Differenze tra auto Vintage e attuali....

Eccovi l'accendino/portacenere di cui si parla è quello della mia, sprint Gt veloce del 1966 quella della foto precedente.
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E le gomme con la fascia verniciata di bianco ??
che poi hanno copiato le F1 :D
 
Secondo me cmq..la caratteristica più "caratterizzante" (scusate il gioco di parole) è proprio l'odore di quelle macchine..qualcosa di unico
 
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E le gomme con la fascia verniciata di bianco ??
che poi hanno copiato le F1 :D
Anche questa volta mi hai preceduto, volevo citarla io....:p
Se non ricordo male siamo stati noi a copiarle da certi macchinoni Americani anni '50.

Comunque io ricordo bene quelle della Fiat 750 (600), non erano verniciate ma si trattava proprio di una striscia di gomma bianca...
Tra l'altro credo siano state anche delicate se non pericolose in quanto la parte nera non legava bene con la parte bianca...
 
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I mie ricordi si spingono fino alla 500C, altrimenti detta Topolino di un mio zio, ma li ero veramente piccolo, mi è rimasto impresso che mi divertivo ad aprire e chiudere la presa d'aria posta poco più avanti rispetto alla portiera (spingendola a mano ovviamente) e poi molto celatamente nella memoria, una specie di tirante al centro della plancia, forse lo starter dell'aria con cui mi divertivo a manovrare.

Poi ricordi ancora più sfumati che si confondono con la vecchia 1100 "musone" usata tantissimo dai taxisti, che mi sembra avesse le "frecce" a bacchetta che furiuscivano a 90° dal montante posteriore (probabilmente comandate da dei cavetti). Certo che quando parcheggiavano in seconda fila non potevano accenderle.

Poi più tardi arrivo la "monovolume", ricordate la 600 multipla ? Un vero toccasana per i taxisti, ospitava fino a 3 passeggeri sul divanetto posteriore, oltre ad altri 2 sugli strapuntini subito di fronte, oltre al posto di fianco al guidatore.
Abitavo in via Ripamonti a Milano, proprio vicino ad un posteggio di taxi e benché avessi meno di dieci anni, ero diventato un po' la loro mascotte.
 
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I mie ricordi si spingono fino alla 500C, altrimenti detta Topolino di un mio zio, ma li ero veramente piccolo, mi è rimasto impresso che mi divertivo ad aprire e chiudere la presa d'aria posta poco più avanti rispetto alla portiera (spingendola a mano ovviamente) e poi molto celatamente nella memoria, una specie di tirante al centro della plancia, forse lo starter dell'aria con cui mi divertivo a manovrare.
]Ricordi bene, c'era la presa d'aria che oggi definirebbero "dinamica"...:eek:
Al destra della plancia c'era "l'aria", al centro la chiave per il contatto che era una specie di chiodo che appunto chiudeva il circuito (l'ho presa in mano casualmente mezz'ora fà), a sinistra il pomello per l'avviamento. Da qualche parte c'era anche l'acceleratore a mano ma non mi ricordo dove

" mi sembra avesse le "frecce" a bacchetta che furiuscivano a 90° dal montante posteriore (probabilmente comandate da dei cavetti). Certo che quando parcheggiavano in seconda fila non potevano accenderle.
Le frecce (erano proprio frecce) le ricordo bene, soppiantate poi dagli indicatori di direzione lampeggianti (correva l'anno 1959, adeguamento al nuovo CDS).

Poi più tardi arrivo la "monovolume", ricordate la 600 multipla ? Un vero toccasana per i taxisti, ospitava fino a 3 passeggeri sul divanetto posteriore, oltre ad altri 2 sugli strapuntini subito di fronte, oltre al posto di fianco al guidatore.
Abitavo in via Ripamonti a Milano, proprio vicino ad un posteggio di taxi e benché avessi meno di dieci anni, ero diventato un po' la loro mascotte.
Bellissima e innovatrice credo che nessun costruttore al mondo avesse in listino un'auto così...

Per salirci su bisognava stare attenti e stabilire qual'era il muso e quale la coda...:p

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I mie ricordi si spingono fino alla 500C, altrimenti detta Topolino di un mio zio, ma li ero veramente piccolo, mi è rimasto impresso che mi divertivo ad aprire e chiudere la presa d'aria posta poco più avanti rispetto alla portiera (spingendola a mano ovviamente) e poi molto celatamente nella memoria, una specie di tirante al centro della plancia, forse lo starter dell'aria con cui mi divertivo a manovrare.

Poi ricordi ancora più sfumati che si confondono con la vecchia 1100 "musone" usata tantissimo dai taxisti, che mi sembra avesse le "frecce" a bacchetta che furiuscivano a 90° dal montante posteriore (probabilmente comandate da dei cavetti). Certo che quando parcheggiavano in seconda fila non potevano accenderle.

Poi più tardi arrivo la "monovolume", ricordate la 600 multipla ? Un vero toccasana per i taxisti, ospitava fino a 3 passeggeri sul divanetto posteriore, oltre ad altri 2 sugli strapuntini subito di fronte, oltre al posto di fianco al guidatore.
Abitavo in via Ripamonti a Milano, proprio vicino ad un posteggio di taxi e benché avessi meno di dieci anni, ero diventato un po' la loro mascotte.
A proposito di 600 multipla.....
Uscì nel 1956. Abitavo a Genova e avevo 12 anni!
Girava voce che chi avesse raccolto 100 numeri di targhe di 600 multipla, inviandole poi alla FIAT a Torino, avrebbe ricevuto in omaggio un modellino di quell'auto.
A quei tempi i modellini d'auto non erano per tutti.
Ovviamente era una bufala.
Io, e tanti altri, inviammo i nostri numeri, e la FIAT, gentilmente ci rispose confermando l'inesistenza dell'iniziativa.
Confesso che ci rimasi un pò male anche perchè allora raccogliere 100 numeri di targhe non era così facile.
 
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Dite che l'attuale opel meriva ha strizzato l'occhio alla vecchia Lancia Appia ?

La meriva ha gli sportelli della fiancata che si aprono a "libro", mentre la Appia del padre di un mio compagno di elementari "ricco" (io ero figlio di operaio), si apriva tutta la fiancata, perché tra le due portiere non c'era neanche il montante verticale.
Quando veniva a prenderlo a scuola mi dava sempre un passaggio visto che abitavo vicino (sembra una pagina del libro "Cuore"). E quando apriva le portiere sembrava di entrare in un armadio.
 
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