Differenza interni Business e Executive

Rossa e nera deve in effetti fare scena. Peccato che da noi in azienda (io e mia moglie siamo colleghi) non si possa scegliere: interni neri o beige ed esterni blu, grigio o nero. Quindi lei nera/nera, io invece Mercedes blu/beige.

Detto questo e tornando in topic, posso confermare che gli interni in tessuto della business (in questi giorni stanno iniziando ad arrivare ad alcuni colleghi) non sono male: sono neri con la parte centrale grigio scura, le cuciture anche esse grigie, i braccioli in finta pelle (qui non c'è tema di smentita) ma fatti bene e tutte le cuciture a vista sul grigio scuro. La trama del tessuto è abbastanza liscia e morbida però si sente chiaramente che è sintetico. Anche col tessuto, sui poggiatesta anteriori c'è il logo AR.
Altra differenza con Executive è che mi pare manchino i batticalcagni sulla battuta interna delle portiere.

@Dvd77: lo avrai già visto dal configuratore, ma la Business non ha possibilità, nemmeno pagando, di avere gli interni rossi o marroni. Tessuto o pelle ma sempre neri.
 
Si si visto. Ma io sono un classicone , sono per il nero e non pelle che in estate la trovo insopportabile, quindi nessun problema.
E penso che andrò sulla Executive perché a parità di accessori costa meno con nav 8.8 etc etc che su Business non si possono nemmeno avere.
 
Si si visto. Ma io sono un classicone , sono per il nero e non pelle che in estate la trovo insopportabile, quindi nessun problema.
E penso che andrò sulla Executive perché a parità di accessori costa meno con nav 8.8 etc etc che su Business non si possono nemmeno avere.
Esatto. O Business base base o Executive tutta la vita. Super solo nel caso non usi il navigatore :)
 
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Ti ha corretto a ragion veduta , lo Sky e totalmente sintetico e non di natura animale .
L’ecopelle o thecnoleather e tutte le parole che includono pelle o cuoio nel loro interno non posso essere materiali di natura sintetica ma solodi natura animale
Si parla quindi di pelle animale lavorata in maniera ecologica , avendo dei limiti ben definiti nel quantitativo e nel tipo di additivi e prodotti chimici con la quale viene trattata e conciata .

Insomma sky è un derivato del petrolio eco pelle o techno lether sono derivati di origine animale .

Quindi sono in pelle naturale .. anzi più naturale visto la lavorazione ecologica

Girottolando per questo bel forum, in attesa che mi sia consegnata una Stelvio Ex. 210cv Q4 grigio Stromboli con Pack vari (compreso il Performance), vorrei schiarire un po’ le (confuse) idee che girano in questa discussione (ed in tante altre...) riguardo la PELLE per interni auto...

