Visto che si parla di concorrenza, vado oltre l'aspetto relativo alla qualità del prodotto, di cui non si discute, e voglio parlare dell' altro fattore altrettanto importante, quello dell'assistenza, pre e post vendita.
Sono sempre più convinto che il primo chiodo sulla bara della Giulia l'ha piantato proprio lei: lo sputtanamento di quello che doveva essere il rilancio del marchio parte proprio da come è stata impostata la sua gestione, anzi da come non è stata pianificata, o se l'hanno fatto, hanno cannato in pieno. Non si è visto, in questi cinque anni di Giulia (e Stelvio), un indirizzo comune, una impostazione di stile/comportamento condiviso ai vari livelli di assistenza (dai service dei concessionari fino giù agli autorizzati). Un timido segnale, ma che poteva essere significativo ed avere buon appeal sulla clientela (acquisita o potenziale), è stato quando i marchi Alfa e Jeep sono stati fisicamente separati a livello di aree vendita da Fiat. Non è servito niente alla fine, quello che in nuce poteva essere una new way di riposizionamento commerciale e service si è smarrita, svanita nel nulla.
La mentalità purtroppo è rimasta quella Fiat (nel bene e nel male) nazional popolare: proprio quella detestata dal cliente che si autodefinisce premium e pretende la carta igienica triplo strato nel wc della saletta attesa vip dell'autoservice. Tutte cazzate in verità, ma tante teutoniche le vendono proprio grazie all'aura di esclusività che i tedeschi sapientemente (leggi furbescamente) hanno saputo cucirgli addosso. Assistenza compresa.
Per tanti clienti è come se oltre alla vettura si comprasse un titolo nobiliare, basta guardare a volte gli sguardi di neanche tanta celata superiorità provengono da certi alla guida delle solite concorrenti.
Noi si cerca di essere superiori, di badare alla sostanza, orgogliosi di aver scelto un prodotto fatto in Italia, ma poi vai a fare, come il sottoscritto, il tagliando (a 140.000 km) e oltre a quanto previsto, c'è il cambio batteria e delle molle ormai snervate del bagagliaio (altra puttanata inconcepibile).
Beh e allora? Arrivo a casa, apro il bagagliaio e nel richiuderlo rimbalza, e una, e due, e tre volte, poi con una botta forte si chiude.. grrr... allora adesso faccio lo stronzo, apro il vano batteria e... voilà, tubo di sfiato gas non collegato.
Poi, cigliegina sulla torta, hanno dimenticato di sistemare il tappetino lato passeggero, è piegato in giù e non è fissato dato che lo avranno tolto per accedere alla centralina sotto, e si sono dimenticati pure un cacciavite.
Vero che sono stupidate, già fatte sistemare (e si sono mestamente scusati) però se questo è il livello di attenzione intrapreso (lasciamo stare il termine professionalità per non infierire) e ragionando per induzione, cosa devo pensare riguardo altri interventi di manutenzione eseguiti? Vabbè, occhio non vede, cuore non duole.