... corretto tutto, ma le auto sono fatte di 'materiali' che l'Italia non produce, ma importa. Per cui contenere i costi ed essere competitivi non è facile, ahimè.Chi capisce di meccanica sa cosa ha per le mani ma 1 su 10 lo sa la media cambia auto ogni2/3 anni e chi compra Giulia poi dopo non la ricompra perché non ha questo quello ecc.. mentre chi ha un Audi ne cambia 10 perché è il modello nuovo ecc.. anche se poi di evoluzione tra un modello e altro c’è praticamente il nulla... ormai non frega a nessuno se la trazione e posteriore auto e bilanciata ecc ecc vanno in concessionaria chiedono ha schermo lucine adas ecc che poi non ci sia nemmeno il motore non importa ormai nemmeno pubblicizzano cv assetto ecc... chi vuole sportività e cv prende la q le m2/3 rs ecc.. siccome la maggioranza non ne capisce nulla dovrebbero vendere Giulia e Stelvio a metà prezzo delle altre così la gente le compra perché costano meno.. e usandole poi si accorge che vanno pure bene e la sostanza c’è... vendere alfa o italiane in generale a prezzi pari alla concorrenza fa perdere molti clienti.. le italiane devono costare poco e andare bene.... solo così si può portare via clienti alla concorrenza.. lo presa va bene ho speso poco quasi quasi ne prendo una uguale perché sono stato soddisfatto...
Adesso faccio una domanda: ma per apprezzare la meccanica delle nostre amate alfa ...rimaniamo nei limiti di velocità del codice? Certamente no!
L'unico Paese europeo dove 'si può correre' è la Germania (felice custode e consumatrice dei suoi brand tedeschi) ed il mercato USA non lo menziono neppure (perché lì non si sgarra !). Sulle autostrade (faccio oltre 1000 km a settimana di autostrada) dove la 'vivo' la meccanica alfa ? Solo dove non ci sono controlli, autovelox, tutor , polizia, ecc. ... e questo è il motivo per cui bella tutta la meccanica alfa che vogliamo, ma la gente cerca, sfrutta ed usa molto più lucine, carillon, app, ecc. ecc. atteso che sappia cosa è una TP, un braccetto, ecc. ed ogni volta che giro in qualche concessionaria basta ascoltare ciò che chiede e cerca la clientela. È triste, ma è così.