1) La PELLE (vera) per interni auto deve superare rigidissimi controlli anti-ageing (invecchiamento nel tempo), fire-retardant (anti infiammabilità), anti-smoke (anti-fumo), anti macchia e deve resistere all’assorbimento dell’acqua (ed altri liquidi) e non deteriorarsi allo sfregamento a secco dei ns vestiti quando entriamo ed usciamo dall’auto, inoltre non deve rilasciare colore in maniera assoluta. Con queste premesse, capiamo tutti che la PELLE di un interno auto NON è esattamente come la pelle delle ns borse porta computer o delle nostre cinture e/o portafogli...
La PELLE per interno auto viene conciata con materiali che riducono i fumi in caso di incendio e danno una notevole resistenza allo strappo e viene successivamente rifinita (mediante spruzzatura) con sistemi resinosi acrilici/poliuretanici catalizzati con isocianati molto pesanti che danno uniformità di colore, una resistenza all’abrasione pressochè assoluta e non fanno assorbire nessun tipo di liquido al substrato.
Da questo si capisce che: a) la PELLE così trattata ormai di “naturale” non ha più niente o quasi... b) questo tipo di PELLE NON SI NUTRE con creme e pastine varie, non potendo assorbire niente di tutto quello che viene messo sopra ad essa (provate a mettere una goccia d’acqua sopra e aspettate... dopo diverse ore sarà evaporata, non entrata...).
Quindi, quando dovete lavare un sedile, usate acqua e sapone e un panno di microfibra o pelle di daino, è più che sufficiente e non rischierete di lasciare depositati materiali “strani” sulla superficie (che ricordo NON ASSORBE niente...) col rischio di creare film superficiali che si frantumeranno nel tempo facendo invecchiare il sedile in maniera più veloce del solito...
Se proprio uno avesse il sedile sporco di unto/grasso, potrebbe usare della crema Nivea (ma poca...) che si “legherà” allo sporco di natura grassa portandolo via e lasciando il sedile pronto per essere lavato di nuovo con sapone e acqua (è l’effetto che fa l’olio di oliva quando ci macchiamo i piedi di petrolio al mare...).
Le varie cremettine che vendono sembrano funzionare perché lasciano uno strato siliconico sulla superficie dando l’impressione di “nutrire” la pelle ma in realtà non si nutre niente...
La PELLE un po’ più pregiata per interni auto era quella della vecchia Connolly, che riempiva le vecchie Rolls... oggi si hanno circa 4 varianti: la prima è la pelle per rivestimenti aftermarket, veramente dozzinale, spesso in bufalo e fatta in paesi asiatici senza arte ne’ parte... una plastica vera e propria montata su un supporto animale... la seconda è quella per interni di primo equipaggiamente per utilitarie e medie sempre prodotta in Asia o in Sud America: niente di che, un gran “copertone” economico e niente di più. La terza è quella un po’ meglio, spesso conciata e rifinita interamente in Italia ad Arzignano (Vi) che spesso troviamo su vetture premium ed effettivamente é più curata e meno pesantemente rifinita rispetto ai primi due casi. La quarta è quella top, quasi sempre italiana, fatta su pellame selezionato di prima scelta (quindi con meno difettistica da correggere e ad effetto più naturale rispetto alle altre) che “fodera” i sedili di Panamera, A8, Ferrari, Lambo, Maybach ecc...
I termini “Eco leather” “Techno Leather” “Sky” ecc... vogliono solo dire una cosa: che non si tratta di PELLE, ma di materiale sintetico a tutti gli effetti, dalla A alla Z, in poche parole PLASTICA o poliuretano, chiamatelo come volete... quindi derivato solo ed esclusivamente dal petrolio.
Se fosse come si dice nella discussione di cui sopra, e cioé che si tratta di materiali di concia ecologici, la pelle costerebbe infinitamente di più rispetto alla miglior pelle proposta! Inoltre, e dico anche purtroppo, non si riuscirebbero a garantire gli elevati standard di resistenza richiesti perchè i prodotti chimici odierni ancora non sono in grado di arrivare alle prestazioni di quelli usati per la tappezzeria odierna...
La PELLE in se é uno dei materiali più ecologici in assoluto, se pensiamo che è un sottoprodotto di scarto della filiera della carne e che per smaltire una pelle di bovino adulto si inquinerebbe centinaia di volte in più del processo stesso per la sua conciatura e conservazione. La filera della pelle (almeno quella italiana...) è strettamente controllata nei suoi scarichi ed emissioni e i depuratori restituiscono un’acqua trattata praticamente pulita.
Spero di aver chiarito diversi dubbi a tutti!
(ah, di mestiere tratto prodotti chimici per industria conciaria, se non si era capito...) ;-)
 
Girottolando per questo bel forum, in attesa che mi sia consegnata una Stelvio Ex. 210cv Q4 grigio Stromboli con Pack vari (compreso il Performance), vorrei schiarire un po’ le (confuse) idee che girano in questa discussione (ed in tante altre...) riguardo la PELLE per interni auto...

