Riuscirà il B suv di Alfa a fare della Tonale l'ultima vera Alfa?

ma … c è una notizia : la Milano ha cambiato nome in junior ?
 
Non torneranno indietro sarebbe ammettere di avere fatto un flop...
Prima di dire flop … almeno aspettiamo che sia messa in vendita

Poi ci sono sempre stati i cambi di rottura sul design

Il trilobo della Giulia , rispetto alle precedenti alfa , a suo modo ha fatto rottura rispetto al precedente

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Vedremo sul mercato
 
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Non so bene come prendere il cambio nome. A livello di immagine non è granché e il rebranding non costerà poco ma se davvero il governo avesse proceduto con una battaglia legale, i danni di immagine sarebbero stati anche peggiori.
Di sicuro una scelta clamorosa, io (ma sono relativamente giovane) non ricordo casi simili, soprattutto a presentazione avvenuta
 
Per quanto mi riguarda, mancanza di professionalità sia da Alfa che dal Governo. E spiego il perché.
Alfa perché ha sottovalutato l'impatto che sia il nome Milano che il nuovo design avrebbero portato nei confronti del pubblico (in modo particolare di noi Alfisti) e del Governo.
Il Governo perché chiacchiera e non interviene comprando in borsa delle quote di Stellantis. Fino a prova contraria Alfa è un'azienda privata e giustamente fa quello che vuole, dalle denominazioni, ai manager fino alle aree di produzione. Il Governo compri delle quote e smetta di fare propaganda.
Pare che al ministero fosse stato comunicato già l'anno scorso il nome Milano, e nessuno aveva opposto resistenza.
Screditare pubblicamente non solo Alfa, ma una propria azienda nazionale (che fino a prova contraria per metà è sempre italiana) non ha fatto altro che produrre un danno di immagine immenso e un danno economico ancora più grosso: milioni di euro di marketing e comunicazione cartacea e digitale mandati in fumo, lavoro di due anni di dipendenti e operai mandato in fumo, milioni di euro di componentistiche esterne di aziende terze mandati in fumo.
E intanto i marchi tedeschi gongolano nel vedere un ulteriore capitolo imbarazzante per l'auto italiana.
E comunque non mi sembra che in passato ci siano state polemiche per i nomi Montreal per Alfa, California per Ferrari, Gran Torino per Ford, John Cooper per Mini (quindi BMW).
Solo in Italia possono succedere queste cose!
Che poi nemmeno stessimo parlando di una supercar. Parliamo di un b suv che deve fare concorrenza alle rivali e rappresenta l'entry level.
Audi, BMW e Mercedes che producono alcuni modelli fuori Germania (A3 in Ungheria e Classe A in Finlandia ad esempio), con pianali mega condivisi e cambi di provenienza extra continentale (con motori terzi, tra tutti i motori Renault per la Classe A) e con prezzi per auto medio piccole anche di 40/50 mila euro, non destano scalpore nel cliente medio italiano. Per non parlare di Volkswagen che produce in decine di Stati e riesce a trovare clienti disposti a spendere cifre enormi per una T-Roc. E mi viene in mente anche la nuova Mini che verrà prodotta in Cina.
Nelle economia di scala e nel mondo globalizzato di oggi, è impensabile chiudersi tra le proprie mura e fare polemiche inutili, anche perché è il mercato che comanda. Poi possiamo parlare di design e stile, che possono piacere o meno, ma per tutto il resto chi non si apre al cambiamento (ripeto, senza svendere la propria storia e dignità) è destinato a scomparire.
Ciò per cui sia il Governo che Alfa/Stellantis dovrebbero fare, di comune accordo, è di opporsi alla follia dell'elettrico. Questo assolutamente si.
 
Magari, nell'assurdità della faccenda, il governo ha voluto prendersi l'ultima parola su un gruppo che ha preteso (e sottolineo preteso) che l'Italia mettesse a disposizione gli incentivi per l'acquisto delle auto elettriche....
Per quanto non possa sopportare questo governo, non vedo davvero per quale motivo Stellantis debba alzare la voce contro il nostro governo perchè non concede incentivi per l'acquisto di tali motorizzazioni....
Caro gruppo automobilistico, comunque tu ti chiami, non puoi produrre auto elettriche fuori dall'Italia (per altro dopo aver tirato fuori dai confini la stragrande maggioranza della produzione nei lustri passati), a prezzi fuori dal mondo e pretendere che l'Italia dia gli incentivi agli acquirenti.
Ripeto, la faccenda è assurda ma magari è stata ben pensata e voluta dal nostro "amatissimo" come reazione alle azioni del gruppo in materia.
 
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Avete le idee confuse e provo a mettere ordine. Il Governo ha richiamato una legge italiana, per la quale non si può utilizzare un nome italiano per produrre e vendere beni non costruiti in Italia.
Comprare azioni sul mercato non serve ad una mazza perché per controllare una società la devi scalare ammesso che sia scalabile.
 
Questo cambio di nome è proprio una pagliacciata all'italiana...che figuraccia per tutti.
Per Alfa Romeo, per il governo Italiano e per tutti noi appassionati.
A memoria credo che non sia mai accaduto prima, ricordo alcune baruffe ad esempio quando Ferrari battezzò la f1 col nome di F150 e Ford borbottò poiché troppo simile al nome del famoso Pickup F150 ma ricordo che si trovò un accordo mettendo il trattino e quindi divenne F-150 o qualcosa del genere.
 
Ritornate nel thread della discussione e "allontanate" per cortesia i pareri politici in questa discussione.
Grazie a tutti
 
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Questo cambio di nome è proprio una pagliacciata all'italiana...che figuraccia per tutti.
Per Alfa Romeo, per il governo Italiano e per tutti noi appassionati.
A memoria credo che non sia mai accaduto prima, ricordo alcune baruffe ad esempio quando Ferrari battezzò la f1 col nome di F150 e Ford borbottò poiché troppo simile al nome del famoso Pickup F150 ma ricordo che si trovò un accordo mettendo il trattino e quindi divenne F-150 o qualcosa del genere.
Si cambiarono da F150 a F150th
Avete le idee confuse e provo a mettere ordine. Il Governo ha richiamato una legge italiana, per la quale non si può utilizzare un nome italiano per produrre e vendere beni non costruiti in Italia.
Comprare azioni sul mercato non serve ad una mazza perché per controllare una società la devi scalare ammesso che sia scalabile.
Però tieni presente che lo Stato francese ha una quota e un rappresentante nel consiglio di amministrazione. Anche se non governano direttamente, possono comunque influire e ed essere presenti nel momento in cui vengono prese decisioni importanti. E in questo, al momento l’Italia è chiamata fuori
 
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