RINUNCIA MANDATO AUTOFFICINE "ALFA ROMEO"

Trovo sia corretto che per esporre un marchio sia come autofficina sia come concessionaria di debba essere conformi a una serie di requisiti imposti dalla Casa madre. Gli standard di qualità sono parte di un processo che parte dall’alto. Inoltre FCA ha già annunciato che abbandonerà i segmenti più poveri dove si fanno i numeri ma non ci sono margini. Se la politica è questa serviranno meno officine ms con un livello di servizio adeguato. Insomma si deve iniziare adesso a razionalizzare la rete distributiva e di riparazione, inutile quindi far fare investimenti a società che tra pochi anni saranno fuori dal circuito FCA

Sono d'accoro, pero' se vogliono far diventare il marchio "Alfa Romeo" un marchio d'Elitte, per gente con il portafogli ben fornito, allora devono revisionare il tutto e dare il mandato alle Officine esterne che davvero se lo meritano e non a quelle raccomandate dalle concessionarie, che poi sono quelle che stanno in mezzo e che propongon e girano a loro piacimento i mandati.- Se mi reco in un autofficina, con tanto di salotto nella sala di attesa, caffè offerto dalla casa, brioches a colazione, tv con schermo mega gigante con video dell'Alfa Romeo e magari giochi per passare il tempo, inoltre tecnici con camici bianchi e guanti ecc.ecc.ecc. eposi alla fine il servizio è scadente, allora meglio laciare perdere questo tipo di apparenza e passare alle cose più grezze ma funzionali.- Anche a me piace la professionalità, le Officine d'Elitte e così via.- Ma se tutto questo deve andare a discapito della professionalità del personale nonché della bravura dello stesso allora meglio lì'Officina grezza con personale qualificato e all'altezza di mettere le mani su un "Alfa Romeo".-
 
Sono d'accoro, pero' se vogliono far diventare il marchio "Alfa Romeo" un marchio d'Elitte, per gente con il portafogli ben fornito, allora devono revisionare il tutto e dare il mandato alle Officine esterne che davvero se lo meritano e non a quelle raccomandate dalle concessionarie, che poi sono quelle che stanno in mezzo e che propongon e girano a loro piacimento i mandati.- Se mi reco in un autofficina, con tanto di salotto nella sala di attesa, caffè offerto dalla casa, brioches a colazione, tv con schermo mega gigante con video dell'Alfa Romeo e magari giochi per passare il tempo, inoltre tecnici con camici bianchi e guanti ecc.ecc.ecc. eposi alla fine il servizio è scadente, allora meglio laciare perdere questo tipo di apparenza e passare alle cose più grezze ma funzionali.- Anche a me piace la professionalità, le Officine d'Elitte e così via.- Ma se tutto questo deve andare a discapito della professionalità del personale nonché della bravura dello stesso allora meglio lì'Officina grezza con personale qualificato e all'altezza di mettere le mani su un "Alfa Romeo".-
Di solito la rappresentazione che hai dato rispetto all'accoglienza è poi accompagnata anche dalla qualità del servizio offerto, nello specifico di manutenzione. Difficile non sia così.
E' usuale che una casa come FCA faccia indagini di soddisfazione dei propri clienti a 360°. Quindi, se io fossi il responsabile del progetto di ridisegno della rete di autoofficine convenzionate Alfa Romeo, partirei esattamente da li :
  1. verificherei chi ha i migliori punteggi
  2. valuterei la forza economico/patrimoniale dei convenzionati (nel senso che il titolare di una D.I. con un dipendente - estremizzo - che lavora su più brand, non avrà mai la possibilità di rispettare gli standard richiesti). Ti faccio un esempio: un'autofficina autorizzata dovrebbe avere già in casa il materiale necessario per i richiami di cui sono stati informati da tempo (sulla base delle vetture vendute + un margine di scorta) e non farti aspettare 20gg. perché deve ancora ordinarli.
  3. cercherei di avere una copertura territoriale adeguata in funzione del numero di veicoli Alfa Romeo in circolazione nella regione
  4. monitorerei costantemente il rispetto dei requisiti e la soddisfazione dei clienti.
Ovvio che avere uno stemma Alfa Romeo o di qualunque altro marchio sulla porta dell'officina costituisce una sorta di "Bollino Blu" che ti porta cliente e lavoro ma che necessita di una contropartita in termini di qualità pretesa dalla Casa Madre.
 
