problema olio freni

"Arrivare a battuta",intendevo ovviamente quando il pistoncino è arrivato a fine corsa e la pasticca è a contatto col disco.L'aumento di volume, generato dall'arretramento del pistoncino del ripartitore,conferma la mia tesi.Il movimento del pedale del freno infatti servira' nella prima fase solo a compensare tale aumento di volume,le pasticche della pinza DX saranno si ,accostate al relativo disco,ma ad una pressione irrisoria,non sufficiente a causare il bloccaggio.
 
Quando si fa una "modellizzazione" si semplifica la realtà facendo ipotesi (che vanno specificate) realistiche (daccordo a non considerare elettromagnetismo o la forza di Coriolis o l'attrazione lunare, in un impianto frenante). Ma se la realtà contraddice il modello teorico è il modello teorico che è troppo semplificato ed evidentemente trascura cose che trascurabili non sono.
Quindi è metodologicamente errato dire che se un modello toppa è sbagliata la realtà , ma bisogna capire fin dove un modello teorico è applicabile e dove non lo è.
Abbiamo tutti osservato che nelle 75 la prima ruota che blocca è l'anteriore destra in condizioni in cui non dovrebbe bloccare (cioè anche in casi in cui non si può dare la colpa ad asfalto più sporco in prossimità del bordo della carreggiata, o a differenza di carico verticale sui 2 lati dell'asse anteriore: cioè c'è anche il passeggero davanti e la strada era tutta pulita).
L'unica differenza sui freni anteriori è l'interazione tra il comando del freno anteriore sinistro e l'impianto posteriore nel correttore di frenata. E' da questa realtà che si deve partire se si vuol capire il problema: approccio scientifico/sperimentale, non dogmatico.
Su cosa trascuri, che in realtà non è trascurabile, il modello teorico (troppo semplificato) che proponi, si può discutere, ma senza negare a priori l'evidenza dei fatti.
Nella realtà il fluido è viscoso, ma la viscosità del fluido potrebbe esser trascurabile. Ma soprattuto c'è attrito tra le tenute dei pistoncini e la superficie cilindrica (della pompa o della pinza o del ripartitore a seconda di quel pistoncino ci si riferisca). Andrea148, mi pare hai fatto notare pochi giorni fa (in altra discussione?) che c'è anche attrito tra pasticche e perni, soprattutto in impianti vecchi e non ben tenuti (perni sporchi e/o ossidati). Io aggiungo che nelle pinze anche lo sporco, la polvere delle pasticche che si deposita dappertutto, può ostacolare il movimento dei pistoncini delle pinze, anche per l'attrito tra la pasticca e le superfici in cui è trattenuta.
Vuol dire che in condizioni di attrito statico un pistoncino resta fermo sinché non si supera una certa forza. Se le tenute (ed il liquido dei freni) sono in cattive condizioni tale forza può non esser trascurabile.
Ritengo che nella pompa dei freni e nel connettore l'attrito statico dei pistoncini sia molto minore che nei pistoncini delle pinze+pasticche: quindi il pistoncino del correttore di frenata potrebbe spostarsi quando nel circuito non c'è abbastanza pressione per far muovere le pasticche. Non sono considerazioni buttate là per caso, ma derivano dall'osservazione dei freni ant. delle moto, dove la pompa si comanda con la mano (molto più sensibile del piede) e le pasticche sono ben visibili (con la moto sul cavalletto ci si mette accanto alle pinze e con la mano si arriva ad azionare la leva del freno): anche a pasticche smontate e pinze pulite non capita mai di veder iniziare a muover tutti i pistoncini esattamente alla stessa pressione sul comando del freno. A pasticche montate si vede che ognuna va per conto suo (pinze fisse, come le anteriori delle 75 più potenti).
 
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Alfista,sono perfettamente d'accordo sul fatto che,teorie a parte,alla fine il responso è quello pratico,nel caso specifico,il comportamento su strada.Ma,sara' un caso,io di questo scompenso in frenata(se cosi possiamo definirlo)non me ne sono mai accorto,eppure di Km con la 75 ne ho macinati abbastanza.Sarebbe opportuno che tutti i possessori di 75 iscritti al forum,esprimessero il loro parere in merito,in modo da avere un quadro piu' completo.
 
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La tua 75 è sempre stata in mani amorevoli (contrariamente alla mia) e questo sicuramente conta, specie se lo sbilanciamento in frenata fosse anche dovuto alle condizioni di usura e sporco in parti mobili dell'impianto frenante.
Ma se non ricordo male anche nelle prove di Quattroruote dell'epoca lamentavano (laconicamente) di bloccaggi anomali in frenata.
 
