CONDORALFA75
Alfista Megalomane
Ti ringrazio delle precisazioni. Indubbiamente sono eccessivamente realista, quindi credo ben poco alla perfezione assoluta e sono consapevole che qualunque attività ha un margine di potenzialità negative.Il tuo ragionamento parte da un presupposto fallace riguardo a un progettista e a un percorso progettuale che non conosci. Come non lo conosco io, ma io non parto da nessun presupposto: io parto dall'osservazione.
E l'osservazione mi dice che quella soluzione è una mina innescata nel motore: magari non scoppierà mai, magari scoppierà dopo 20mila km o dopo 200mila. Dividere in due pezzi appoggiati un condotto che si è sempre (e giustamente) fatto in un pezzo solo proprio per la sua criticità è una scelta illogica, stupida, da bocciare all'esame.
Il tuo ragionamento è poi fallace sotto molti altri punti di vista: non valuti il rischio, ad esempio, né come probabilità, né come gravità delle conseguenze: "tanto si può rompere lo stesso". Neanche una matricola di ingegneria direbbe una cosa del genere, ma lasciamo stare.
La realtà è che questa scelta tecnica è stata fatta. Io dico per qualche strano, ma non infrequente, compromesso cui si arriva dopo giorni o settimane di battaglie (tipo questa fra di noi) e alla fine vince quello che ha più credito presso la dirigenza. Qualche pagina fa citavo le battaglie di ingegneri del calibro di Matterazzi, Forghieri ed altri contro i dirigenti Fiat. Figurati che potere contrattuale può avere magari un pischello di fresca assunzione...
Ma al di là di questo: l'evidenza mostra chiaramente che si tratta di una scelta progettuale sbagliata (oltre che inutile, peraltro, di cui non si capisce la ragione), a prescindere dalla frequenza delle conseguenze che può avere. Il fatto è che queste conseguenze possono essere facilmente catastrofiche e se le consideri ugualmente accettabili vuol dire che non hai un grande rispetto per il cliente.
Fatta questa premessa credo ben poco che questa scelta sia stata dettata dalla consapevolezza di una maggiore fragilità con contestuale accettazione del rischio, sarebbe decisamente illogico e ben poco corrispondente alla volontà di modificare la percezione del Marchio con il lancio di questi due modelli.
Detto ciò partiamo dall'osservazione, quindi se ben guardiamo il video notiamo che questo gommino viene posizionato all'interno del "beccuccio" della pompa e in sede di montaggio della coppa il gommino viene compresso sul pescante. Avrai notato che la pompa presenta due incavi dove viene avvitata la coppa direttamente sulla stessa, quindi quel gommino (che copre quasi interamente l'interno del "beccuccio") crea una unione tra i due componenti, un unione che non è soggetta a possibilità di montaggio differente e che assorbe anche elasticamente i movimenti.
Questa unione però è identica a tutte le pompe, come ben sai il pescante e la pompa non sono un corpo unico, quindi la differenza è l'utilizzo di questo gommino invece che l'inserimento di una nell'altro con sempre comunque la presenza di una guarnizione (altrettanto soggetta a potenziale rottura) la quale se si dovesse rompere (cosa che come ben sai si è verificata varie volte) determinerebbe lo stesso risultato.
Comunque ti tranquillizzo, non sono un ingegnere e quindi non corro il rischio di mettere in pericolo nessuno con progetti sbagliati.... ce ne sono già troppi che li fanno e non voglio di sicuro incrementare le file di questa nutrita schiera.