2.2 Diesel Motore fuso

Stelvio fusa?

  • Alfa Stelvio disastro

    Voti: 4 66.7%
  • Mai più Alfa

    Voti: 3 50.0%

  • Votatori totali
    6
Il tuo ragionamento parte da un presupposto fallace riguardo a un progettista e a un percorso progettuale che non conosci. Come non lo conosco io, ma io non parto da nessun presupposto: io parto dall'osservazione.
E l'osservazione mi dice che quella soluzione è una mina innescata nel motore: magari non scoppierà mai, magari scoppierà dopo 20mila km o dopo 200mila. Dividere in due pezzi appoggiati un condotto che si è sempre (e giustamente) fatto in un pezzo solo proprio per la sua criticità è una scelta illogica, stupida, da bocciare all'esame.
Il tuo ragionamento è poi fallace sotto molti altri punti di vista: non valuti il rischio, ad esempio, né come probabilità, né come gravità delle conseguenze: "tanto si può rompere lo stesso". Neanche una matricola di ingegneria direbbe una cosa del genere, ma lasciamo stare.
La realtà è che questa scelta tecnica è stata fatta. Io dico per qualche strano, ma non infrequente, compromesso cui si arriva dopo giorni o settimane di battaglie (tipo questa fra di noi) e alla fine vince quello che ha più credito presso la dirigenza. Qualche pagina fa citavo le battaglie di ingegneri del calibro di Matterazzi, Forghieri ed altri contro i dirigenti Fiat. Figurati che potere contrattuale può avere magari un pischello di fresca assunzione...
Ma al di là di questo: l'evidenza mostra chiaramente che si tratta di una scelta progettuale sbagliata (oltre che inutile, peraltro, di cui non si capisce la ragione), a prescindere dalla frequenza delle conseguenze che può avere. Il fatto è che queste conseguenze possono essere facilmente catastrofiche e se le consideri ugualmente accettabili vuol dire che non hai un grande rispetto per il cliente.
Ti ringrazio delle precisazioni. Indubbiamente sono eccessivamente realista, quindi credo ben poco alla perfezione assoluta e sono consapevole che qualunque attività ha un margine di potenzialità negative.
Fatta questa premessa credo ben poco che questa scelta sia stata dettata dalla consapevolezza di una maggiore fragilità con contestuale accettazione del rischio, sarebbe decisamente illogico e ben poco corrispondente alla volontà di modificare la percezione del Marchio con il lancio di questi due modelli.
Detto ciò partiamo dall'osservazione, quindi se ben guardiamo il video notiamo che questo gommino viene posizionato all'interno del "beccuccio" della pompa e in sede di montaggio della coppa il gommino viene compresso sul pescante. Avrai notato che la pompa presenta due incavi dove viene avvitata la coppa direttamente sulla stessa, quindi quel gommino (che copre quasi interamente l'interno del "beccuccio") crea una unione tra i due componenti, un unione che non è soggetta a possibilità di montaggio differente e che assorbe anche elasticamente i movimenti.
Questa unione però è identica a tutte le pompe, come ben sai il pescante e la pompa non sono un corpo unico, quindi la differenza è l'utilizzo di questo gommino invece che l'inserimento di una nell'altro con sempre comunque la presenza di una guarnizione (altrettanto soggetta a potenziale rottura) la quale se si dovesse rompere (cosa che come ben sai si è verificata varie volte) determinerebbe lo stesso risultato.
Comunque ti tranquillizzo, non sono un ingegnere e quindi non corro il rischio di mettere in pericolo nessuno con progetti sbagliati.... ce ne sono già troppi che li fanno e non voglio di sicuro incrementare le file di questa nutrita schiera.
 
