A me lo ha detto il benzinaio proprio che è secco e che mettere solo il blu non giova molto....
A beh... allora... cerchiamo di non andare sul festival del luogo comune e del sentito dire.
Ricordiamo che tutti i diesel destinati all'autotrazione devono sottostare alla medesima normativa e quindi, per determinate caratteristiche principali, sono perlomeno equivalenti.
La specifica di riferimento europea che armonizza in tutta l'Europa Occidentale le specifiche nazionali del gasolio autotrazione é la EN 590 emanata dal CEN, che è stata recepita in Italia come UNI EN 590.
Le caratteristiche del gasolio che hanno un impatto ambientale sono direttamente definite dall'Unione Europea nella Direttiva 2009/30/CE.
Tra queste il contenuto di zolfo, per cui dal 1° gennaio 2009 tutti gasoli commercializzati sono privi di zolfo.
Accogliendo le indicazioni delle Direttive Europee, la specifica tecnica del gasolio per autotrazione si è evoluta per consentire la miscelazione di biodiesel fino al valore attuale del 7%v/v di questo biocarburante (UNI EN590-2010).
E' anche vero che ci sono perplessità sull'estendere ulteriormente questa percentuale, l'attuale "B7" si dovrebbe evolvere nel "B10" ma in realtà la quasi totalità dell’attuale parco auto diesel è incompatibile con le miscele B10 almeno fino al 2015 e che dopo tale data sarà comunque indispensabile continuare la distribuzione del B7 sulla rete carburanti europea.
Questo perchè le miscele con contenuti fino al 10% di quelli che tecnicamente vengono chiamati "Esteri metilici degli acidi grassi (FAME)" determinano una grave diluizione del lubrificante per i veicoli equipaggiati con filtro di particolato DPF.
Attualmente è in corso di valutazione se sarà possibile rispettare la futura formulazione B10 integrando l'attuale 7% di biodiesel con il 3% di Oli vegetali idrogenati (HVO) che non provocano la diluzione del lubrificante.