Scusa se ti faccio la famosa domanda di Checco Zalone: ma tu sei del mestiere?...
No, perchè mi pare che difettiamo un po' delle basi di economia industriale, scusa se mi permetto.
In un approccio di qualità totale, può scappare un pezzo su 10mila e qualcuno viene licenziato (esagero). In un approccio di qualità statistica, 100 pezzi fallati su 10mila sono contento. Si tratta di capire che approccio hanno adottato in Alfa.
Nel caso di Ferrari non furono scelte "sbagliate". Sapevano che sarebbero andati incontro ad una maggiore difettosità e a tanti mugugni della clientela, ma l'hanno messo nel conto e gli andava bene. Dal loro punto di vista fu una scelta giusta.
I richiami sono una forma di controllo a posteriori: ricevono dalle officine tutti i rapporti di assistenza fatturati e fanno delle statistiche. Laddove riscontrano un'incidenza statistica anomala di un certo problema, valutano il caso di richiamare tutte le vetture di un certo lotto o periodo per fare preventivamente l'intervento. Obbligatoriamente se si tratta di problemi rilevanti per la sicurezza.
ci mancherebbe, ognuno si può serenamente permettere di effettuare considerazioni sugli altri... quindi sorrido alla tua considerazione sulla mancanza di "basi di economia".
Fatta questa premessa, e nella consapevolezza che si debba sempre imparare da tutti anche da quelli che si vantano di essere ciò che non sono, ti preciso che hai fatto due paragoni totalmente errati.
Nella mia enorme ignoranza di basi economiche e nella consapevolezza di avere la fortuna di poter interloquire con chi mi può insegnare tanto, ritengo che un conto sia una scelta di installare un prodotto meno costoso accettando il rischio di possibili difetti con un calcolo percentuale che compensa la riduzione del costo un altro è imputare a colui che installa un determinato pezzo una mancanza di controllo.
Immagino, ma tu sicuramente saprai illuminarmi, che quando si progetta un componente si effettuano tutti i calcoli inerenti lo stesso, si valutano i materiali e la loro corrispondenza al risultato atteso e si effettuano tutti i calcoli di costo, dopodichè si sceglie il componente che consente di raggiungere il risultato al costo minore.
Stessa trafila la si fa con i componenti che vengono acquistati da fornitori esterni.
Quindi alla fine il tutto si racchiude in una scelta economica per l'ottenimento del risultato atteso.
Logicamente in questa fase potrebbe anche subentrare un calcolo di installazione di un componente che consente di ottenere il risultato anche se con caratteristiche che possono determinare una percentuale di non raggiungimento dell'obbiettivo ed effettuati i relativi calcoli di percentuale rapportati ai costi si valuta l'effettiva convenienza.
Considerato che l'evento di cui stiamo piacevolmente scambiando opinioni ( e che mi consente di imparare da un co tanto luminare) riguarda un caso, secondo te ci fu una scelta consapevole di un prodotto con qualità inferiori o più semplicemente è un singolo pezzo con un difetto di assemblaggio?
Per quanto riguarda i richiami è indiscutibile che prevalentemente derivano dalle segnalazioni della rete di assistenza, anche se (ma sono sicuro che tu dall'alto delle tue enormi conoscenze lo sai) a volte deriva da un controllo successivo del lotto di cui una parte viene trattenuta per effettuare delle ulteriori verifiche.
Per concludere con le frasi del buon Checco, direi nel tuo caso sia applicabile la famosa domanda nella scena finale del colloquio con la maestra nel film "Sole a Catinelle".... quando Checco chiede chi sia la persona a fianco della maestra e questa precisa che è la psicologa la frase del buon Checco è perfetta per tutta la tua piacevole "superiorità"!