Eh niente
la sagra delle fac news e di chi ce l'ha più lungo ( l'ego e/o il cofano motore )
giu a scannarci e denigrare le nuove industrie più sostenibili..
poi magari pure lamentiamoci che l'italia va a ramengo
..30 anni a rincoglionirci prima con le tv ("cel'ho quli la brioche") e ora con FB
..senso critico, voglia di informarsi e umiltà non più pervenuti..
..vabbè, qui ognuno rappresenta se stesso, non è una statistica affidabile (spero) dell'alfista medio
Gli adeguamenti della rete distributiva avvengono nel tempo, è per questo che non sono un problema:
la transizione all'elettrico non avviene in 1 giorno, è lenta ( solo una minoranza cambia l'auto spesso e/o la prende nuova )
sareno tutti daccorco almeno sul fatto che ci vorranno circa 7 anni per iniziare ad avere dai 3? ai 7? milioni di elettriche in italia ..ecco..a quell'epoca ci saranno gli adeguamenti;
si diceva la stessa cosa per le fonti rinnovabili, che la rete non avrebbe retto a percentuali di fonti rinnovanili immesse in quantità minori delle attuali, e invece con modesti adeguamenti anno per anno è avvenuto, anzi il gestore al momento riconosce che la rete attuale già ora potrebbe gestirne molta più elettricità da fonti rinnovabili, abbiamo il pèroblema opposto, le nuove installazioni vanno (o almeno andavano, da quest'anno pare qualcosa si sia smosso) più lente di quanto si potrebbe fare
poi tutto sto lamentarsi da martiri che i cattivi vi tolgono le vostre auto ( prima del 2050? ),
per ora hanno quasi vietato (giustamente) di entrare in centro a Milano e a Londra,
per il resto ci sarà per forza e a lungo banalmente una convivenza di auto termiche e auto moderne (idride, a ancora meglio con range extender, o elettriche pure, oltre a vetturette piccole per la citta),
...tra chi aspetta che arrivino ad avere prezzi più economici (perchè non può ragionare in termini di idsponibilità economica e risparmio successivo negli anni), o chi viaggi molto in autostrada
( e li finche le stazioni di ricarica non spuntano come funghi le termiche resteranno ) e chi non ha un cortile o un garage dove caricare e dovrebbe dipendere dalle colonnine.. alla fine i più attenderanno.. però la pressione in termini di convenienza economica per scegliere di passare alle nuove tecnologie sarà sempre più forte
pressione che già nel 2023 inizierà a farsi sentire, es. che molti avranno visto in quanche recensione, un auto segmento C, la "MG4" modello base 30.000e con ottime batterie LFP (mentre modello full optional 36000e), 1600kg, ( pesa come di un'alfa Tonale termica di dimensioni simili ), e costo con incentivi da 22.000 a 25.000e; ma scendendo nei segmenti B e A ci sono anche elettriche interessanti da 1000, 1200, 1300, 1400kg
neanche la produzione di elettrictità sarà un problema:
al termine degli iter (purtropo lunghi) per i nuovi impianti, sono previste quantità di corrente impressionanti e a basso costo.. chi non giosce, e se può rallenta la transizione, è chi con gli impianti attuali sta facendo molti guadagni, perchè l'effetto delle rinnovabili è e sarà di abbassare i costi in modo vertiginoso.. questo genera "attrito" con lo stato attuale.. se poi anche noi ultimi del bar sport remiamo contro, alè..
neppure l'accumulo è un argomento:
in attesa che si diffondano a prezzi in discesa (guerra permettendo, per ogni settore è previsto un parziale rallentamento sino al 2024) le batterie sul territorio ( industrie, case, e nota bene le stesse automobili elttriche diventano accumulatori connessi alla rete)
sono già pronti progetti alternativi per grossi accumuli, si stima che il pompaggio idraulico dei bacini delle dighe idroelettriche in italia equivalga a circa 25 TWh annui, pari a circa l'8% della produzione annuale di corrente, e Enel sta preparando nuobi bacini al sud italia dove sono meno diffusi e si prevede che serviranno come accumulatori per bilanciare la rete ( appunto tra 7-10 anni, finché non sarò necessario, nel frattempo ad enel conviene economicamente di più usare le centrali termiche che predisporre l'accumulo idroelettrico), portando il totale a circa 30 TWh annui di accumulo fatti tramite pompaggi; nota bene, i sistemi migliori e a cui si punta sono quelli che collgano con condotte sotterranee 2 bacini di acqua già esistenti ad altezze diverse, in questo modo non c'è consumo di acqua a scapito del fiume sottostante, ma solo un continuo trasbordo tra i due bacini
Ora.. leggo chi si preoccupa " se mettessimo istantanememte 10 milioni di auto elettriche (senza avere insieme gli altri adeguamenti della rete e le istallazioni di nuove fonti rinnovabili e accumulo) dove prendiamo la corrente aggiuntiva? servono 8 reattori nucleari ?