Di solito la rappresentazione che hai dato rispetto all'accoglienza è poi accompagnata anche dalla qualità del servizio offerto, nello specifico di manutenzione. Difficile non sia così.
E' usuale che una casa come FCA faccia indagini di soddisfazione dei propri clienti a 360°. Quindi, se io fossi il responsabile del progetto di ridisegno della rete di autoofficine convenzionate Alfa Romeo, partirei esattamente da li :
  1. verificherei chi ha i migliori punteggi
  2. valuterei la forza economico/patrimoniale dei convenzionati (nel senso che il titolare di una D.I. con un dipendente - estremizzo - che lavora su più brand, non avrà mai la possibilità di rispettare gli standard richiesti). Ti faccio un esempio: un'autofficina autorizzata dovrebbe avere già in casa il materiale necessario per i richiami di cui sono stati informati da tempo (sulla base delle vetture vendute + un margine di scorta) e non farti aspettare 20gg. perché deve ancora ordinarli.
  3. cercherei di avere una copertura territoriale adeguata in funzione del numero di veicoli Alfa Romeo in circolazione nella regione
  4. monitorerei costantemente il rispetto dei requisiti e la soddisfazione dei clienti.
Ovvio che avere uno stemma Alfa Romeo o di qualunque altro marchio sulla porta dell'officina costituisce una sorta di "Bollino Blu" che ti porta cliente e lavoro ma che necessita di una contropartita in termini di qualità pretesa dalla Casa Madre.

D'accordo, ma il problema è che detti controlli non ci sono, almeno non per adesso.- Dopo aver acquistato la Giulia mi è arrivato un questionario che ho compilato volentieri che mi chiedeva del grado di soddisfazione della vettura, del comportamento del venditore, di come era composta la concessionaria che mi aveva venduto l'auto, della cortesia dimostrata dal personale addetto, della competenza dimostrata da personale addetto, di quale marca era l’auto che avevo prima, se in futuro comprero' un altra Alfa Romeo, se tornero' in quella concessionaria, che tipo di proposta mi ha fatto il venditore, ecc. ecc. ecc. . Naturalmente per ogni domanda seguiva la richiesta del grado di soddisfazione con un punteggio da 1 a 10.-

Il problema pezzi di ricambio o richiami vari purtroppo ancora siamo lontani anni luce.- Spesso le concessionarie non ne sono fornite, persino di ricambi di normale consumo quale olii specifici, pastiglie freni, candele ecc., giusto per farti un esempio.- Figuriamoci le Officine autorizzate, le quali solitamente si riforniscono dalle concessionarie di zona, che come ho scritto prima, a volte ne sono sprovviste.-

Francamente quel tipo di modello di concessionarie o officine autorizzate, cioè come vuole/vorrebbe, FCA, piacciono molto anche a me, ma a mio parere siamo lontani ancora molto dal raggiungerlo, solo una piccola percentuale è già attrezzata, anche perché molte lo erano già da prima.- Qui in zona attrezzatissima ce ne soltanto una, tra l'altro autorizzata Alfa/lancia/Ferrari/Maserati/Fiat e Abarth, che fa sia da meccanico sia da carrozzeria.-
 
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la realtà è che prendere un mandato vuol dire diventare dipendente della casa rischiando i propri capitali
 
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Tutte le case hanno revocato i mandati nel 2018 , per rinnovarli nel 2020 solo a coloro che superano gli standard di marca . La tendenza x tutti i marchi e' tenerne pochi ma buoni , e questo implica dei sacrifici importanti sia a livello economico che a livello umano. Tutte le case verificano costantemente i questionari dei clienti e solo coloro che raggiungeranno determinati standard semestrali riusciranno a restare con il mandato in essere ....cosa significa ? Che i mandati sono soggetti a revisione continua e non sono ammessi quei punti di servizio che non superano almeno l' 80% di clienti soddisfatti. Serve ad alzare il livello del servizio ? Certamente sì ? Serve a fare in modo che i clienti siano più seguiti ? Sicuramente si. Mollare il marchio ci sta , dipende dai numeri che uno fa , ma con l avvento dell' ibrido e elettrico non avere dietro un marchio significa perdere una buona fetta di mercato che le case con ogni mezzo non si faranno più scappare .
 
