceleratore, convince sin dai primi metri grazie all'assetto reattivo ma sempre molto equilibrato. Il bilanciamento tra anteriore e posteriore e' infatti esemplare, e la vettura cambia direzione vivacemente ma sempre con grande compostezza. L'inserimento e' pulito e veloce, le percorrenze precise, ed in uscita di curva la Brera trova grip in modo immediato grazie alla trazione integrale. Solo esagerando con la velocita' di inserimento emerge un moderato sottosterzo, mentre il lieve sovrasterzo di potenza in uscita non arriva mai all'improvviso, ma con modalita' e tempi sempre facilmente intuibili. Come sulla 159, anche il controllo elettronico di stabilita' interviene con discrezione, senza mai mortifare la guida.

Vengono invece confermate le critiche per quanto riguarda la ripresa ed il motore, anche se in maniera nettamente attenuata rispetto a qaunto riportaato dalla rivista Auto:

E' vero, il nuovo V6 di origine GM non vanta il rombo e la grintosa erogazione del glorioso sei cilindri italiano ( .... ) Abbiamo notato inoltre una certa pigrizia in ripresa: penalizzata anche da un peso abbastanza elevato ( 1630 kg dichiarati ) la Brera fatica un po' a guadagnare giri e negli ultimi due rapporti bisogna aspettare quaota 3000 giri per ottenere risposte vivaci. Un aspetto comunque da valutare con esattezza tramite la strumentazione di precisione in fase di prova, che non sbiadisce tuttavia un quadro complessivo che resta assolutamente positivo.

Infine pero', Automobilismo sembra contraddirsi in parte riguardo alla personalita' sportiva della Brera, forse allineandosi un po' al concetto che ne ha dato Auto, definendola UNA VETTURA CHE RESTA UNA GRANTURISMO E NON UNA SPORTIVA ESTREMA. Il che secondo me non e' affatto un dato negativo, visto che si tratta du due categorie ben distinte l'una dall'altra.
 
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ciao!!! mi è venuto il mal di testa a leggere tutto....! ma ce l'ho fatta!! :grinser002: :ernaehrung004:
 
Effettivamente dopo tutti questi commenti sul peso eccessivo in Alfa hanno deciso di usare un'altro pianale e non il Premium per la 149 probabilmente quello della futura Stilo.

Intanto guardatevi questa prova video dei tedeschi ..

http://www.youtube.com/watch?v=TQZ3JcUHpiY
 
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sarà perchè sono fresco dall'utilizzo della brera in pista .....ma sono rimasto deluso ....i 260 cv non si sentono proprio non spinge .
ottima la tenuta buona la frenata ma francamente sono un pò deluso
ciao
renato 156jts
 
Ma beato te che almeno l'hai provata in pista! Con chi hai fatto le prove? Dacci qualche notiziola piu' dettagliata sulle tue impressioni.
 
ecco le mie impressioni della brera che ho provato a varano de melegari in occasione del mio corso evoluto di velocità in pista
linea.......ineccepibile
motore .....non è da alfa 260 cv spenti forse dettati dal peso tanto che il mio istruttore per farmi divertire ha spento il climatizzatore
sospensioni ......buone io le prediligo un pò piu' rigide
frenata ....ottima anche se un pò spugnosa sull'altro modello era un filo piu' pronta
mi sono sempre fermato ai box con vistoso odore di brucio nn solo io ma tutti gli allievi
tenuta fantastica leggermente sottosterzante ma okkio a non esagerare xchè con le 4 ruote motrici è facile andare in sovrasterzo
velocità in fondo al rettilineo sul circuito corto non ho mai superato i 150/155 kmh
contro i 170/175 della gta e 165/170 della gt e i 155/160 della 156 20v turbodiesel 175cv
è vero che sono piu' snelle soprattuto la gta ....x me la brera è troppo pesante
inserimento in curva ottimo e preciso ....
abitabilità ottima davanti sacrificati i passeggeri dietro
concludo dicendo che non è una vettura da pista ma solo stradale
a differenza di altri modelli puramente stradali che non disprezzano l'impiego in pista
se volete chiedermi chiarimenti fate pure
 
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Insomma, come ho letto a piu' parti, le si addicerebbe piu' il termine di Granturismo piuttosto che sportiva pura. Concordi?
 
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