Spoiler: non servono,
possiamo risparmiarci un investimento per me discutibile in reattori, è la fonte di energia più cara in assoluto e incerta nei tempi (in europa da 15 a 20 anni di costruzione se oltre al reattore devi fare anche il sito per la centrale, e non meno di 12 se hai già la centrale e tenti di aggiungere un reattore);
100 miliardi di euro per costruire 6-8 reattori in 3 grosse centrali e altrettanti miliardi per poi farli smantellare ai nostri figli ( debito generazionale, per arriccchire giusto il costruttore ) quando con gli stessi soldi e in moltissimi meno anni puoi installare circa 4 volte più potenza media effettiva di fonti rinnovabili ( fotovoltaioco e eolico off-shore a 30 km dalla cost ), metterci anche degli accumuli, e ti avanzano ancora soldi per fare altro
E perché anche nell'ipotesi fantasiosa della transione in 1 giorno non servonirebbero queste centrali in più? ..ma secondo voi la benzina che va nei serbatoi ce la regalano?
il bilancio energetico di uno stato lo fai sommando i consumi di gas, petrolio e derivati, carbone,
e infine i consumi di elettrecità, che sono solo una parte del totale ( e in parte sono sovrapposti, cioè sono generati bruciando una parte del gas e degli altri combustibili, oltre alle fonti rinnovabili in crescita)
Se sostituisci 10 milioni di auto termiche con altrettante elettriche,
anche in 1 giorno con la bacchetta magica senza aspettare che aumentino le fonti rinnovabili,
puoi prendere la benzina che avrebbero consumato, la bruci in centrali termiche ( ne abbiamo in abbondanza anche ferme che non lavorano, grazie alle rinnovabili) dove hai un rendimento di conversione in elettricità del 50% ( sino a 70-80% se fai cogenerazione),
inoltre hai un controllo e una riduzione su polveri e fumi inquinanti che un'auto se lo sogna
..
per far marciare i 10 milioni di auto elettriche (anche contando un po' di perdite di trasmissione sulla rete e nella ricarica dell'auto)
ti servirà bruciare nelle centrali all'incirca metà del carburante che avresti messo nei serbatoi delle auto...
..cioè se elettrifichi le auto potenziamente risparmi sul conto totale dell'energia usata, cioè risparmi sull'installazione di nuove centrali e/o sulle importazioni di greggio e derivati..
..ho fatto un conto per curiosità, qui lo accenno solo:
- auto medio grossa elettrica, efficenza 85-92 %, consumo 15Kwh per 100km
- auto medio grossa termica, efficenza 18-23 %, consumo 16 km/litri ad essere generosi
fatte le conversioni, l'auto elettrica per fare gli stessi km consuma 1/4 del kw energetici una termica,
per questo la benzina piuttosto converrebbe bruciarla in una centrale termica ( rendimenti più alti ) e farci elettricità
con i soldi risparmiati sul greggio, lo Stato ci può fare cassa, oppure a scelta abbassare le bollette, oppure paga all'incirca 5000e di incentivi per ogni elettrica per velocizzare una transizione che poi lo fa risparmiare ulteriormente ( e a cui si aggiungono altri risparmi indiretti nella sanità e nel turismo per il minore inquinamento nelle città )
Le nuove tecnologie possono essere non solo più sostenibili, ma anche economicamente virtuose, e come tali incontrano resistenze da chi ha extraprofitti o una situazione che crede sia garantita dalle precedenti (ma non per molto, vedi i prezzi dell'energia)
Anche le batterie elettriche per me sono già mature,
erano interessanti già dal 2020, ora i modelli in arrivo nel 2023 a maggior ragione, i miglioramenti sulle singole chimiche sono di circa 7% all'anno, e l'arrivo di nuove chimiche fa salti anche maggiori
l'evoluzione è rapidissima, la cinese NIO dovrebbe immettere a giugno nel mercato già batterie a stato semi-solido sulle sue auto (marchio premium) con batteria swappabile nei loro centri assistenza..
