Olio miscela 2 tempi, nel gasolio.

Io mi preoccuperei di usare olio che non intasi il dpf
 
Devi usare un additivo lubrificante. L’olio di imbratta il filtro anti particolato
infatti andrebbe usato l' olio 2t marino che non lascia residui!
in sostanza lo consiglieresti un utilizzo continuativo sulla giulia 2.2?
io ogni 3 pieni metto una dose di bardhal top diesel, bottiglia da 1 litri pagata tipo 22€
ne metto 200ml alla volta quindi dura parecchio
 
Per intasare il filtro dpf c’è ne vuole parecchio di olio da bruciare.. se cammini le temperature sono giuste e il filtro ci mette abbastanza per riempirsi..
 
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l' olio 2t standard produce ceneri dalla combustione, le ceneri per loro natura non possono bruciare e quindi per poche che sono si vanno a depositare permanentemente nel dpf riducendone man mano la sua capacità
se pensi sia trascurabile pensa agli oli motore a bassissimo tenore di ceneri che servono appunto per le auto con dpf, ovviamente di olio motore se ne brucia molto meno (si spera) di olio 2t da aggiungere in piccola % al gasolio, percentuale molto inferiore al 2% dei motori 2t, un 0.2% è più che sufficiente
l' olio 2t marino invece brucia senza produrre ceneri
 
Direi che anche se definito come olio senza residui l'olio 2t marino semplicemente produce meno residui della combustione della corrispondente quantità di gasolio. Ovviamente quelli di sintesi sono progettati per avere una combustione migliore e lasciare meno resudi, ma come detto nessuno mai additiverebbe con olio liquimoly marine racing per i costi esorbitanti di un'additivazione ad oltre 3,5 euro a pieno.
In ogni caso nel tempo si produce comunque una minima quantità di ceneri dalla combustione del gasolio e dalla postcombustione dei particolati. Presumibilmente mentre si accumula cenere nel dpf anche la ceramica filtro si altera per i continui stress termici e diviene sempre meno trappola per ceneri e particolato. Il dpf in teoria dovrebbe durare 250k km, in realtà a quei chilometraggi probabilmente il dpf filtra molto molto meno di quando era nuovo.
Mi ricordo che qualcuno propose la fake news che l'olio due tempi rendesse più pulito cilindro e pistone nei motori diesel, nei fatti questo effetto pulente non esiste o comunque è troppo modesto e pistoni e cilindri dei diesel restano ammantati di un velo di residui carboniosi anche aggiungendo olio 2t.
 
per le specifiche carburanti attuali le ceneri residue dalla combustione del comune gasolio dovrebbero essere inferiori allo 0,010% (EN ISO 6245).
Si tratta di un carburante grossolano che produce residui carboniosi che si accumulano nel dpf e poi bruciano in postcombustione a 500 gradi lasciando dei residui finali sotto forma di ceneri, tra le quali una percentuale di ceneri solforate particolarmente ostiche al dpf. Queste ceneri determinano l'intasamento teorico del dpf alla fine della vita utile stimata ai 250k km.
Come già detto anche la ceramica del dpf probabilmente progressivamente degrada riducendo la propria capacità di trappola microporosa e soprattutto è studiata già in origine per intrappolare particolato in dimensioni relativamente grandi e rilasciare il particolato postcombusto e ridotto al formato pm 2.5 od inferiore.
Sembra comunque che gli attuali sensori di pressione differenziale dei dpf siano in grado di capire sia se il dpf viene accidentalmente perforato con una punta da trapano, sia se il dpf nel tempo perde la propria capacità filtrante e quindi non si intasa abbastanza dopo tot consumo di carburante (si spera con ampio margine di tolleranza). Non è quindi impossibile che le nostre macchine un certo giorno, dopo i 250k km, chiederanno che gli sia sostituito il dpf perchè iperintasato o perchè ormai troppo poco efficace come trappola.
L'olio di sintesi marino deve rispondere a specifiche caratteristiche di biodegradabilità e presenta caratteristiche di bassissima emissione di ceneri residue alla combustione.
Si tratta di olii sintetici a base estere che dovrebbero uscire dalla camera di combustione di un motore 2t benzina sotto forma di co2 con residui quasi inesistenti, tanto che dichiarano nell'uso specifico ceneri solforate residue zero. In questo senso una combustione per esplosione come quella del diesel dovrebbe essere molto più sicura nel garantire la totale distruzione per combustione dell'olio 2t marino.
Sarà comunque esperienza di molti che lo scarico dei motori 2t (es kart) anche con il miglior olio sintetico presenta un poco di residui e lo stesso avviene per la candela di accensione, dunque nessuna combustione è perfetta e tantomeno quella di una miscela benzina olio al 2% immessa in un 2 tempi.
Quindi usando olio 2t di sintesi marino come additivo nel carburante, mi terrei prudenzialmente sotto lo 0,5% nel rapporto con il carburante stesso.
 
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