1) La PELLE (vera) per interni auto deve superare rigidissimi controlli anti-ageing (invecchiamento nel tempo), fire-retardant (anti infiammabilità), anti-smoke (anti-fumo), anti macchia e deve resistere all’assorbimento dell’acqua (ed altri liquidi) e non deteriorarsi allo sfregamento a secco dei ns vestiti quando entriamo ed usciamo dall’auto, inoltre non deve rilasciare colore in maniera assoluta. Con queste premesse, capiamo tutti che la PELLE di un interno auto NON è esattamente come la pelle delle ns borse porta computer o delle nostre cinture e/o portafogli...
La PELLE per interno auto viene conciata con materiali che riducono i fumi in caso di incendio e danno una notevole resistenza allo strappo e viene successivamente rifinita (mediante spruzzatura) con sistemi resinosi acrilici/poliuretanici catalizzati con isocianati molto pesanti che danno uniformità di colore, una resistenza all’abrasione pressochè assoluta e non fanno assorbire nessun tipo di liquido al substrato.
Da questo si capisce che: a) la PELLE così trattata ormai di “naturale” non ha più niente o quasi... b) questo tipo di PELLE NON SI NUTRE con creme e pastine varie, non potendo assorbire niente di tutto quello che viene messo sopra ad essa (provate a mettere una goccia d’acqua sopra e aspettate... dopo diverse ore sarà evaporata, non entrata...).
Quindi, quando dovete lavare un sedile, usate acqua e sapone e un panno di microfibra o pelle di daino, è più che sufficiente e non rischierete di lasciare depositati materiali “strani” sulla superficie (che ricordo NON ASSORBE niente...) col rischio di creare film superficiali che si frantumeranno nel tempo facendo invecchiare il sedile in maniera più veloce del solito...
Se proprio uno avesse il sedile sporco di unto/grasso, potrebbe usare della crema Nivea (ma poca...) che si “legherà” allo sporco di natura grassa portandolo via e lasciando il sedile pronto per essere lavato di nuovo con sapone e acqua (è l’effetto che fa l’olio di oliva quando ci macchiamo i piedi di petrolio al mare...).
Le varie cremettine che vendono sembrano funzionare perché lasciano uno strato siliconico sulla superficie dando l’impressione di “nutrire” la pelle ma in realtà non si nutre niente...
La PELLE un po’ più pregiata per interni auto era quella della vecchia Connolly, che riempiva le vecchie Rolls... oggi si hanno circa 4 varianti: la prima è la pelle per rivestimenti aftermarket, veramente dozzinale, spesso in bufalo e fatta in paesi asiatici senza arte ne’ parte... una plastica vera e propria montata su un supporto animale... la seconda è quella per interni di primo equipaggiamente per utilitarie e medie sempre prodotta in Asia o in Sud America: niente di che, un gran “copertone” economico e niente di più. La terza è quella un po’ meglio, spesso conciata e rifinita interamente in Italia ad Arzignano (Vi) che spesso troviamo su vetture premium ed effettivamente é più curata e meno pesantemente rifinita rispetto ai primi due casi. La quarta è quella top, quasi sempre italiana, fatta su pellame selezionato di prima scelta (quindi con meno difettistica da correggere e ad effetto più naturale rispetto alle altre) che “fodera” i sedili di Panamera, A8, Ferrari, Lambo, Maybach ecc...
I termini “Eco leather” “Techno Leather” “Sky” ecc... vogliono solo dire una cosa: che non si tratta di PELLE, ma di materiale sintetico a tutti gli effetti, dalla A alla Z, in poche parole PLASTICA o poliuretano, chiamatelo come volete... quindi derivato solo ed esclusivamente dal petrolio.
Se fosse come si dice nella discussione di cui sopra, e cioé che si tratta di materiali di concia ecologici, la pelle costerebbe infinitamente di più rispetto alla miglior pelle proposta! Inoltre, e dico anche purtroppo, non si riuscirebbero a garantire gli elevati standard di resistenza richiesti perchè i prodotti chimici odierni ancora non sono in grado di arrivare alle prestazioni di quelli usati per la tappezzeria odierna...
La PELLE in se é uno dei materiali più ecologici in assoluto, se pensiamo che è un sottoprodotto di scarto della filiera della carne e che per smaltire una pelle di bovino adulto si inquinerebbe centinaia di volte in più del processo stesso per la sua conciatura e conservazione. La filera della pelle (almeno quella italiana...) è strettamente controllata nei suoi scarichi ed emissioni e i depuratori restituiscono un’acqua trattata praticamente pulita.
Spero di aver chiarito diversi dubbi a tutti!
(ah, di mestiere tratto prodotti chimici per industria conciaria, se non si era capito...) ;-)

