Per le ALfa meno recenti ho un po' di dati.
ALfa 6 (presentazione aprile 1979) alesaggio 88 mm, corsa 68,3 mm, cilindrata 2492 cm3, rapporto compressione 9:1 Potenza max 160 CV (DIN)a 5800 giri/min, coppia max 22,4 mKg a 4000 giri/min, 6 carburatori monocorpo Dell'Orto FRPA (sui 4 cilindri bialbero erano montati "solo" 2 doppio corpo, era semplice regolarli e sincronizzarli come 2 soli carburatori, registrare e sincronizzare 6 carburatori è difficile)
Alfetta GTV 6 (presentazione novembre 1980) differiva per coppia max 21,7 mKg a 4000 giri/min e alimentazione a iniezione Bosch L-Jetronic (In precedenza l'importatore tedesco aveva fatto montare su un poche GTV, tra 20 e 30 mi pare, il motore 8V della Montreal. In Autodelta provarono sul GTV il V8 portato a 3.0, a metà anni '70, ma le linee di produzione erano state già smontate e non era possibile allestire una piccola serie di poche centinaia di vetture per ottenere l'omologazione per correre nei Rally, per cui poi passarono a sovralimentare il 4 cilindri con le turbodelta e alle 6V).
Fu allestita per il Sudafrica (e solo con guida a destra) una piccola serie di GTV6 3.0 a carburatori (prima che uscisse la 75 3.0 6V).
La seconda serie della Alfa 6 montava il 2,5 a iniezione del GTV6 , e (per motivi fiscali) il nuovo 2.0 alesaggio 80 mm, corsa 66,2 mm, cilindrata 1997 cm3, rapporto compressione 9:1 Potenza max 135 CV (DIN) a 5600 giri/min, con i soliti 6 Dell'Orto.
Il 2.5 a iniezione Bosch di 75 e 90 aveva 156 CV a 5600 giri/min.
La 90 Super 2.0 6V iniezione aveva 132 CV di potenza max e 18 Kgm di coppia max e il sistema C.E.M. sviluppato dalla stessa Alfa Romeo, mi pare avesse 1 farfalla per cilindro (derivava dal precedente C.E:M. montato su delle Alfetta 2.0 4 cilindri).
Il 3.0 alesaggio 93 mm, corsa 72,6 mm, cilindrata 2959 cm3.
Negli USa il preparatore Callaway allestì, in pochi esemplari, un kit di sovralimentazione con 2 Turbocompressori per il GTV6 e gli ultimi kit finirono su delle Milano (le 75 2,5 e 3.0 per gli USA).
Il motore della 155 DTM mi pare che per regolamento manteneva l'interasse tra le canne cilindri del 6V 60° di serie, ma aveva angolo tra i cilindri 90° e non 60° (diverso albero motore): era un motore diverso. Ma a parte l'angolo tra le bancate dei cilindri e magari lo schema dell'albero motore (che nel 6V a 60° ha le manovelle tutte sfalsate per garantire la regolarità degli scoppi) non so se avesse comunanze con il V8 della Montreal, di cui le linee di produzione erano state smantellate da circa 20 anni.