per le specifiche carburanti attuali le ceneri residue dalla combustione del comune gasolio dovrebbero essere inferiori allo 0,010% (EN ISO 6245).
Si tratta di un carburante grossolano che produce residui carboniosi che si accumulano nel dpf e poi bruciano in postcombustione a 500 gradi lasciando dei residui finali sotto forma di ceneri, tra le quali una percentuale di ceneri solforate particolarmente ostiche al dpf. Queste ceneri determinano l'intasamento teorico del dpf alla fine della vita utile stimata ai 250k km.
Come già detto anche la ceramica del dpf probabilmente progressivamente degrada riducendo la propria capacità di trappola microporosa e soprattutto è studiata già in origine per intrappolare particolato in dimensioni relativamente grandi e rilasciare il particolato postcombusto e ridotto al formato pm 2.5 od inferiore.
Sembra comunque che gli attuali sensori di pressione differenziale dei dpf siano in grado di capire sia se il dpf viene accidentalmente perforato con una punta da trapano, sia se il dpf nel tempo perde la propria capacità filtrante e quindi non si intasa abbastanza dopo tot consumo di carburante (si spera con ampio margine di tolleranza). Non è quindi impossibile che le nostre macchine un certo giorno, dopo i 250k km, chiederanno che gli sia sostituito il dpf perchè iperintasato o perchè ormai troppo poco efficace come trappola.
L'olio di sintesi marino deve rispondere a specifiche caratteristiche di biodegradabilità e presenta caratteristiche di bassissima emissione di ceneri residue alla combustione.
Si tratta di olii sintetici a base estere che dovrebbero uscire dalla camera di combustione di un motore 2t benzina sotto forma di co2 con residui quasi inesistenti, tanto che dichiarano nell'uso specifico ceneri solforate residue zero. In questo senso una combustione per esplosione come quella del diesel dovrebbe essere molto più sicura nel garantire la totale distruzione per combustione dell'olio 2t marino.
Sarà comunque esperienza di molti che lo scarico dei motori 2t (es kart) anche con il miglior olio sintetico presenta un poco di residui e lo stesso avviene per la candela di accensione, dunque nessuna combustione è perfetta e tantomeno quella di una miscela benzina olio al 2% immessa in un 2 tempi.
Quindi usando olio 2t di sintesi marino come additivo nel carburante, mi terrei prudenzialmente sotto lo 0,5% nel rapporto con il carburante stesso.