Ti ha corretto a ragion veduta , lo Sky e totalmente sintetico e non di natura animale .
L’ecopelle o thecnoleather e tutte le parole che includono pelle o cuoio nel loro interno non posso essere materiali di natura sintetica ma solodi natura animale
Si parla quindi di pelle animale lavorata in maniera ecologica , avendo dei limiti ben definiti nel quantitativo e nel tipo di additivi e prodotti chimici con la quale viene trattata e conciata .
Insomma sky è un derivato del petrolio eco pelle o techno lether sono derivati di origine animale .
Quindi sono in pelle naturale .. anzi più naturale visto la lavorazione ecologica
Girottolando per questo bel forum, in attesa che mi sia consegnata una Stelvio Ex. 210cv Q4 grigio Stromboli con Pack vari (compreso il Performance), vorrei schiarire un po’ le (confuse) idee che girano in questa discussione (ed in tante altre...) riguardo la PELLE per interni auto...
1) La PELLE (vera) per interni auto deve superare rigidissimi controlli anti-ageing (invecchiamento nel tempo), fire-retardant (anti infiammabilità), anti-smoke (anti-fumo), anti macchia e deve resistere all’assorbimento dell’acqua (ed altri liquidi) e non deteriorarsi allo sfregamento a secco dei ns vestiti quando entriamo ed usciamo dall’auto, inoltre non deve rilasciare colore in maniera assoluta. Con queste premesse, capiamo tutti che la PELLE di un interno auto NON è esattamente come la pelle delle ns borse porta computer o delle nostre cinture e/o portafogli...
La PELLE per interno auto viene conciata con materiali che riducono i fumi in caso di incendio e danno una notevole resistenza allo strappo e viene successivamente rifinita (mediante spruzzatura) con sistemi resinosi acrilici/poliuretanici catalizzati con isocianati molto pesanti che danno uniformità di colore, una resistenza all’abrasione pressochè assoluta e non fanno assorbire nessun tipo di liquido al substrato.
Da questo si capisce che: a) la PELLE così trattata ormai di “naturale” non ha più niente o quasi... b) questo tipo di PELLE NON SI NUTRE con creme e pastine varie, non potendo assorbire niente di tutto quello che viene messo sopra ad essa (provate a mettere una goccia d’acqua sopra e aspettate... dopo diverse ore sarà evaporata, non entrata...).
Quindi, quando dovete lavare un sedile, usate acqua e sapone e un panno di microfibra o pelle di daino, è più che sufficiente e non rischierete di lasciare depositati materiali “strani” sulla superficie (che ricordo NON ASSORBE niente...) col rischio di creare film superficiali che si frantumeranno nel tempo facendo invecchiare il sedile in maniera più veloce del solito...
Se proprio uno avesse il sedile sporco di unto/grasso, potrebbe usare della crema Nivea (ma poca...) che si “legherà” allo sporco di natura grassa portandolo via e lasciando il sedile pronto per essere lavato di nuovo con sapone e acqua (è l’effetto che fa l’olio di oliva quando ci macchiamo i piedi di petrolio al mare...).
Le varie cremettine che vendono sembrano funzionare perché lasciano uno strato siliconico sulla superficie dando l’impressione di “nutrire” la pelle ma in realtà non si nutre niente...
La PELLE un po’ più pregiata per interni auto era quella della vecchia Connolly, che riempiva le vecchie Rolls... oggi si hanno circa 4 varianti: la prima è la pelle per rivestimenti aftermarket, veramente dozzinale, spesso in bufalo e fatta in paesi asiatici senza arte ne’ parte... una plastica vera e propria montata su un supporto animale... la seconda è quella per interni di primo equipaggiamente per utilitarie e medie sempre prodotta in Asia o in Sud America: niente di che, un gran “copertone” economico e niente di più. La terza è quella un po’ meglio, spesso conciata e rifinita interamente in Italia ad Arzignano (Vi) che spesso troviamo su vetture premium ed effettivamente é più curata e meno pesantemente rifinita rispetto ai primi due casi. La quarta è quella top, quasi sempre italiana, fatta su pellame selezionato di prima scelta (quindi con meno difettistica da correggere e ad effetto più naturale rispetto alle altre) che “fodera” i sedili di Panamera, A8, Ferrari, Lambo, Maybach ecc...
I termini “Eco leather” “Techno Leather” “Sky” ecc... vogliono solo dire una cosa: che non si tratta di PELLE, ma di materiale sintetico a tutti gli effetti, dalla A alla Z, in poche parole PLASTICA o poliuretano, chiamatelo come volete... quindi derivato solo ed esclusivamente dal petrolio.
Se fosse come si dice nella discussione di cui sopra, e cioé che si tratta di materiali di concia ecologici, la pelle costerebbe infinitamente di più rispetto alla miglior pelle proposta! Inoltre, e dico anche purtroppo, non si riuscirebbero a garantire gli elevati standard di resistenza richiesti perchè i prodotti chimici odierni ancora non sono in grado di arrivare alle prestazioni di quelli usati per la tappezzeria odierna...
La PELLE in se é uno dei materiali più ecologici in assoluto, se pensiamo che è un sottoprodotto di scarto della filiera della carne e che per smaltire una pelle di bovino adulto si inquinerebbe centinaia di volte in più del processo stesso per la sua conciatura e conservazione. La filera della pelle (almeno quella italiana...) è strettamente controllata nei suoi scarichi ed emissioni e i depuratori restituiscono un’acqua trattata praticamente pulita.
Spero di aver chiarito diversi dubbi a tutti!
(ah, di mestiere tratto prodotti chimici per industria conciaria, se non si era capito...) ;-)