si parla di batterie con densità energetica aumentata ulteriormente di un altro 70% rispetto al meglio attuale, saranno pacchi batteria da 150 KWh (circa 1000km di autonomia) retrofittabili sulle loro auto già vendute con la formula della batteria in affitto da 75 o 100kwh.. questo è un estremo per le auto di lusso..già quest'anno.. poi per avere batterie a stato semi-solido o solido con queste ancora più elevate densità, a prezzi abbordabili, ci vorranno altri anni
ma per l'elettrificazione di massa ci sono già oggi chimiche adatte, economiche e senza cobalto:
sono state migliore e sono ora abbastanza dense energeticamente le batterie LFP ( litio ferro fosfati ) e LFMP (lito ferro fosfati e manganese, quest'ultimo metallo economico e disponibile)
(e talora anche su auto premium per motivi di immagine e costi, es. Tesla model Y standard range costo attuale 50.000); tra gli aspetti interessanti rispetto alle altre chimiche più costose:
- costi produttivi ridotti a circa 60-80 dollari per KWh, cioè una batteria anche grossa costa qualche migliaio di euro
- sono più resistenti delle chimiche premium; queste fanno 4000 cicli invece di 1000-2000, si stima che un auto elettrica possa percorrere 1 milioni di km prima che la batteria perda il 20% di capacità, (contro i 400-500.000 km delle chimiche premium che sono di poco meno robuste ), poi si possono caricare sino al 100% senza degradamento, e anche in casi di incidenti dificile che possano bruciare
- metalli più facili da reperire e trattare, senza i problemi etici del cobalto
- in aggiunta, il colosso cinese CATL, che insieme a BYD e LG rifornisce di fatto la maggior parte dei costruttori di auto, ha appena annunciato che nel 2023 produrrà batterie per autotrazione con un misto di celle, metà celle chimica al litio, e metà celle al sodio (che caricano e scaricano potenza più velocemente a basse temperature)
- le batterie al sodio attuali ( sino ad oggi erano pensate solo per accumulo statico o trazione su automezzi grossi mezzi) costano 70e a kwh, CATL stima che con l'inizio della produzione in massa scenderanno gia nel 2023 a costo di produzione meno di 40e per KWh
.. poi questa cosa che in europa non si può competere, è vera sino a un certo punto
a me sembra che più che altro i produttori stanno cercando di spremere i precedenti investimenti sul termicoe non voler rischiare finche non costretti, oltre al caso particolare di essere (noi in italia) consumatori al momento più squattrinati e "conservatori" nella mentalità.. cioè sono scelte..
intanto per la mobilità non ci sono solo le auto premium, per la città si possono produrrre molte soluzioni che non richiedano motori e batterie grandi e pesanti ( la Tazzari per es. ha una linea completa di veicoli, semiartigianali, è un produttore piccolo e costoso per utenti facoltosi, microcar e microfurgoni da 15.000e o 20.000e, ci vorrebbe qualcuno entri a gamba tesa a produrre su larga scala microcar e vettura A e B a prezzi bassi.. o sarebbe sgambettato dai produttori storici che però a loro volta si muovono lenti e non occupano queste fasce?
e comuqnue di modelli validi , che si differeziano in qualcosa, ce ne sono molti anche in europa, e almeno sino a prima delle guerra i costi erano in discesa pesrino qui da noi
a me che piacciono più le auto sportive o meno compatibili con la città, segmento C o B,
mi piace ad esempio la opel corsa-e ( dopo che mi hanno fatto provare la peugeot 208-e);
nel 2020 e nel 2021 costava circa 31.000e (costo senza incentici, con incentivi rottamazione, costruttore, stato, scende) ed ha un tipo di costruzione per me raffinato, non è la classica piattafoma a skatebord che aumenta l'altezza della vettura, ma ha le batterie nascoste solo sotto ai sedili e nel tunnel centrale, esattamente come le supersportive ibride o elettriche, e al momento ha migliorato ancora l'eficenza generale delle pompe di calore per riscaldamento abitacolo e batterie, insomma è un pacchetto tecnico quasi premium a dispetto dell'essere inserito in un segmento di auto da 4 m e interni non lussuosi (ma "solo" comodi)
sulla stessa piattaforma ci costruiscono berline da 4 metri, alte 1,43m (cioè relativamente basse per gli stabndard attuali) oppure dei B-suv poco più alti, ancora abbastanza sportiveggianti (Opel Mokka e analoghi citroen/peugeot); che i suv siano un controsenso lo so anche io, ma al momento vendono in città, specie quelli piccoli, molti si sono abituati alla posizione di guida almeno un po rialzata;
se possono servire a salvare un produttore ben vengano (elettrificati, vedi discorso sull'efiecnza enegetica fatta sopra)
Stellantis solo nel 2023 aggiungerà il B-suv elettrico Jeep Avenger
altro spoiler facile: venderà bene, è un segmento ancora poco affollato; uscirà anche una nuova berlinetta elettrica renault, mentre l'equivalente alfa o fiat o lancia viene fatto tardare..
per ora spremono chi vuole una elettrica da città (o ne ha la necessità. come per girare in centro a milano tra permessi di ingresso, parcheggi, e minore stress, li l'elettrica è già molto vantaggiosa) rifilandogli una Fiat 500 elettrica, che non dico che sia da buttare, in cittò come auto compatta può andare, ma per lo spazio interno e la batteria piccola che offre ha un costo spropositato, lo giustificano (?) con finiture snob non necessarie e un design ricercato;
..allora.. in europa non si può? o non si vuole? competere con i modelli asiatici ( auto D, C, ma anche comprese le vetturette elettriche segmento A o B, su cui è facile prevedere ampie vendite appena qualcuno potrà/deciderà di offrirle a costi non gonfiati) ?
