Tutti hanno bisogno di vendere, dalla Ferrari alla Skoda, non tutti però promuovono il loro prodotto nel modo più efficace e ahimè in questo senso scivola Alfaromeo , che ha tanto da migliorare e tanto da lavorare sull'assistenza ecc.ecc.
Ciò però non toglie che se uno non è in grado di apprezzare determinate caratteristiche e doti di un prodotto, perché abituato a cose più "standard" e normalizzate, si può sì educarlo ad evolvere ma... ci vuole tempo e apertura mentale oltre ad un'efficace supporto di comunicazione/marketing/attenzione al cliente che mamma Alfa al momento non ha.
Risposta con OT “galattico”
:
Se non si vanno a sfogliare i giornali di settore è difficile conoscere le raffinatezze della Giulia, spesso non basta neppure, oltre a ciò le campagne sono state fatte davvero con i piedi:
- la prima, a parte un confronto con le tedesche che non andava nemmeno fatto dato che si tratta di un prodotto totalmente diverso, era semplicemente desueta: veniva presentata come la classica berlina da “nonni” con una grafica arretrata di più di 20 anni
- la penultima, quella insieme a Stelvio è poco seria: quella specie di videogame simulato sullo sfondo di Monza è tamarra (tanto per migliorarne la fama), infantile e confusionaria
Perché se mi becco una pubblicità di una tedesca invece in 30 secondi mi snocciolano chiaramente tutti i contenuti di punta, di lusso o tecnologici, e ti fanno dire “che figa!”?....Beh a parte la serie 1 con il pollo, un probabile proprietario
Ma soprattutto perché con il marchio Jeep ci riescono: le campagne del Renegade sono molto più azzeccate e non hanno nulla da invidiare ad Audi-Bmw!
Invece su Giulia si nota proprio che non sanno che collocazione dare a questa vettura: non è una SW(perché no???) quindi non è da famiglia e per chi ha bisogno di spazio neanche da lavoro, è una berlina ed i più giovani prediligono le 2 volumi, i 40-50enni sono stati allevati a tedesche e tecnologia; allora vendiamola agli ultrasessantenni come berlina sportiva, ehm non funziona, troppo bassa e scomoda...
Non possono semplicemente venderla per quello che è: una meravigliosa auto sportiva che si può usare tutti i santi giorni, con impressa l’impronta di Ferrari e Maserati che nessun’altra dannata auto può avere??!!
Due parole per Stelvio: ha avuto più fortuna all’esordio “...caro solito SUV”: campagna azzeccatissima, almeno quella.
L’assistenza è
fondamentale, è ciò che può cambiare il punto di vista sul marchio e permette soprattutto di diminuire la svalutazione del bene perché consente di mantenerlo in buone condizioni nel tempo. Mi auguro che con l’arrivo di Tavares vengano sistemate davvero una volta per tutte queste gravi inefficienze, anche a costo di tagliare teste tanto così non può durare...speriamo, sempre che invece non sia la fine di tutto.