Cambio a comando elettronico per alfa 75

mauretto

Alfista Megalomane
2 Marzo 2008
3,165
726
176
to
Regione
Piemonte
Alfa
75
Motore
18 turbo qv
Come da titolo vorrei costruire un dispositivo elettromeccanico per poter comandare il cambio dei rapporti tramite due levette al volante,per la parte di comando elettronico opterei per un processore tipo Pic 16F84,mentre per la parte di movimentazione meccanica applicherei due servocomandi di tipo modellistico con elevate caratteristiche di coppia,la scelta arriva fino a 24 kgm/cm.
Le vetture da gara che montano il cambio sequenziale,con la leva che si muove solamente avanti e indietro senza altri movimenti laterali,utilizzano per salire di rapporti in dispositivo 'Cutoff' che interrompe l'alimentazione all'accensione per alcuni millesimi di secondo per far si che senza alzare il piede dall'acceleratore si possa inserire la marcia successiva,questo senza l'ausilio della frizione,quest'ultima si utilizza per partire da fermo e in tutte le scalate al rapporto precedente,e di norma non dispone di alcun ausilio elettronico.
La vettura sulla quale vorrei montare il dispositivo è una 75 con motore 2,0 abbastanza preparato,l'avevo modificata alcuni anni fa con l'intento di usarla nelle gare amatoriali in pista e di partecipare a delle gare tipo slalom,se avete idee migliori fatevi avanti,grazie :)
 
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:smiley_001: Nessuno? un programmatore di passaggio che sappia settare anche solo una Pic 16F84? :confused:
 
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Non ho capito.
Vorresti fare una specie di Q Tronic al cambio della 75????
No, credo di non aver capito!
 
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Ehhh non proprio ma quasi
 
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ciao, programmare un microcontrollore e realizzarne i circuiti annessi di comando per il servosistema è "un gioco da ragazzi" , per l'azionamento io opterei per un sistema fluidodinamico, con attuatori idraulici , una pompetta elettrica e con la centralina realizzata col micro controllore comandi le varie valvole , con questo sistema avresti maggiore velocità (ovviamente dimensionano correttamente tutti gli aspetti ) a parità di coppia o viceversa e forse più facilità di interfacciamento meccanico e ingombri col leveraggio.

rimane un problema: il cambio della 75 con i suoi tipici sincronizzatori e sistema di selezione è un pessimo cambio per comandarlo in questo modo....già è un "miracolo" fare una guida molto sportiva comandandolo a mano..:lachen001: almenochè...:decoccio:
 
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:) Grazie Paolo per l'intervento,l'idea sarebbe quella di montare il dispositivo all'uscita del comando del cambio,in modo da eliminare parte dei giochi dovuti ai rinvii di asta e leva,il quesito è sapere quanti kgm servono per spostare avanti e indietro il selettore,in settimana proverò con un dinamometro su un cambio che ho smontato.
Mi rendo conto che questo particolare tipo di cambio è il meno appropriato per fare un'applicazione del genere. :rolleyes:
 
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Ciao a tutti inanzi tutto,......però Mauro vuoi fare sul serio sto giro :cool:
Io non so cos'hai per le mani, quindi vode per conoscenza, quindi parlando con corridori di moto, loro infatti buttano dentro le marce senza usare frizione (la usano per altri scopi) e mantenendo l'acceleratore al massimo o d'intorni, però loro è di tipo elettro-meccanico, cioè mettono a manovella col piede e nel passaggio "taglia" l'alimentazione alle candele, utilizzano un meccanismo a scatti da parte dell'albero secondario che corre avanti e indietro inserendo le varie marce con delle molle piutosto robuste, il piede avendo la leva maggiore non fatica più di tanto.
Nel tuo caso al posto della leva ci forrebbe un circuito idraulico (utilizzato nei camion), che spinge all'apertura dell'elettrovalvola un pistoncino utilizzando i stessi scatti descritto nel precedente, sia in un verso che nell'altro.
:rolleyes:
 