Chiarissimo! quindi se vado da Brico a comperare il prodotto dell'Arexons Rinnova pelle e ogni tanto dare una pulitina spendo 7€ per niente perché da quello che ho letto sembra così o_O
 
Chiarissimo! quindi se vado da Brico a comperare il prodotto dell'Arexons Rinnova pelle e ogni tanto dare una pulitina spendo 7€ per niente perché da quello che ho letto sembra così o_O

Esatto, ma fai la prova con acqua e sapone (e pelle di daino o microfibra) e vedi le differenze... sicuramente con acqua e sapone ti resterà assolutamente naturale l’aspetto della pelle mentre con i prodotti siliconici quasi sempre hai un effetto più lucido che a lungo andare (con più applicazioni) stratifica e fa invecchiare l’aspetto della pelle più in fretta...
 
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Esatto, ma fai la prova con acqua e sapone (e pelle di daino o microfibra) e vedi le differenze... sicuramente con acqua e sapone ti resterà assolutamente naturale l’aspetto della pelle mentre con i prodotti siliconici quasi sempre hai un effetto più lucido che a lungo andare (con più applicazioni) stratifica e fa invecchiare l’aspetto della pelle più in fretta...

Azz... Quante cose che si scoprono! Grazie per il tuo contributo sembri molto informato sull'argomento! Non è che lavori a Cassino :D
 
La PELLE un po’ più pregiata per interni auto era quella della vecchia Connolly, che riempiva le vecchie Rolls... oggi si hanno circa 4 varianti: la prima è la pelle per rivestimenti aftermarket, veramente dozzinale, spesso in bufalo e fatta in paesi asiatici senza arte ne’ parte... una plastica vera e propria montata su un supporto animale... la seconda è quella per interni di primo equipaggiamente per utilitarie e medie sempre prodotta in Asia o in Sud America: niente di che, un gran “copertone” economico e niente di più. La terza è quella un po’ meglio, spesso conciata e rifinita interamente in Italia ad Arzignano (Vi) che spesso troviamo su vetture premium ed effettivamente é più curata e meno pesantemente rifinita rispetto ai primi due casi. La quarta è quella top, quasi sempre italiana, fatta su pellame selezionato di prima scelta (quindi con meno difettistica da correggere e ad effetto più naturale rispetto alle altre) che “fodera” i sedili di Panamera, A8, Ferrari, Lambo, Maybach ecc...

La pelle normale delle Stelvio in che gruppo è rispetto alla tua classificazione? E quella pieno fiore degli interni lusso? Grazie
 
Girottolando per questo bel forum, in attesa che mi sia consegnata una Stelvio Ex. 210cv Q4 grigio Stromboli con Pack vari (compreso il Performance), vorrei schiarire un po’ le (confuse) idee che girano in questa discussione (ed in tante altre...) riguardo la PELLE per interni auto...

