Carburante hvo

Il risparmio è solo per motivi commerciali in realtà, visto il costo industriale, dovrebbe costare circa tre volte il prezzo del gasolio minerale.
il prodotto in realtà per il momento è realizzato in piccole quantità a titolo quasi sperimentale ed impiega per lo più olio di palma e consimili.
Se l'europa dovesse riconoscerne l'utilità per il relativamente basso impatto nelle emissioni di co2 - in assoluto alla fine il motore a combustione emette la quantità di co2 che è stata assorbita dalle piante durante la crescita -, si porrebbe il problema di calmierarne il prezzo per consentirne la diffusione in alternativa al gasolio minerale. In realtà a fronte di un eventuale consumo massiccio si porrebbe anche il problema di dove coltivare le piante che servirebbero a produrre l'HVO, considerando che l'altro elemento indispensabile sarebbe un terreno almeno un poco irrigato per consentire la crescita delle piante e con un ampio irraggiamento solare. Il continente africano sarebbe il candidato ideale soprattutto nelle regioni subequatoriali.
Questo potrebbe avvenire remunerando i coltivatori dei palmizi ed impiegando almeno una parte dell'energia per dissalare l'acqua nelle regioni del nordafrica che avrebbero il vantaggio della posizione relativamente vicina al "grande consumatore".
Insomma una fonte di energia quasi pulita con problemi di consumo di suolo e di logistica molto superiori alla soluzione di impiantare l'unica energia quasi pulita a basso costo.... che lascio a voi indovinare suggerendo solo che in italia è vietata.
 
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Può essere un alternativa ai carburanti normali ma non si può produrre in quantità elevate e quindi per un parco circolare di diesel molto basso…
 
Bisogna anche dire che è molto più semplice produrre hvo piuttosto che benzina e quindi in prospettiva il biocarburante sarebbe da riservare ai mezzi pesanti , mentre per la trazione leggera non resta che un sistema di accumulo di energia elettrica sotto qualsiasi forma dalle batterie, all'idrogeno, al metanolo derivato dall'idrogeno ecc.
 
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Ho provato HVO da distributori diversi (ho evitato quelli che da schede tecniche dichiarano comunque un 7% di FAME), ma non ho trovato differenze tra uno e l'altro.
Sai perché secondo me non hai trovato differenze? E' solo un'opinione, ovviamente non ho le prove ma solo dei sospetti. Perché in Italia c'è un solo produttore di HVO al momento e credo sia ENI che poi lo vende anche ad altre compagnie, ad esempio Tamoil e molti altri, tranne a q8 che lo fa arrivare probabilmente da Neste. Prova a confrontare le schede prodotto e sembrano due fotocopie (intendo tra ENI e Tamoil ad esempio). Ti dirò che ho questo sospetto da quando Tamoil ha chiuso la raffineria di Cremona nel 2014 o giù di lì. Prima quando Tamoil era attiva produceva una famosa e apprezzata benzina 100 ottani (la WR100) e all'epoca la scheda indicava un numero ottano RON di 100 e MON di 89. Da quando ha chiuso la raffineria però a continuato a venderla e allora mi sono chiesto ma chi cavolo gliela raffinerà sta benzina 100 ottani? Prova a guardare adesso la scheda della WR100, ottani RON 100 e MON 87 e confrontala con la ENI Blu super+, a me paiono identiche e lo stesso per l'HVO.
Aggiungo solo non farti problemi se leggi FAME 7% perché in realtà nell'HVO proprio non lo aggiunge nessuno, non ha senso additivare un prodotto biogenico (HVO) con un altro prodotto biogenico (FAME) per rispettare la normativa europea che impone l'utilizzo del prodotto biogenico nel gasolio fossile. E' scritto nella normativa EN15940 che può essere fatto e quindi le schede che sono la copia conforme di detta normativa scrivono che al massimo può contenerne fino al 7% ma non vuol dire che ci sia. Inoltre le schede prodotto dicono molto poco di cosa contiene veramente un gasolio o una benzina o l'HVO, se ci fai caso è un range di valori minimi e massimi ma il vero valore puntuale non è dichiarato.
Esempio banale il gasolio EN590 può avere una densità tra 820 e 845 grammi ma tu non sai esattamente qual'è la sua densità finchè non ne pesi un litro alla temperatura di 15° e solo un pazzo come me si mette a fare ste cose così per sfizio, ad esempio l'ENI diesel+ che ho utilizzato fino a un paio di anni fa era a 833 gr/l, oggi se leggi la scheda dell'HVO ti da valori tra 765 e 800 gr/l, io l'ho pesato e il valore che ho trovato è 781 gr/l, quindi entrambi i campioni rispettavano le rispettive normative ma ovviamente la scheda prodotto non ti dice esattamente qual'è la reale composizione.
Così come leggendo la scheda è impossibile stabilire se lubrifica meglio la pompa ad alta pressione il gasolio eni diesel+ o l'Hvolution.
Per il gasolio EN590 la lubricity è fissata ad un max di 460 micrometri mentre la EN15940 a 400 micrometri come massimo. Leggendo ciò si è portati a pensare che l'HVO lubrifica meglio perché la profondità dei solchi prodotti nello strisciare due pezzi metallici bagnati di combustibile sia al massimo di 400 micrometri contro i 460 del gasolio ma in realtà il varo valore puntuale è ignoto, bisognerebbe analizzare in laboratorio i due prodotti e poi magari si scopre che alla fine producono entrambi segni di 330 micrometri e quindi è indifferente l'uso di uno o dell'altro dal punto della lubrificazione.
 
