La progettazione è in generale soggetta a molti compromessi, specie in un settore dove il controllo dei costi arriva al paranoico e tante volte quelli del marketing tendono a mettere i piedi in testa a quelli della progettazione. Non si tratta quindi di incompetenza (o non necessariamente), quanto magari di rapporti di forza fra uffici e durezza di coglioni di chi progetta rispetto alle ingerenze dei bocconiani.
Nel merito tecnico: il condotto pescante - pompa è in depressione perchè la pompa è aspirante e non premente. Questo significa che una qualsiasi perdita di tenuta idraulica comporta l'aspirazione di aria che, se in quantità sufficiente, può far perdere l'adescamento alla pompa lasciandola ad agitare aria invece che aspirare olio.
E' già idraulicamente scorretto usare una pompa aspirante, quindi, ma metti che ciò sia dovuto alla mancanza di spazio nella coppa che non consente di alloggiarci dentro una pompa premente, magari a ingranaggi come si faceva una volta. Se vuoi sicurezza nel pompaggio devi optare per una pompa premente o comunque sotto il battente idraulico. Oppure optare per il classico carter secco, come in certe soluzioni per auto da competizione nelle quali le forti accelerazioni e sbandamenti potrebbero comportare il risucchio di aria.
Se poi mi dividi il pescante in due parti fissate a due pezzi diversi (coppa e monoblocco) a contatto fra loro solo con un anello in gomma nemmeno premuto, ma solo appoggiato, allora vuoi veramente farti male.
E' una soluzione veramente precaria, idraulicamente inaffidabile e adottata proprio nella parte più critica e vitale del motore: la lubrificazione.
Fino alla visione del video non avevo capito di che colossale stupidaggine si trattasse, pensavo a un o-ring un po' sottodimensionato o qualcosa del genere, non a una cosa che sta insieme con lo sputo. Mi chiedo che ragione c'era di dividere in due il pescante: potevano fare un pezzo unico fissato alla pompa che va a pescare sul fondo della coppa. Non era più semplice?