1) La PELLE (vera) per interni auto deve superare rigidissimi controlli anti-ageing (invecchiamento nel tempo), fire-retardant (anti infiammabilità), anti-smoke (anti-fumo), anti macchia e deve resistere all’assorbimento dell’acqua (ed altri liquidi) e non deteriorarsi allo sfregamento a secco dei ns vestiti quando entriamo ed usciamo dall’auto, inoltre non deve rilasciare colore in maniera assoluta. Con queste premesse, capiamo tutti che la PELLE di un interno auto NON è esattamente come la pelle delle ns borse porta computer o delle nostre cinture e/o portafogli...
La PELLE per interno auto viene conciata con materiali che riducono i fumi in caso di incendio e danno una notevole resistenza allo strappo e viene successivamente rifinita (mediante spruzzatura) con sistemi resinosi acrilici/poliuretanici catalizzati con isocianati molto pesanti che danno uniformità di colore, una resistenza all’abrasione pressochè assoluta e non fanno assorbire nessun tipo di liquido al substrato.
Da questo si capisce che: a) la PELLE così trattata ormai di “naturale” non ha più niente o quasi... b) questo tipo di PELLE NON SI NUTRE con creme e pastine varie, non potendo assorbire niente di tutto quello che viene messo sopra ad essa (provate a mettere una goccia d’acqua sopra e aspettate... dopo diverse ore sarà evaporata, non entrata...).
Quindi, quando dovete lavare un sedile, usate acqua e sapone e un panno di microfibra o pelle di daino, è più che sufficiente e non rischierete di lasciare depositati materiali “strani” sulla superficie (che ricordo NON ASSORBE niente...) col rischio di creare film superficiali che si frantumeranno nel tempo facendo invecchiare il sedile in maniera più veloce del solito...
Se proprio uno avesse il sedile sporco di unto/grasso, potrebbe usare della crema Nivea (ma poca...) che si “legherà” allo sporco di natura grassa portandolo via e lasciando il sedile pronto per essere lavato di nuovo con sapone e acqua (è l’effetto che fa l’olio di oliva quando ci macchiamo i piedi di petrolio al mare...).
Le varie cremettine che vendono sembrano funzionare perché lasciano uno strato siliconico sulla superficie dando l’impressione di “nutrire” la pelle ma in realtà non si nutre niente...
La PELLE un po’ più pregiata per interni auto era quella della vecchia Connolly, che riempiva le vecchie Rolls... oggi si hanno circa 4 varianti: la prima è la pelle per rivestimenti aftermarket, veramente dozzinale, spesso in bufalo e fatta in paesi asiatici senza arte ne’ parte... una plastica vera e propria montata su un supporto animale... la seconda è quella per interni di primo equipaggiamente per utilitarie e medie sempre prodotta in Asia o in Sud America: niente di che, un gran “copertone” economico e niente di più. La terza è quella un po’ meglio, spesso conciata e rifinita interamente in Italia ad Arzignano (Vi) che spesso troviamo su vetture premium ed effettivamente é più curata e meno pesantemente rifinita rispetto ai primi due casi. La quarta è quella top, quasi sempre italiana, fatta su pellame selezionato di prima scelta (quindi con meno difettistica da correggere e ad effetto più naturale rispetto alle altre) che “fodera” i sedili di Panamera, A8, Ferrari, Lambo, Maybach ecc...
I termini “Eco leather” “Techno Leather” “Sky” ecc... vogliono solo dire una cosa: che non si tratta di PELLE, ma di materiale sintetico a tutti gli effetti, dalla A alla Z, in poche parole PLASTICA o poliuretano, chiamatelo come volete... quindi derivato solo ed esclusivamente dal petrolio.
Se fosse come si dice nella discussione di cui sopra, e cioé che si tratta di materiali di concia ecologici, la pelle costerebbe infinitamente di più rispetto alla miglior pelle proposta! Inoltre, e dico anche purtroppo, non si riuscirebbero a garantire gli elevati standard di resistenza richiesti perchè i prodotti chimici odierni ancora non sono in grado di arrivare alle prestazioni di quelli usati per la tappezzeria odierna...
La PELLE in se é uno dei materiali più ecologici in assoluto, se pensiamo che è un sottoprodotto di scarto della filiera della carne e che per smaltire una pelle di bovino adulto si inquinerebbe centinaia di volte in più del processo stesso per la sua conciatura e conservazione. La filera della pelle (almeno quella italiana...) è strettamente controllata nei suoi scarichi ed emissioni e i depuratori restituiscono un’acqua trattata praticamente pulita.
Spero di aver chiarito diversi dubbi a tutti!
(ah, di mestiere tratto prodotti chimici per industria conciaria, se non si era capito...) ;-)