Oggi sono andato dal mio meccanico di fiducia che non vedevo da circa un anno... sono andato lì solo per andare a trovarlo e fare due chiacchiere essendo lui un vero appassionato... officina autorizzata da 40 anni a gestione familiare che si trova in una frazione di un paese di 8000 abitanti... e con mio grande sconcerto arrivando noto che all entrata non c e più lo stemma... e quando entro e chiedo spiegazioni mi conferma che non ha più il mandato...
Io sono sconcertato era l unico in zona
Ed è super onesto professionale e preparatissimo
Ora io andrei sempre da lui comunque.. la cosa che mi fa girare le scatole è che se succederà un giorno che vorro vendere la mia Alfa o darla in permuta le fatture delle manutenzioni con scritto sopra officina autorizzata fanno la differenza
 
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Oggi sono andato dal mio meccanico di fiducia che non vedevo da circa un anno... sono andato lì solo per andare a trovarlo e fare due chiacchiere essendo lui un vero appassionato... officina autorizzata da 40 anni a gestione familiare che si trova in una frazione di un paese di 8000 abitanti... e con mio grande sconcerto arrivando noto che all entrata non c e più lo stemma... e quando entro e chiedo spiegazioni mi conferma che non ha più il mandato...
Io sono sconcertato era l unico in zona
Ed è super onesto professionale e preparatissimo
Ora io andrei sempre da lui comunque.. la cosa che mi fa girare le scatole è che se succederà un giorno che vorro vendere la mia Alfa o darla in permuta le fatture delle manutenzioni con scritto sopra officina autorizzata fanno la differenza
Ciao , guarda io ho un centro autorizzato Opel piccolino ma che ha sempre funzionato bene e alla grande , ma i grossi gruppi puntano ad elimiminare le piccole realtà , un po' per via dei costi assurdi , arrivano con richieste di investimenti folli , colonnine elettriche , nuove insegne , attrezzi inutili per veicoli ancora non presenti sul mercato , considera che i costi per mantenere un brand sono circa 50 - 60 Mila euro annui.
Oggi con il mercato in contrazione non si vende nulla , il lavoro sembra al momento sotto del 40 % perciò alcuni investimenti oggi risultano superflui e fuori luogo . Ma a questi grossi gruppi non interessa .
Perciò per molti rinunciare al mandato sarà quasi una scelta obbligata .
Alla ripartenza ci volevano propinare 100 mascherine usa e getta a 3.90 più iva l' una .....
Un piccolo esempio di ottusità e chiusura mentale .
In ogni caso nulla ti vieta di continuare a frequentare quell' officina che potrà continuare a usare i ricambi originali allegandoli alla fattura ....considera che esistono realtà non autorizzate che agli autorizzati gli fanno le scarpe .....
 
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è una politica per far chiudere la maggior parte dei piccoli autoriparatori, e lasciare solo le porte aperte alle grandi officine dove non ci sarà più il marchio singolo es. Alfa o Fiat o Lancia, ma FCA ovvero una multinazionale, dove sicuramente i molti meccanici dipendenti a loro, poco interessa come al piccolo autoriparatore con partita iva, di fare un lavoro a regola d'arte, se non solo di arrivare a fine gioornata per prendersi lo stipendio, si , all'entrata è tutto a regola d'arte, impiegati vestiti da matrimonio, sala attesa, macchinetta bevande, la reception climaizzata con l'impiegata carina ecc. ma la sotanza e i prezzi si notano a fine lavoro, indiscusso che per mantenere tutta questa fuffa alla fine si ripercuote sui prezzi degli interventi e alla fine ti ritrovi 40 euro/ora
 
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