Non vorrei tornare su argomenti fritti e rifritti, ma le stelvio, con la sola eccezione del 210cv prima del 2019 e senza adblue, sono proposti con un olio 0w20. Si può pensare serenamente di adottare uno 0w30 poco fuori specifica di progetto e volendo anche un 5w30 a condizione almeno di disattivare sempre lo start e stop e far scaldare bene la vettura prima di spingere.
Poi se avete girato i 200k km e il motore beve olio, niente impedisce di provare un 5w40 nella speranza di ridurre il consumo, ma si tratta di tentativi estremi prima di mettere mano al motore in modo radicale.
Il filtro antiparticolato non ama le ceneri residue alla combustione degli olii che sono quantitativamente più significative negli olii più densi e che in linea di massima ostruiscono i fini condotti ceramici del dpf.
Bisogna anche dire che se si arriva al 5w40 il dpf ha già incontrato parecchio olio e se è sopravvissuto probabilmente è immortale.
Per la sua stessa struttura il filtro dpf subisce un progressivo fenomeno di allargamento delle porosità ceramiche dei condotti che alla fine consente il passaggio anche delle ceneri non più combustibili; quindi una vettura con un dpf vecchio smaltisce più facilmente anche le ceneri incombustibili dell'olio più denso.
Una volta la stp proponeva un additivo che sembrava miele per aumentare la densità dell'olio su vetture vecchiotte, ma la tecnologia è evoluta e l'idea mi pare anacronistica.
Qualcuno propone anche il nitruro di boro esagonale come additivo per l'olio al fine di ripristinare le imperfezioni dei cilindri di vetture chilometrate e migliorare l'aderenza del velo d'olio alle superfici di attrito. Certo se il motore è usurato anche queste soluzioni possono poco ed è ora di cercare un motore di rotazione.