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Reactions: Arom88 e r.sandro78
Salve a tutti. Sto cercando informazioni sul tema e nello specifico sugli effetti a medio e lungo periodo di utilizzo di HVO. Premetto che lo sto regolarmente utilizzando con successo su Giulietta my18, Multijet 1.6 120cv euro 6b-temp con adblue, immatricolazione 12/2020 e l'ho utilizzato anche su Multijet 2.0 170cv tct anch'essa euro 6d-temp con adblue, range di utilizzo da nuova sino a 54.000 km. Nessun problema.
L'auto invece in questione, cioè il 1.6 120cv, l'ho acquistata usata a km 43.000, ne ho percorsi 20.000, ma all'inizio aveva i tipici difetti di un auto usata troppo in città e con rigenerazioni non completate, quindi, funzionava irregolare, troppi turbolag e in tre occasioni si è accesa l'anomalia funzionamento motore, problemi che si sono risolti autonomamente, credo anche grazie ad HVO. Praticamente ho forzato le rigenerazioni in autostrada, permettendo ai diversi cicli di rigenerazione, di eliminare un po di impurità dal fap e credo quindi anche da sonde e sensori, insomma non mi si è mai più accesa una spia e l'auto ha migliorato la combustione e il comportamento. Ho provato in 20.000 km percorsi, di rifornire die volte il pieno di gasolio normale e l'auto pare non lo "digerisca" più, andando molto male, puzzando anche troppo.
Fatte queste premesse, torno alla domanda su effetti a lungo periodo di impiego di HVO:
Fa bene al motore?
Fa bene agli iniettori?
La lubrificazione più secca, potrebbe consumare prima il motore?
È il caso di optare per un olio motore più denso anziché del 0-20w?
Insomma, per chi ne capisce più di me, il fatto di avere sostanzialmente un motore con combustione più rapide, potrebbe questo incidere su sollecitazione di camme, bronzine e quindi sul motore?
Grazie anticipatamente.
 
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Reactions: Francesco 1982
Ti ringrazio per la risposta.
Giusto ieri sera ho fatto il pieno e vedendo la pompa con la scritta HVO accanto alla tradizionale mi è nata la curiosità visto che tra l'altro costa anche un pò meno.
Proverò sicuramente.
Hai aggiornamenti? Grazie
 
Sto girando Olanda e Germania e di HVO neanche l'ombra: ma non eravamo gli ultimi a introdurlo ? Sbaglio o in Germania era già in uso da tempo?
 
Salve a tutti. Sto cercando informazioni sul tema e nello specifico sugli effetti a medio e lungo periodo di utilizzo di HVO. Premetto che lo sto regolarmente utilizzando con successo su Giulietta my18, Multijet 1.6 120cv euro 6b-temp con adblue, immatricolazione 12/2020 e l'ho utilizzato anche su Multijet 2.0 170cv tct anch'essa euro 6d-temp con adblue, range di utilizzo da nuova sino a 54.000 km. Nessun problema.
L'auto invece in questione, cioè il 1.6 120cv, l'ho acquistata usata a km 43.000, ne ho percorsi 20.000, ma all'inizio aveva i tipici difetti di un auto usata troppo in città e con rigenerazioni non completate, quindi, funzionava irregolare, troppi turbolag e in tre occasioni si è accesa l'anomalia funzionamento motore, problemi che si sono risolti autonomamente, credo anche grazie ad HVO. Praticamente ho forzato le rigenerazioni in autostrada, permettendo ai diversi cicli di rigenerazione, di eliminare un po di impurità dal fap e credo quindi anche da sonde e sensori, insomma non mi si è mai più accesa una spia e l'auto ha migliorato la combustione e il comportamento. Ho provato in 20.000 km percorsi, di rifornire die volte il pieno di gasolio normale e l'auto pare non lo "digerisca" più, andando molto male, puzzando anche troppo.
Fatte queste premesse, torno alla domanda su effetti a lungo periodo di impiego di HVO:
Fa bene al motore?
Fa bene agli iniettori?
La lubrificazione più secca, potrebbe consumare prima il motore?
È il caso di optare per un olio motore più denso anziché del 0-20w?
Insomma, per chi ne capisce più di me, il fatto di avere sostanzialmente un motore con combustione più rapide, potrebbe questo incidere su sollecitazione di camme, bronzine e quindi sul motore?
Grazie anticipatamente.
Secondo il mio punto di vista ti sei già risposto da solo alla tua domanda quando scrivi
range di utilizzo da nuova sino a 54.000 km. Nessun problema.