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Ps.: confronti imbarazzanti sul piano efficienza, guidabilità, ogni elettrica è quasi una supersportiva come baricentro e guidabilità, oltre al confort da categoria superiore;
..persino la Catelam sta preparando la versione elettrica per divertirsi in pista o su strada, marcio iper tradizionalista, che però ha valutato che una versione elettrica sarà più divertente da guidare..
se un costruttore vuole prosperare oramai deve offrire diversi tipi di vetture , termiche insieme alle nuove tecnologie (range extender come mazda, honda civic, hibride, elettriche pure) ;
..delle auto termiche secondo me tra 10 anni di bello rimarrà il design delle carrozzerie e dei pezzi meccanici, belli non in senso assoluto ma come richiamo e nostagia del passato dell epoche a cui appartenevano, lo stesso sfizio di avere oggi un'auto d'epoca con tutti i suoi rumori, difetti e scomodità e assenza di elettronica
..attaccarsi a motivi tecnici per screditare le auto elettriche mi pare sciocco e masochistico, si fanno solo figuracce, e poi si invitano i costruttori di riferimento (che già Alfa viene mezza smantellata, tra un po' faranno solo berline premium) a pensare di aspettare ancora ad offrire qualcosa di papabile come caratteristiche e costo in italia che non sia di nicchia o premium, se tanto solo pochi mostrano di apprezzare le novità
Ps.: le elettriche non sono buone solo in confort e guidabiltà, sono buone anche in prestazioni "grezze":
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ok.. ho tempo per qualche altra fac news.. che le elettriche hanno un
ciclo di vita (materilali, produzione, "carburanti" e uso, e smaltimento ) meno ecologico di una termica.. che è una minchiata ci si arriva già con il buon senso.. le fasi di produzione e smaltimento sono quasi trascurabili rispetto alla fase di utilizzo se percorri almeno 70.000km prima di buttare l'auto.. ed é chiaro che chi percorre 3000 km l'anno, e vuole essere ecologico e anche risparmiare su costi, dovrebbe banalmente provare aggiustare la propria auto invece di cambiarla, però mettiamo qualche dato per chi invece l'auto la usa abbastanza:
qui una stima fatta dell'università del Michigan insieme a Ford, articolo pubblicato nel 2022,
quindi basato su dati gia vecchi (il settore è in evoluzione a velocità startosferiche),
il divario sarà sempre più alto man mano che migliorano i procesi produttivi, che iniziano a essere reimmessi i materiali riciclati, e che il mix energetico per la produzione di energia si sposterà di più su fonto rinnovabili )
la stima è che il ciclo di vita di una termica in
tonnellate di Co2 è da 2 a 4 volte più energivoro di una elettrica (più chilometri dura l'auto e più il divario aumenta), mentre le auto ibdride si posizionano a metà come sostenibilità (ma sappiamo ad alti livelli di complessità costruttiva rispetto ad un aelettrica, per cui meno affidabili e più costose in manutenzione probabilmente):
Chi vuole leggere lo studio ( dettagliatissimo in ogni aspetto considerato e tipologia di veicolo):
ShieldSquare Captcha
Ma il riassunto è in questo grafico:
Sull'asse verticale le tonnallete di CO2,
sul'asse orizzontale le migliaia di miglia percorse
in verde le berline, in azzurro i suv, in rosso i pick-up
NB: i valori di CO2 sul grafico a 0 km sono quelli necessari a costruire e smaltire il veicolo,
poi al crescere dei chilometri si aggiungono le tonnellate di CO2 per manterre e far viaggiare il veicolo
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Un esempio della libertà creativa (e di uso intelligente di auto più leggere) che si può fare con l'elettrico, un veicolo quadriciclo per uso in montagna per trasporto di carichi e altro,
300kg di peso, 2 posti, batteria da 40kg, 80km orari, altezza da terra 38cm circa, telaio in acciaoo zincato, ispirato nella spartanità alla 2cv ma anche alle prime willys;
capacità di carico 150kg, in grado di sostituire in montagna per molti incarichi/consegne, e con una frazione dei costi e dei consumi, un Pandino o un Jmmy da 1100kg:
La Bagnole è un fuoristrada elettrico da 10.000 €
Chi non ha mai avuto una jeppettina o anche un motocarro del nonno da usare in collina per fare fuoristarda da ragazzini, o almeno una apecar con cui tentare di guadare il fiume non capirà il bello delle microvetture, che spesso potevi rmettere in strada con la forza della braccia..che infanzia triste