2.2 Diesel Motore fuso

Stelvio fusa?

  • Alfa Stelvio disastro

    Voti: 2 50.0%
  • Mai più Alfa

    Voti: 3 75.0%

  • Votatori totali
    4
Scusa korm ma tu che auto guidi? Ce la presenti? Io nn vedo tue presentazioni in garage o sbaglio ?
 
CONDOR ma perché devi agitarti e starnazzare nell'Aia in questo modo ogni volta che inserisco dei contenuti senza neanche capirne il significato tra l'altro 😂😂

quindi se come dici la colpa è dei i fornitori di "ALFA"😂 che cosa aspetta "ALFA"😂 a prendere le dovute contromisure??
nel caso non te ne fossi accorto chi starnazza sei tu!... vedi la componente divertente è che tu prendi un caso come questo che può serenamente succedere a qualunque auto e ne fai subito una tragedia come se tutte le Giulia avessero lo stesso problema! ma non è così, quindi Alfa non deve prendere nessun provvedimento!
Non sai che a volte i componenti possono essere prodotti in maniera sbagliata? se un componente su miglia di pezzi è difettoso vuol dire che tutti gli altri lo sono?
Molte volte diventa difficile comprendere quale sia il tuo reale problema!
Continui a denigrare senza minimamente renderti conto che tutto questo ti rende solo patetico.
Mi auguro che qualcuno ti paghi per tutto questo, spreca i soldi, ma almeno hai una motivazione comprensibile!
Perchè metto in evidenza le tue penose denigrazioni?... per il semplice motivo che da Alfista e da Italiano mi danno fastidio quelli che denigrano i nostri prodotti... semplice!
 
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Se componenti fallati o fuori specifiche arrivano ad essere montati, vuol dire che ci sono delle falle nei protocolli di controllo qualità. E questo pare davvero incredibile possa accadere in stabilimenti tecnologicamente all'avanguardia come quelli di Cassino e Pratola Serra. Per carità, succede anche ad altri e in particolare ai blasonati tedeschi, ma questo non consola.
C'è però una sottile differenza fra un approccio secondo il quale qualcosa può accidentalmente sfuggire al controllo e un approccio che invece considera un certo tasso di difettosità nel conto economico del progetto.
 
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Se componenti fallati o fuori specifiche arrivano ad essere montati, vuol dire che ci sono delle falle nei protocolli di controllo qualità. E questo pare davvero incredibile possa accadere in stabilimenti tecnologicamente all'avanguardia come quelli di Cassino e Pratola Serra. Per carità, succede anche ad altri e in particolare ai blasonati tedeschi, ma questo non consola.
C'è però una sottile differenza fra un approccio secondo il quale qualcosa può accidentalmente sfuggire al controllo e un approccio che invece considera un certo tasso di difettosità nel conto economico del progetto.
ti senti di escludere con assoluta certezza che un prodotto in serie non possa avere un difetto?... dopodichè vorrei capire come è imputabile ad una linea di montaggio il mancato controllo su un prodotto che arriva completamente chiuso.
Vedi se evidenzi l'installazione di un prodotto fuori specifiche sono perfettamente d'accordo con te, d'altronde quando Marchionne chiuse pomigliano perchè su una 159 vennero montati due sedili differenti fece la scelta giusta per far comprendere a chi lavora che non si lavora a capocchia, ma imputare un mancato controllo su un prodotto che non richiede tale operazioni (dovendola fare il fornitore) mi lascia molto perplesso.
 
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Ci sono controlli di qualità all'origine e controlli di qualità in accettazione (ben più importanti, direi...).
Possono essere sistematici (su tutti i componenti) o statistici, dipende chiaramente dalla politica aziendale, dal valore commerciale del prodotto, ecc.
Di qualsiasi componente base ci sono varie qualità di fornitura e nel contratto di fornitura è specificata la classe di qualità prescritta. Anche qui, questione di costi e di scelte aziendali.
Ma qui si sottolineava una diversa scelta di approccio nella qualità: qualità totale = difettosità teorica zero, solo difetti accidentali e rari. Qualità statistica = fino al 5 - 10% (faccio per dire) di difettosità è nella norma e quindi accettabile.
Ovviamente non sappiamo quale protocollo di controllo qualità venga adottato nel gruppo Stellantis, ex FCA, ma come vedi gli approcci possono essere diversi proprio nella filosofia, nell'impostazione.
L'esempio che fai della 159 è poco calzante in quanto lì si tratta di palese sciatteria. Un esempio più calzante può invece essere quello di quando in Ferrari passarono (per scelta di Fiat) da bulloneria specifica a bulloneria commerciale. Le ricadute su qualità e difettosità della produzione non tardarono a farsi sentire, ma pare che in Fiat avessero valutato ed accettato la cosa a fronte di un certo risparmio.
 
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Reactions: kormrider
la tua frase è perfetta.... difettosità teorica zero!... teoricamente nulla dovrebbe avere un difetto, praticamente nulla di prodotto è assolutamente perfetto, un difetto nell'ambito della produzione è sempre possibile e non evitabile.
Il discorso Ferrari è perfetto, scelte commerciali sbagliate.... stesso discorso potrebbe valere se tutti i termostati fossero fallati, non se uno è fallato affermare che non vi è un controllo o non vi è qualità appare quanto meno fantasioso.
Dopodichè siamo tutti consapevoli che vi sono i richiami, peraltro particolarmente utili e che dimostrano attenzione da parte del produttore, i quali sono semplicemente quella che è la realtà... qualche prodotto può avere un difetto.
 