Secondo me fa bene al motore perché lascia molti meno residui di combustione quindi iniettori più puliti, valvola EGR più pulita quindi motore più efficiente.
Secondo me va sfatata anche una leggenda metropolitana, quella del fatto che sia più secco.
Nella preistoria della motorizzazione quando giravano per intenderci le ritmo diesel a precamera il gasolio venduto aveva 500 ppm di zolfo che era un ottimo lubrificante per pompa e iniettori però aveva il non trascurabile svantaggio di inquinare parecchio.
Da allora la legge ha progressivamente ridotto il contenuto di zolfo fino ad oggi che è di 10 ppm cioè 50 volte meno. C'è un però, il combustibile deve rispettare una lubricity che può essere massimo di 460 micrometri di usura sfregando due parti metalliche bagnate di combustibile, quindi vengono aggiunti degli additivi per migliorare la lubrificazione e rispettare i limiti di legge e i costruttori costruiscono pompe e iniettori fatti per resistere a questi combustibili che rispettano queste specifiche.
Nella specifica EN590 è indicato max 10 ppm di zolfo non tanto per la lubrificazione ma per contenere gli inquinanti allo scarico così come nella specifica EN15940 è indicato 5 ppm di zolfo per l'HVO semplicemente per dire che inquina la metà (da zolfo) rispetto al gasolio fossile e questo non cambia nulla per la "secchezza" del gasolio perché il parametro che interessa è la lubricity e in tutti e due i prodotti vengono aggiunti dei lubricity improver per rispettare la legge, la quantità la decide la raffineria affinchè sia raggiunto il livello richiesto.
Sempre nella preistoria della motorizzazione quando giravano le fiat 127 e 128 la benzina conteneva il tetraetile di piombo poi bandito per via dell'inquinamento atmosferico ora per raggiungere il numero di ottano minimo stabilito per legge si utilizzano eteri e alcol quali ETBE, MTBE, Etanolo, quindi nel tempo possono cambiare gli additivi la cosa importante è che siano sostituiti con qualche altra sostanza che svolga il lavoro precedente.

il fatto di avere sostanzialmente un motore con combustione più rapide, potrebbe questo incidere su sollecitazione di camme, bronzine e quindi sul motore?

Secondo me è il contrario perché non ci sono combustioni più rapide ma più graduali.
In un motore a ciclo Diesel il combustibile (gasolio o HVO che sia) si accende spontaneamente per via dell'alta temperatura dell'aria compressa nel cilindro.
Esempio. Diciamo che a 2000 giri la mappa nella tua centralina prevede che 250 microsecondi prima del PMS si apre l'iniettore e inietta 55 mm3 di gasolio, il gasolio entra nell'aria compressa e si nebulizza e scalda fino al punto di andare in combustione spontanea, impiega per far ciò 80 microsecondi perchè il suo numero di cetano è di 51 (gasolio standard) quindi in questi 80 microsecondi entreranno in camera di combustione diciamo 15 mm3 dei 55 previsti e bruciano tutti assieme producendo un incremento brusco della pressione, con l'HVO le cose vanno leggermente in modo diverso ovvero in virtù del numero di cetano più elevato (> 70 anche forse 80) il combustibile non impiegherà 80 microsecondi ma diciamo 50 e quindi l'esplosione iniziale non sarà di 15 mm3 ma di diciamo 10 soltanto quindi il picco di pressione iniziale sarà più basso e questo spiega il minor rumore che si sente quanto la macchina funziona ad HVO, ma poi il restante combustibile continua ad entrare nel cilindro e a bruciare istantaneamente e la quantità sarà uguale quindi la pressione finale che spingerà il pistone verso il PMI sarà identica solo che viene raggiunta con più progressione e quindi diciamo una combustione più dolce.
Per la stessa ragione i motori a benzina sono più silenziosi dei colleghi motori diesel perchè la combustione è progressiva, la benzina non brucia tutta di colpo ma soltanto nei pressi della candela quando scocca la scintilla inizia la combustione che poi si propaga a tutta la camera di scoppio come una sfera di fuoco che si ingrandisce dalla candela verso le pareti del cilindro incendiando tutto il combustibile che incontra il fronte di fiamma.
I motori a benzina hanno pistoni, bielle, più piccoli e leggeri rispetto ai motori diesel perché sono meno sollecitati, quindi per queste ragioni secondo me l'HVO fa più bene che male al motore.
 
Ciao posso dire che il prezzo non ancora aumenta, messo stamattina hvo e sta stesso prezzo del gasolio normale
Confermo. Anche io ho fatto rifornimento di HVO da Q8 i primi giorni dell'anno e lo sconto rispetto al gasolio è ancora presente.
 
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