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;) Intanto grazie per la risposta Andrea,sulle moto il cambio è già sequenziale di suo e il dispositivo con il cutoff ha un sensore piezoelettrico sulla leva che ne 'sente' il movimento e innesca la sequenza che permette al pilota di camviare senza levare l'acceleratore e usare la frizione,cogli nel segno poichè la mia intenzione è anche di adattare un sistema simile su un prototipo P2 con telaio tubolare e carrozzeria Fiat 126 con motore da 1000cc,costruendo in questo caso un dispositivo simile a questo dedicato ai GoKart 125 a marce GO-KART : Cambio elettronico al volante... - Arce (7143765) - ,ma vorrei evitare di spendere tutti quei soldi :lachen001:.
Per la 75 invece preferirei rimanere sull'elettromeccanico,altrimenti sarebbe valutabile l'eventuale adattamento del sistema selespeed delle 156/147 che combina elettronica,meccanica e idraulica :).
Sarebbe valutabile anche un adattamento ad un comando a leva,con i soli movimenti avanti a salire e indietro scendere di rapporto,serve comunque un servocomando per muovere lateralmente l'asta di comando del selettore,in tutti i casi ovviamente con display a led sul cruscotto :rolleyes: .
 
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ciao, il problema sulle 75 è anche la frizione, per il motivo che la precisione del sistema di innesto su quel tipo di cambio è approssimativa, e senza frizione non riusciresti, almenochè non modifichi il cambio e lo fai ad innesti frontali, allora si. Avete mai provato a innestare le marce in velocità senza frizione sulla 75? io si ( quando avevo sfondato il cilindretto ripetitore e dovevo rientrare :lachen001: ) a parte il leveraggio esterno che "fa pietà" i manicotti scorrevoli e i freni dei sincronizzatori devono essere in perfette condizioni: se sono consumati lo spostamento della leva è leggerissimo per via del gioco e dell'olio che vi riesce ad interporsi e questo darebbe grande vantaggio per il progetto del nostro Mauretto , basterebbe il motorino di un vecchio videoregistratore per spostare le leva :lachen001:,,, faccio per dire.. però in questo caso non frenano, per cui la differenza di velocità degli alberi primario e secondario rimane libera e gli innesti non si "infilano" oppure grattano se forzati!.
per contro, se i freni sono efficientissimi franano "subito" e le marce entrano in ogni condizione, ma lo spostamento è duretto.
Il cambio della mia 75, giusto per fare un esempio lo avevo aperto e completamente revisionato, mettendo tutto proprio tutto nuovo di pacca (grazie anche rimanenze di magazzino e scaffali pieni di ingranaggi ecc ) appena montato la leva era fastidiosamente dura , ora è più morbida essendo rodato, e le marce entrano senza grattare mai , anche la prima entra in scalata anche in velocità!
ecco dovresti prima di tutto avere un cambio in perfette condizioni.

Poi devi considerare una cosa che è fondamentale: se misuri la coppia necessaria per spostare la leva , il valore rilevato necessita di essere sottoposto a calcoli in base ad ulteriori variabili: velocità e usura : mi spiego, se usassi un motore elettrico per l'zionamento dovresti mettere in conto che la forza necessaria ad un buon funzionamento dimostrativo potrebbe presto risultare insufficiente dopo un minimo di adattamento delle parti...
( ne so qualcosa , quando uan decina di anni fa costruii un robot per mio figlio, provato e riprovato in laboratorio di nascosto, tutto perfetto, be alla festa del compleanno, lo tirai fuori di fronte e a tutti per la sorpresa e feci un gran figura di M*** non si muoveva più, per alcuni motorini che inspiegabilemnte non ne avevavno più la forza :WC:! chiudo oT e aneddoto) .
Il fattore velocità di movimento farebbe crescere in modo quasi esponenziale, la coppia necessaria calcolata , per cui bisogna abbondare.

non sarebbe da scartare l'idea di un azionamento della frizione, ( che purtroppo richiede tanta coppia)