La teoria è molto importante per capire il funzionamento delle cose ma non serve a nulla se non è supportata dall'esperienza e dal ragionamento.... :grinser002:

Mi pare evidente che un impianto frenante in buone condizioni e senza evidenti defaillance dei componenti deve essere per forza di cose "equilibrato" e non dar luogo a differenze (apprezzabili) di frenatura tra il lato destro e sinistro.

Nemmeno un pò di ruggine sulle guarnizioni d'attrito è in grado di far apprezzare lo squilibrio tra un lato e l'altro. Le differenze di frenatura solitamente sono causate da un deterioramento delle superfici dei pisoncini (si bloccano) o dall'ostruzione dei tubi di collegamento alle pinze.

Genericamente quando i collaudatori lamentano bloccaggi anomali in frenata non intendono una singola ruota (lo chiamerebbero squilibrio) ma si riferiscono a tutto l'impianto, situazione peraltro quasi del tutto superata nei moderni impianti dotati di ABS.... :D


:decoccio:
 
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Roby, il passaggio del liquido alla pinza sinistra è sicuramente piu' tortuoso e quindi comporta maggiori perdite di carico(anche se penso siano irrilevanti),ma questo dovrebbe influenzare solamente la velocita' di intervento.Per cui come dici tu,si dovrebbe avvertire un leggero anticipo di frenata sulla ruota destra.Discorso a parte è invece il fenomeno del bloccaggio,dove entra in gioco la pressione,che per il principio sopra citato,dovrebbe essere la stessa per entrambe le pinze anteriori.Il bloccaggio molte volte avviene anche per cause non inerenti all'impianto frenante(magari ammortizzatore ant. DX piu' scarico,oppure la relativa barra di torsione snervata o qualche boccola della relativa sospensione andata a farsi benedire etc.).Inoltre ricorda che la vettura quando sei solo non è perfettamente bilanciata.Hai provato anche con un passeggero a fianco?Sicuramente blocca di meno.

Sono d'accordo.....e tanto più è meglio provare su strada piana e perfettamente orizzontale, cioè senza dislivelli....

Alfista in parte concordo e in parte no.Come ho scritto in precedenza la maggior distanza dalla pompa della pinza sinistra,puo' avere degli effetti solamente sulla velocita' di intervento,ma poi(a meno che' non ci sia presenza d'aria nel circuito),una volta che i pistoncini della pinza dx sono arrivati a battuta contro il disco con i relativi pattini,la pinza sx deve esercitare la stessa forza in quanto il diametro dei pistoni è il medesimo.Quindi essendo tale forza il risultato del prodotto della pressione esercitata dalla pompa X la superficie dei pistoni, ed essendo uguale il coefficiente d'attrito delle pastiglie e dei relativi dischi,il bloccaggio puo' verificarsi solo per cause esterne all'impianto frenante.Discorso differente è invece quando lo scompenso in frenata si ha tra i due assali.In tal caso essendo diversi i diametri dei pistoni e le misure delle superfici d'attrito,allora si puo' eventualmente pensare ad un errato dimensionamento del ripartitore di frenata in fase progettuale.In quanto alla logica di funzionamento del ripartitore della 75,anche io lo trovo assolutamente inadeguato,perche' limita l'azione frenante al retrotreno a prescindere dal carico e quindi penalizza l'efficacia frenante quando si viaggia a massimo carico,sottoponendo i dischi anteriori ad un intenso superlavoro.

Sono daccordo che se fossimo attorno a un tavolo coi pezzi in mano o se avessimo dei disegnini (meglio se animati) dell'impianto sarebbe semplice capirci con pochi discorsi.
Per l'impianto sono interessanti le foto di andrea-cesenat (che ringrazio per le foto, erano in altra discussione, ):
pompa e ripartitore "esplosi": Visualizza allegato 42047
pistoncino del ripartitore: Visualizza allegato 42048
pistoncino pompa: Visualizza allegato 42049
schema collegamenti idraulici pompa-ripartitore Visualizza allegato 42061

La pompa è una normale pompa a pistoncini in tandem per circuiti sdoppiati: la parte posteriore comanda i freni posteriori, la parte anteriore i freni anteriori (in foto non si vede l'uscita per la pinza ant dx, ma basta buttare un'occhio nel vano motore, le 2 uscite per i freno ant. sono adiacenti).

Devi considerare che nel circuito della pinza ant dx. non c'è niente se non i tubi tra pinza e pompa. Ma nell'anteriore sinistro, prima di arrivare alla pinza il fluido va nel ripartitore. Se il pistoncino del ripartitore si sposta, la camera anteriore del ripartitore (quella collegata al freno ant. sn.) varia di volume. Quindi se il pistoncino del ripartitore si muove è come se tra la pompa e la pinza ant. c'è una "perdita" di volume per strada, come se ci fosse una bolla d'aria o uno "spillamento", una perdita di fluido.

