Riesumo questa vecchia discussione per postare uno degli effetti più graditi del "governo dei tecnici"; c'è da dire che leggere cose del genere non fa altro che stimolare lo scrivere insulti e "smadonnate" varie ma ovviamente non è il caso (sul forum perlomeno...).
Rimaniamo in attesa che arrivi anche qualche provvedimento che non sia aumentare le tasse a chi le ha sempre pagate o rendere precario il lavoro anche per chi non lo era e che arrivi anche qualche bella notizia ogni tanto, anche per noi automobilisti.
p.s.
vi ricordavate che a settembre l'IVA passa dal 21% al 23% per cui tutte le cifre sotto aumenteranno proporzionalmente a quanto pagheremo dal benzinaio?
"Non ci sono soltanto i petrolieri e le compagnie a guadagnare dalla corsa sfrenata al rialzo del prezzo della benzina, ormai a un soffio da superare quota 2 euro al litro, e del gasolio; che aumentano quando aumenta il costo al barile ma non calano affatto quando la quotazione del greggio scende.
A incassare cifre consistenti è sopratutto lo Stato italiano. Secondo le stime di due associazioni di consumatori, Federconsumatori e Adusbef, per effetto dei rialzi di accise e Iva lo Stato guadagna la spettacolare somma di 9,8 miliardi di euro all’anno, poco meno di quanto ricaverà, nel 2012, dall’introduzione della nuova patrimoniale sugli immobili, l’Imu.
Le tasse imposte dallo Stato incidono per olter la metà, più precisamente per il 58%, del prezzo del carburante alla pompa. Le associazioni lanciano anche l’allarme: a settembre, quando l’Iva sarà elevata dal 21 al 23%, come ha già fatto sapere il governo Monti, “il problema assumerà una dimensione mostruosa”.
La verde ha intanto toccato in Italia una quotazione che rafforza il triste primato di benzina più costosa in Europa. Almeno in questo siamo purtroppo saldamente primi."
Rialzi benzina: per lo Stato un affare da 10 miliardi - News - Auto.it