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Il tuo ragionamento parte da un presupposto fallace riguardo a un progettista e a un percorso progettuale che non conosci. Come non lo conosco io, ma io non parto da nessun presupposto: io parto dall'osservazione.
E l'osservazione mi dice che quella soluzione è una mina innescata nel motore: magari non scoppierà mai, magari scoppierà dopo 20mila km o dopo 200mila. Dividere in due pezzi appoggiati un condotto che si è sempre (e giustamente) fatto in un pezzo solo proprio per la sua criticità è una scelta illogica, stupida, da bocciare all'esame.
Il tuo ragionamento è poi fallace sotto molti altri punti di vista: non valuti il rischio, ad esempio, né come probabilità, né come gravità delle conseguenze: "tanto si può rompere lo stesso". Neanche una matricola di ingegneria direbbe una cosa del genere, ma lasciamo stare.
La realtà è che questa scelta tecnica è stata fatta. Io dico per qualche strano, ma non infrequente, compromesso cui si arriva dopo giorni o settimane di battaglie (tipo questa fra di noi) e alla fine vince quello che ha più credito presso la dirigenza. Qualche pagina fa citavo le battaglie di ingegneri del calibro di Matterazzi, Forghieri ed altri contro i dirigenti Fiat. Figurati che potere contrattuale può avere magari un pischello di fresca assunzione...
Ma al di là di questo: l'evidenza mostra chiaramente che si tratta di una scelta progettuale sbagliata (oltre che inutile, peraltro, di cui non si capisce la ragione), a prescindere dalla frequenza delle conseguenze che può avere. Il fatto è che queste conseguenze possono essere facilmente catastrofiche e se le consideri ugualmente accettabili vuol dire che non hai un grande rispetto per il cliente.
Naturalmente la progettazione è inaffidabile e l'unica giustificazione che mi viene in mente è la facilità di montaggio di un motore del genere su un nastro trasportatore; non bisogna prendersi la briga di inserire la pentola senza toccare il tubo di aspirazione, si basta avvitarlo e anche un campione può gestire tutto.. ma come hanno giustamente notato qui, questa è una bomba a orologeria e il fatto che 100.000 motori non si siano ancora guastati non significa che manca ancora qualcosa....
 
Naturalmente la progettazione è inaffidabile e l'unica giustificazione che mi viene in mente è la facilità di montaggio di un motore del genere su un nastro trasportatore; non bisogna prendersi la briga di inserire la pentola senza toccare il tubo di aspirazione, si basta avvitarlo e anche un campione può gestire tutto.. ma come hanno giustamente notato qui, questa è una bomba a orologeria e il fatto che 100.000 motori non si siano ancora guastati non significa che manca ancora qualcosa....
Esattamente questo.
 
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Il fatto è che queste conseguenze possono essere facilmente catastrofiche e se le consideri ugualmente accettabili vuol dire che non hai un grande rispetto per il cliente.
Assist favoloso.

Daihatsu annuncia la sospensione di tutte le vendite di auto​

La Daihatsu (società controllata dalla Toyota) sospenderà le spedizioni di tutti i modelli di auto attualmente in produzione sia in Giappone che all'estero, a fronte di presunte manipolazioni dei test di sicurezza. Lo ha annunciato la casa auto giapponese a seguito dell'esito del rapporto di una commissione indipendente istituita a inizio anno per far luce su anomalie emerse per la prima volta ad aprile. In una conferenza stampa tenuta a Tokyo il presidente di Daihatsu, Soichiro Okudaira, si è scusato per lo scandalo ammettendo di "aver tradito la fiducia dei propri clienti, riconoscendo che tutto il biasimo ricade sulla sua gestione".

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Quando si dice che ad ogni campagna di richiamo della Toyota qualcuno a Toyota si suicida, si scherza ma nemmeno poi tanto.
 
Assist favoloso.

Daihatsu annuncia la sospensione di tutte le vendite di auto​

La Daihatsu (società controllata dalla Toyota) sospenderà le spedizioni di tutti i modelli di auto attualmente in produzione sia in Giappone che all'estero, a fronte di presunte manipolazioni dei test di sicurezza. Lo ha annunciato la casa auto giapponese a seguito dell'esito del rapporto di una commissione indipendente istituita a inizio anno per far luce su anomalie emerse per la prima volta ad aprile. In una conferenza stampa tenuta a Tokyo il presidente di Daihatsu, Soichiro Okudaira, si è scusato per lo scandalo ammettendo di "aver tradito la fiducia dei propri clienti, riconoscendo che tutto il biasimo ricade sulla sua gestione".

