Bentrovati, finito oggi l'installazione del sub al posto di quello imbarazzante OEM cui potete vedere nelle foto che allegherò ( pesa un paio di etti si e no). La scelta è caduta su un 6x9 pollici di dimensioni come l'originale, questo sia per poter usufruire dell'apertura già pronta, sia per non voler togliere spazio al bagagliaio aggiungendo un sub sigillato in cassa con un suo volume dedicato, soluzione quest'ultima sicuramente più performante.
Avendo in casa un woofer 6x9 pollici della JBL di qualche annetto fa ( JBL TL 900 diffusore a tre vie per car audio ) ho deciso di fare un esperimento, togliendo i medi e gli alti e lasciando solo il woofer, dopo aver ragionato su come poterlo ancorare al pianale sfruttando sia l'apertura che le viti di fissaggio del sub OEM, l'ho messo a dimora da un lato riforando il telaio del woofer e dall'altro costruendo delle "prolunghe" di metallo forate ( foto 03 e 04). Prima di togliere il sub originale ( foto 02) misuro la parte che fuoriesce dall'apertura ( foto 01) così da avere un riferimento sugli ingombri limiti del trasduttore che monterò. L'amplificatore acquistato che riceverà il segnale preamplificato del sub proveniente dall'Audison Prima 8.9 è l'ESX
QUANTUM QS-TWO, ampli piccolissimo ma tosto in classe D, dispone di 2x50 watt RMS su 4 Ohm che a ponte diventano 1x190 RMS su 4 Ohm. Nelle foto da 05 a 08 dettaglio lavori di posizionamento, installazione e collegamenti ampli-sub.
Arriva il momento di ascoltare il tutto e già da subito noto che il woofer, pur funzionando e comportandosi benino, non riesce a "digerire" carichi di corrente importanti, manifestando sofferenza ( si percepisce come una sorta di"crack" non appena si aumenta il volume dopo metà corsa ). In parte avevo intuito che c'erano delle potenzialità di insuccesso (il woofer JBL non è stato costruito per fare il sub), ma ho voluto comunque tentare visto che l'avevo in casa.
Non scoraggiato da ciò ho cercato un sub 6x9 pollici costruito per quello scopo, ho trovato in rete il Rockville RVL 69W che viene dato per sopportare fino a 300W di cui 150W RMS, unico "problema" è che bisognava acquistarlo oltreoceano e vuoi sia per i tempi, sia per eventuali disguidi doganali e altro sono un pò restio a farlo.
Comunque decido di acquistarlo sull'amazone USA dove il suo costo è basso ( 60$) a cui però aggiungendo trasporto e tasse alla fine spendo 122$ al cambio attuale 115 euro. In una settimana mi arriva senza nessun altro esborso legato alla dogana e mi metto all'opera ( foto 09). Dopo averlo scartato mi sono accorto del peso veramenete importante ( 4,5kg con doppio magnete), dopo alcune prove di posizionamento e costruzione barre metallo tipo quelle di foto 04, lo metto a dimora sempre sfruttando le quattro viti in predisposizione sul pianale metallico della Giulia; prima di ciò decido di stendere ( a pezzi per forza vista l'irregolarità della superficie) un tappetino fonoassorbente ( questo nella fattispecie
https://www.amazon.it/dp/B0CPY1XWXN?tag=alfauto-21 ) visto che di sollecitazioni ne dovrebbe scaturire la "bestiolina"
vedasi da foto 10 a 17. Verifico rimuovendo dalla cappelliera il coperchio di plastica ( foto da 18 a 20) e l'anello in foam, che ci sia spazio a sufficienza per i movimenti della membrana del sub ( foto 21 e 22), non resta che collegare elettricamente il sub all'ampli ESX ( foto 23 e 24) e provare, vedasi video 25 uploadato su vimeo e condiviso qui
25 Prova video escursione membrana sub Rockville .....vediamo chi indovina la canzone...
L'ascolto ora con il Rockville è finalmente completo sin dalle basse frequenze posso alzare fin quasi al limite il volume senza difficoltà ( il piccolo ampli non fa una piega come anche il sub); tutto ciò non prima di aver calibrato bene gli incroci tra i vari trasduttori, utilizzando il sempreverde e gratuito software REW, un pc portatile e il fido mic Umik1 via usb.
Ho rilevato la risposta ambientale di ogni trasduttore e poi quella generale, in questa maniera dall'ampli Audison Prima 8.9 via pc con il suo software ( cui ne ho già parlato qualche messaggio fa nella prima parte dell'impianto) imposto i gli incroci, pendenze, filtri e ritardi temporali, dando priorità dell'ascolto la posizione di guida e poi verifico in tempo reale la risposta ambientale di ogni trasduttore così da ottimizzare i vari incroci di frequenze degli altoparlanti. Metto una risposta in frequenza globale del sistema dopo le tarature (foto 26 - anche se sono conscio che questa da sola non basta ma è un inizio ).
Missione decisamente compiuta.