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Scusa se ti faccio la famosa domanda di Checco Zalone: ma tu sei del mestiere?...
No, perchè mi pare che difettiamo un po' delle basi di economia industriale, scusa se mi permetto.
In un approccio di qualità totale, può scappare un pezzo su 10mila e qualcuno viene licenziato (esagero). In un approccio di qualità statistica, 100 pezzi fallati su 10mila sono contento. Si tratta di capire che approccio hanno adottato in Alfa.
Nel caso di Ferrari non furono scelte "sbagliate". Sapevano che sarebbero andati incontro ad una maggiore difettosità e a tanti mugugni della clientela, ma l'hanno messo nel conto e gli andava bene. Dal loro punto di vista fu una scelta giusta.
I richiami sono una forma di controllo a posteriori: ricevono dalle officine tutti i rapporti di assistenza fatturati e fanno delle statistiche. Laddove riscontrano un'incidenza statistica anomala di un certo problema, valutano il caso di richiamare tutte le vetture di un certo lotto o periodo per fare preventivamente l'intervento. Obbligatoriamente se si tratta di problemi rilevanti per la sicurezza.
 
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Scusa se ti faccio la famosa domanda di Checco Zalone: ma tu sei del mestiere?...
No, perchè mi pare che difettiamo un po' delle basi di economia industriale, scusa se mi permetto.
In un approccio di qualità totale, può scappare un pezzo su 10mila e qualcuno viene licenziato (esagero). In un approccio di qualità statistica, 100 pezzi fallati su 10mila sono contento. Si tratta di capire che approccio hanno adottato in Alfa.
Nel caso di Ferrari non furono scelte "sbagliate". Sapevano che sarebbero andati incontro ad una maggiore difettosità e a tanti mugugni della clientela, ma l'hanno messo nel conto e gli andava bene. Dal loro punto di vista fu una scelta giusta.
I richiami sono una forma di controllo a posteriori: ricevono dalle officine tutti i rapporti di assistenza fatturati e fanno delle statistiche. Laddove riscontrano un'incidenza statistica anomala di un certo problema, valutano il caso di richiamare tutte le vetture di un certo lotto o periodo per fare preventivamente l'intervento. Obbligatoriamente se si tratta di problemi rilevanti per la sicurezza.
ci mancherebbe, ognuno si può serenamente permettere di effettuare considerazioni sugli altri... quindi sorrido alla tua considerazione sulla mancanza di "basi di economia".
Fatta questa premessa, e nella consapevolezza che si debba sempre imparare da tutti anche da quelli che si vantano di essere ciò che non sono, ti preciso che hai fatto due paragoni totalmente errati.
Nella mia enorme ignoranza di basi economiche e nella consapevolezza di avere la fortuna di poter interloquire con chi mi può insegnare tanto, ritengo che un conto sia una scelta di installare un prodotto meno costoso accettando il rischio di possibili difetti con un calcolo percentuale che compensa la riduzione del costo un altro è imputare a colui che installa un determinato pezzo una mancanza di controllo.
Immagino, ma tu sicuramente saprai illuminarmi, che quando si progetta un componente si effettuano tutti i calcoli inerenti lo stesso, si valutano i materiali e la loro corrispondenza al risultato atteso e si effettuano tutti i calcoli di costo, dopodichè si sceglie il componente che consente di raggiungere il risultato al costo minore.
Stessa trafila la si fa con i componenti che vengono acquistati da fornitori esterni.
Quindi alla fine il tutto si racchiude in una scelta economica per l'ottenimento del risultato atteso.
Logicamente in questa fase potrebbe anche subentrare un calcolo di installazione di un componente che consente di ottenere il risultato anche se con caratteristiche che possono determinare una percentuale di non raggiungimento dell'obbiettivo ed effettuati i relativi calcoli di percentuale rapportati ai costi si valuta l'effettiva convenienza.
Considerato che l'evento di cui stiamo piacevolmente scambiando opinioni ( e che mi consente di imparare da un co tanto luminare) riguarda un caso, secondo te ci fu una scelta consapevole di un prodotto con qualità inferiori o più semplicemente è un singolo pezzo con un difetto di assemblaggio?
Per quanto riguarda i richiami è indiscutibile che prevalentemente derivano dalle segnalazioni della rete di assistenza, anche se (ma sono sicuro che tu dall'alto delle tue enormi conoscenze lo sai) a volte deriva da un controllo successivo del lotto di cui una parte viene trattenuta per effettuare delle ulteriori verifiche.
Per concludere con le frasi del buon Checco, direi nel tuo caso sia applicabile la famosa domanda nella scena finale del colloquio con la maestra nel film "Sole a Catinelle".... quando Checco chiede chi sia la persona a fianco della maestra e questa precisa che è la psicologa la frase del buon Checco è perfetta per tutta la tua piacevole "superiorità"!
 
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