Tutto chiaro e condivisibile tranne un punto e cioè quando dici che è inutile o addirittura dannoso nutrire la pelle. Premetto che le mie considerazioni non hanno basi scientifiche ma derivano solo dall'esperienza e da casi che ho visto personalmente che non hanno sicuramente la pretesa di essere un campione significativo (statisticamente parlando). Faccio fatica a pensare che possa esistere un trattamento che nella pratica permetta di mantenere in buone condizioni per 10 anni o più un sedile in pelle mai trattato con nessun prodotto. I sedili che ho visto io con parecchi anni sulle spalle non trattati mostravano diverse e molto visibili screpolature. E' anche vero che, per forza di cose erano sedili di parecchi anni fa e può essere che le moderne tecniche di concia siano migliorate negli ultimi anni. Bisognerebbe vedere fra 10 anni i sedili in pelle di oggi. Sarebbe anche interessante sentire qualche esperienza diretta di utenti del forum che possano confermare il buon mantenimento senza cure particolari di sedili in pelle dopo 10 anni. Non posso basarmi sulle mie ultime due auto, una dopo 6 anni e l'altra dopo 10 avevano i sedili in condizioni assolutamente ottime, ma li ho sempre trattati con prodotti appositi.
Sul fatto che i sedili odierni non assorbono nulla a seguito della concia, non vuol dire che sia proprio inutile trattarli, soprattutto considerando che non è proprio detto che questa "impermeabilità" resista immutata nel tempo, anzi. Credo che tutti abbiamo avuto scarpe in pelle impermeabili da nuove, ma che con il passare del tempo hanno perso l'impermeabilità. Un altro esempio: (sempre da esperienza personale) le guarnizioni in gomma delle auto di sicuro non assorbono niente, ma se non le si tratta con prodotti siliconici con il tempo (parecchio ad onor del vero) si induriscono, screpolano e perdono di tenuta. E per rifarmi alla mia altra passione, anche le guarnizioni dei miei orologi sub (non sono un sub ma un appassionato di orologi) le tratto con grasso di silicone apposito e così quintuplicano almeno la loro durata, che in mancanza non sarebbe poi molto lunga.
Quindi il binomio impermeabile/nessun trattamento necessario non mi sembra proprio assoluto. D'accordo sul fatto di limitare l'uso di prodotti siliconici sulla pelle, in quanto sono sicuramente preferibili altre sostanze.
 