Visualizza allegato 262691
Perché si parla di sicurezza. Quando hanno sfornato motori di burro per un errore di progetto che rompevano nella stragrande maggioranza tra i 30 e i 100000 km nessuna scusa, nessun richiamo, solo qualche intervento in correntezza solo a fronte di una manutenzione effettuata in rete ufficiale senza sgarrare di una virgola e con lettere di non disclosure agreement da firmare per vedersi un intervento della casa madre
Bella trasparenza… ogni riferimento a Subaru è pienamente voluto

P.s. Quando intendo stragrande maggioranza intendo dire che a fronte di poche migliaia di auto vendute, nei forum monomarca russi, inglesi, italiani trovavi centinaia di casi
 
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Il tuo ragionamento parte da un presupposto fallace riguardo a un progettista e a un percorso progettuale che non conosci. Come non lo conosco io, ma io non parto da nessun presupposto: io parto dall'osservazione.
E l'osservazione mi dice che quella soluzione è una mina innescata nel motore: magari non scoppierà mai, magari scoppierà dopo 20mila km o dopo 200mila. Dividere in due pezzi appoggiati un condotto che si è sempre (e giustamente) fatto in un pezzo solo proprio per la sua criticità è una scelta illogica, stupida, da bocciare all'esame.
Il tuo ragionamento è poi fallace sotto molti altri punti di vista: non valuti il rischio, ad esempio, né come probabilità, né come gravità delle conseguenze: "tanto si può rompere lo stesso". Neanche una matricola di ingegneria direbbe una cosa del genere, ma lasciamo stare.
La realtà è che questa scelta tecnica è stata fatta. Io dico per qualche strano, ma non infrequente, compromesso cui si arriva dopo giorni o settimane di battaglie (tipo questa fra di noi) e alla fine vince quello che ha più credito presso la dirigenza. Qualche pagina fa citavo le battaglie di ingegneri del calibro di Matterazzi, Forghieri ed altri contro i dirigenti Fiat. Figurati che potere contrattuale può avere magari un pischello di fresca assunzione...
Ma al di là di questo: l'evidenza mostra chiaramente che si tratta di una scelta progettuale sbagliata (oltre che inutile, peraltro, di cui non si capisce la ragione), a prescindere dalla frequenza delle conseguenze che può avere. Il fatto è che queste conseguenze possono essere facilmente catastrofiche e se le consideri ugualmente accettabili vuol dire che non hai un grande rispetto per il cliente.
mi permetto una semplice osservazione da ignorante quale sono
se il progetto è così fatto male da rompersi solo a guardarlo, stando a qnt dite, dovrebbero esserci molte più auto con motore fuso o grippato causa scarsa o inesistente lubrificazione dovuta alla pompa difettata o meglio progettata male.
o no?
 
Quando si dice che ad ogni campagna di richiamo della Toyota qualcuno a Toyota si suicida, si scherza ma nemmeno poi tanto.
Questi si portano dietro la più antica delle tradizioni Samurai. Non appena sbagliano gli arriva l'ordine di fare karakiri da parte dello shogun🤣🤣🤣
 
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mi permetto una semplice osservazione da ignorante quale sono
se il progetto è così fatto male da rompersi solo a guardarlo, stando a qnt dite, dovrebbero esserci molte più auto con motore fuso o grippato causa scarsa o inesistente lubrificazione dovuta alla pompa difettata o meglio progettata male.
o no?
analisi perfetta!
 
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mi permetto una semplice osservazione da ignorante quale sono
se il progetto è così fatto male da rompersi solo a guardarlo, stando a qnt dite, dovrebbero esserci molte più auto con motore fuso o grippato causa scarsa o inesistente lubrificazione dovuta alla pompa difettata o meglio progettata male.
o no?
In effetti, in tutti i casi nei quali si è rotto, è bastato guardarlo. Nel senso che non si è rotto per cause oggettive legate a particolari stress di utilizzo o manutenzioni mal fatte. Ci sono state rotture con percorrenze di poche decine di migliaia di km, su vetture tenute scrupolosamente e usate con rispetto, così come con vetture maggiormente sfruttate e peggio tenute, senza una correlazione chiara e precisa.
Questo è proprio il sintomo di una progettazione carente: l'aleatorietà del guasto e l'impossibilità di correlarlo a fattori oggettivi come usura, manutenzione, condizioni di utilizzo. Un guasto del genere sfugge anche alle statistiche di qualità, per dire.
Che le vetture afflitte dal guasto siano tante o poche è difficile dirlo, visto che fare statistica su fenomeni aleatori è già di per sé poco sensato. Qui in famiglia abbiamo due motori identici su Giulia e Stelvio: a me si è accesa la spia rossa una volta con molto freddo, poi fortunatamente più niente, mio figlio ha avuto l'avviso con spia gialla e ha fatto rifare completamente il gruppo pompa-pescante. Due su due, in pratica, fortunatamente senza rotture gravi o motori da buttare, ma poteva andare peggio. Però, ripeto: due su due e più o meno allo stesso chilometraggio di circa 80mila km.
 
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