I pistoncini delle pinze non arrivano a battuta, ma spingono le pastiche contro il disco. La pressione è la stessa, ma dai lati ant. destro e sinistro dell'impianto, ma nei transitori, finchè il pistoncino del ripartitore si muove, le pasticche lato sinistro si spostano in ritardo rispetto a quelle del lato destro. Quindi a dx la pasticche toccano prima il disco e cominciano a frenare prima. E se la frenata è brusca il ritardo è tale da far nascere lo squilibrio in frenata.

Perché sennò con auto in piano e asfalto uniforme blocca sempre prima la ruota ant. destra?
Perché nelle altre auto che ho o ho avuto, e che non avevano un ripartitore messo in uno schema idraulico così asimmetrico non c'erano squilibri in frenata?

Non ho controllato nessuno schema dell'impianto frenante della 75 e delle transaxle in genere...ma è chiaro che se a sinistra vi è un ripartitore, è chiaro che il diametro del tubicino che va dal ripartitore alla pinza sx, deve essere inferiore rispetto a quello a destra...solo così si ha la parità di pressione.....
 
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Ni, diciamo che il percorso è più lungo e forse qualche Kg di pressione te lo frega in velocità, ma quando deve spingere i pistoncini si spostano tutti quanti e 4, perchè la pressione si distribuisce per tutto il circuito anteriore e hanno tutti i tubini lo stesso foro d'ingresso.......
DSC01113.jpg
Sono tutti di quel diametro i tubi per il circolo dell'olio.....
 
Ni, diciamo che il percorso è più lungo e forse qualche Kg di pressione te lo frega in velocità, ma quando deve spingere i pistoncini si spostano tutti quanti e 4, perchè la pressione si distribuisce per tutto il circuito anteriore e hanno tutti i tubini lo stesso foro d'ingresso.......
Visualizza allegato 72034
Sono tutti di quel diametro i tubi per il circolo dell'olio.....


Ma...appena ho un pò di tempo mi spulcio per bene questo schema frenante....Comunque a parità di pressione sul pedale ( e quindi a parità di pressione di mandata della pompetta), la pressione si distribuisce uniformemente su tutto il circuito (come hai scritto te), ma non c'entra la lunghezza, bensì la sezione del condotto.....Infatti l'olio è da considerarsi INCOMPRIMIBILE dunque ogni azione in un punto si trasmette con la velocità del suono (per quel fluido) in tutti i punti. Se la sezione ad un certo punto cambia (supponiamo che diventa più grande) la portata d'olio in quel tratto aumenta, mentre invece diminuisce la velocità del fluido e dunque la Pressione agente....

Per quello che ho letto, finora, penso che possa essere che Il tubo (visto che il diametro non varia) è ostruito e sporco, o è di un altro materiale che non consente di far si che il fluido abbia la stessa velocità in tutti i punti; dunque perdite per attrito e riscaldamento anomalo....
 
Sì concordo totalmente di quello che scrivi, infatti è un liquido incomprimibile l'olio e non fa differenze lui.....
Io risolsi nella mia cavando la pinza, cavato i pistoncini e gommini su di essa poi con uno straccio o pulito tutte le pareti dei gommini e pistoncini e su questi mi sono accorto che c'era attacato dell'impurità da fare da freno oltre ad avere patito per un olio non adatto che aveva dilatato la guarnizione, per scaramanzia controllai anche nell'altra pinza nello stesso modo e da allora non ho avuto nessun problema.
Da solo fastidio a vederlo il partitore lì dov'è percgè è su una linea per una ruota, macomunica sempre poi con l'inpianto, quindi........
 
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hanno tutti i tubini lo stesso foro d'ingresso.......

Sono tutti di quel diametro i tubi per il circolo dell'olio.....
E non potrebbe essere diversamente...

I tubi possono avere lunghezze diverse ma l'effetto è lo stesso in quanto lo spostamento del fluido è determinato solamente dalla corsa del pistone posto sulle pinze.
Non dimentichiamo che nei tubi c'è un liquido incomprimibile e che non devono esserci assolutamente bolle d'aria...

Mi ripeto il circuito di destra può essere lungo un metro e il sinistro un chilometro ma l'effetto sulla pinza è ANALOGO in quanto in frenata il volume spostato è lo stesso!!!!

Mah... il fluido nel circuito si muove alla velocità del suono? E se freno lentamente? :lol2:

Povero Pascal chissà che direbbe leggendo stì tread... :grinser002:


:decoccio:
 
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