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Tutto chiaro e condivisibile tranne un punto e cioè quando dici che è inutile o addirittura dannoso nutrire la pelle. Premetto che le mie considerazioni non hanno basi scientifiche ma derivano solo dall'esperienza e da casi che ho visto personalmente che non hanno sicuramente la pretesa di essere un campione significativo (statisticamente parlando). Faccio fatica a pensare che possa esistere un trattamento che nella pratica permetta di mantenere in buone condizioni per 10 anni o più un sedile in pelle mai trattato con nessun prodotto. I sedili che ho visto io con parecchi anni sulle spalle non trattati mostravano diverse e molto visibili screpolature. E' anche vero che, per forza di cose erano sedili di parecchi anni fa e può essere che le moderne tecniche di concia siano migliorate negli ultimi anni. Bisognerebbe vedere fra 10 anni i sedili in pelle di oggi. Sarebbe anche interessante sentire qualche esperienza diretta di utenti del forum che possano confermare il buon mantenimento senza cure particolari di sedili in pelle dopo 10 anni. Non posso basarmi sulle mie ultime due auto, una dopo 6 anni e l'altra dopo 10 avevano i sedili in condizioni assolutamente ottime, ma li ho sempre trattati con prodotti appositi.
Sul fatto che i sedili odierni non assorbono nulla a seguito della concia, non vuol dire che sia proprio inutile trattarli, soprattutto considerando che non è proprio detto che questa "impermeabilità" resista immutata nel tempo, anzi. Credo che tutti abbiamo avuto scarpe in pelle impermeabili da nuove, ma che con il passare del tempo hanno perso l'impermeabilità. Un altro esempio: (sempre da esperienza personale) le guarnizioni in gomma delle auto di sicuro non assorbono niente, ma se non le si tratta con prodotti siliconici con il tempo (parecchio ad onor del vero) si induriscono, screpolano e perdono di tenuta. E per rifarmi alla mia altra passione, anche le guarnizioni dei miei orologi sub (non sono un sub ma un appassionato di orologi) le tratto con grasso di silicone apposito e così quintuplicano almeno la loro durata, che in mancanza non sarebbe poi molto lunga.
Quindi il binomio impermeabile/nessun trattamento necessario non mi sembra proprio assoluto. D'accordo sul fatto di limitare l'uso di prodotti siliconici sulla pelle, in quanto sono sicuramente preferibili altre sostanze.

Ok, andiamo sul tecnico... l’idrorepellenza degli scarponi da montagna é un’idrorepellenza che proviene dall’interno della pelle (si fa un trattamento con resine fluorurate in botte), ed infatti gli scarponi in pelle sono praticamente tutti fatti con tre tipi di pellame: crosta, nubuck e vitello pieno fiore. Questi tipi di pellame sono tutti praticamente NON trattati con successivi passaggi in rifinizione, infatti il nubuck è una pelle che viene solamente smerigliata per avere l’effetto-scrivenza e la crosta è la parte della carne della pelle “spaccata” longitudinalmente con apposite macchine a lame, quindi anch’essa assolutamente non trattata in rifinizione. La pelle pieno fiore al massimo ha degli oli apllicati con macchine spalmatrici, ma anch’essa non subisce trattamenti particolarmente pesanti superficiali. Il potere idrorepellente viene “dall’interno” della pelle e non dal trattamento superficiale... questo effetto, come giustamente dici, col tempo e con trattamenti tipo un lavaggio magari con sapone (i tensioattivi sono tremendi per rompere l’idrorepellenza) viene a scemare e si usa(va) infatti ripulire gli scarponi con oli interi di vario genere oppure con oli idro (addittivati di sostanze apposite), e si andava avanti un altro po’...
Ma la pelle per interni auto NON é trattata con fluorurate in fase di concia MA la sua idrorepellenza-oleorepellenza è data puramente dal trattamento superficiale fatto con pesanti passaggi di composti acrilici e poliuretanici (che sono in pratica delle plastiche elastiche liquide...) che, una volta reticolati, non fanno passare più NIENTE al di sotto di essi. Chiaro? È qui la differenza chiave... è chiaro anche che un sedile in pelle per auto non traspira assolutamente, a meno che nonabbia i fori...
Questo film di plastica perde col tempo e con le condizioni atmosferiche (caldo, freddo, raggi UV, sfregamenti) la sua originale elasticità e può anche fessurarsi o screpolarsi, ma in quel punto credetemi, una cremina a base di siliconi (perchè è questo che vendono in giro) non fa assolutamente niente. Noi quando abbiamo problemi con una partita venuta fuori standard, passiamo tutte le pelli finite a macchine smerigliatrici in continuo con carte a grana 180 per togliere tutto il film supericiale e ricominciare da capo, proprio perchè sappiamo che sopra NON abbiamo più alcuna possibilità di adesione, nemmeno con i prodotti professionali a ns disposizione...
La pelle come questa non funziona come le guarnizioni, credimi... ;-)
 
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