Rosso_620
Alfista Megalomane
- 18 Settembre 2019
- 1,827
- 1,488
- 174
- Regione
- Veneto
- Alfa
- Stelvio
- Motore
- 2.2 AT8 Q4 210CV
E' sempre il solito discorso: finchè non mettiamo dei numeri, dei riferimenti, tutto è sempre successo e sempre succederà. Tutto si è sempre rotto e sempre si romperà. Ormai sono anni che sento 'sta musica.l'acquedotto che fornisce l'acqua alla fontana di Trevi è del 19 a.C..... ha conservato la sua funzionalità!... ci sono altri casi, ma non interessano il discorso.
Vedi non metto minimamente in dubbio che ogni scelta progettuale deve essere focalizzata alla razionalità costruttiva, ma penso che converrai con me che i motori si sono sempre rotti e quindi o tutti i progettisti dei motori erano degli incapaci o bisogna essere consapevoli che un prodotto soggetto a sollecitazioni e a variazioni di temperatura per quanto ben progettato si può rompere.
Detto ciò non condivido che la progettazione di questa tipologia di lubrificazione non sia razionale, tutto ha una logica.
Questo sistema di lubrificazione è mal concepito. Punto. All'esame lo boccio perchè è mal concepito, a prescindere che possa durare 10 o 100 mila km o che possa rompersi il 2 o il 50 % delle volte. Questa è statistica e qui stiamo parlando di ingegneria.
Cosa ha portato "gli ingegneri" di Alfa Romeo a concepire un sistema del genere? Ah, le mille cose, i mille equilibri o le mille cose che facilmente sfuggono ai meticolosi, ma rigidi, protocolli di controllo delle grandi aziende. Non so cosa abbia portato a partorire un obbrobrio del genere, sinceramente, ma un obbrobrio rimane.