Di fronte alla mia officina, c'è una ditta che costruisce pistoni idraulici, dal più piccolo al più grande, ti forniscono qualsiasi pompa , valvole meccaniche o elettriche di comando e tutto il resto, sono in gradi di farti qualsiasi azionatore idraulico, basta dirgli , coppia necessaria, estensione, se deve essere a doppio effetto o no, e ingombro, velocità e loro calcolano tutto il resto. i costi sono contenuti, due pistoni per sollevare la sponda del mio camion da trasporto della macchina da corsa che sollevano oltre 100 kg , lunghe 1 metro le ho pagati 150 euro cadauno, quindi proporzionatamente servirebbe qualcosa di più piccolo.
la pompa deve essere sempre in funzione e un sistema fa ricircolare l'olio ed un regolatore mantiene la pressione disponibile , appena si preme il pulsante che azione l'elettrovalvola la velocità di spostamento è immediata volendo potrebbe calcolarsi per essere "fulminea" e con tutta la forza desiderata mantenendo minimi ingombri.

ora mi sto disegnando il progetto per montare i martinetti : 4 pistoncini che chiusi hanno le dimensioni di una scottala di "pringless" (sai quelle patatine dentro un tubo) e che ti sollevano oltre 1000 kg in un lampo!

per l'elettronica, se la gestione è la Ml4.2 te le do io le dritte per gestire direttamente dentro ad essa il funzionamento del motore ad integrazione col sistema di comando del cambio facendo dialogare le due centraline in modo che nel momento dell'innesto qualunque sia la posizione del pedale acceleratore essa venga tenuta presente dal sistema , prima durante e dopo l'innesto , col cut-of si avrebbero dei contraccolpi proprio perchè come già detto il cambio non è sequenziale come nelle moto.

, spero di non aver detto troppe stupidaggini , ma di aver stuzzicato la vostra fantasia come lo stesso mauretto ha fatto con me aprendo questo topic molto stuzzicante, ciao ragazzi, ciao andrea, ben ritrovati :)






Si potrebbe ragionare
 
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Dunque io ho dovuto fare un rientro con la 75 TS senza la pompa frizione per diversi kmt e per infilare e cavare le marce dovevo avere il motore a poco più dei 1000 giri/min altrimenti tra la marcia e motore a farlo stare al pelo non entravano e grattavo, se inceve le inserivo col motore poco sopra il monimo nell'inserimento "sentivo" tastavo gli ingranaggi, ciò significa che i due alberi avevano i stessi regimi di rotazione.
Allora mi fui informato adesso che mi viene su come avveniva senza avere la frizione e un pilota di super baik a livello nazionale diceva, che la frizione serviva per non fare strappare la moto e far salire il motore fino ai 15.000 giri/min, la I era chilometrica (lunga) da andare sopra i 100 kkm/h poi buttava le altre marce ed erano tocchi per il motore perchè c'era una differenza che non andava oltre i 700 giri/min.
Se si spegne il motore in quel frangente è per non farlo salire e non dare trazione, la marcia deve avere un inserimento velocissimo e al dato regime del motore poniamo X la marcia "entra" facendo uscire la marcia e subito lì c'era l'altra senza avere tanto scarto, da quello che so in MotoGP la cambiata dura 0,34 sec. e in Fomula1 sui 0,12 sec.
Quindi penso che per costruire in cantiere un cambio sequenzale dovresti avere una centalina che "legga" il regime del motore e quello dell'albero secondario per decidere il momento dell'inserimento, perchè è impensabile che devi far sempre tenere il motore a 10.000 giri/min per es.
Comunque guardando le gare i motori sono molto veloci e vanno sopra tutti ai 10.000 giri/min e hanno una I molto lunga con dei tocchi nelle altre, perchè se per esempio io modifico il motore da portarlo ai 15.000 giri/min mi ritrovo una I che quando arrivo al limitatore sono ben oltre i 120 kmt/h e per arrivare e andare oltre i 200 kmt/h non ho bisogno di molta coppia conica, che dite?
Questo è il più bel progeto che leggo
:)