Il Tonale appare dall’interno un “piccoletto” di lusso, forse anche migliore delle ultime Mercedes di pari categoria, diciamo rifinito come una DS senza avere i suoi barocchismi il che lo renderà molto più longevo al passare delle mode rispetto ai rivali sopracitati, ma sempre meno longevo di uno Stelvio; scendendo ci si rende conto che…piccolo non è.
Lo Stelvio è per prima cosa più arioso, non solo per le dimensioni più ampie in largezza, ma principalmente per rapporto tra vetratura e lamierati, caratteristica sorprendente comune alla Giulia nonostante la sua indole sportiva.
Stelvio appare meno sofisticato, ma anche meno delicato e da una sensazione di maggior leggerezza dell’insieme: questo si che è minimal, di quello “buono”.
I fari anteriori del Tonale fanno un po’ invecchiare il frontale dello Stelvio, i suoi fari andrebbero arricchiti di qualche dettaglio in più: a dire la verità non li ho mai adorati fin dall’inizio, ma sempre meglio dei frontali pachidermici con un fine led inversamente sproporzionato come usano alcune case