Sostituzione liquido raffreddamento Giulia 2.0

minore è la differenza di temperatura tra camera di scoppio e blocco motore, minore è la perdita di efficienza termica.

Non mi è chiaro cosa intendi per diferenza di temperatura tra blocco motore e camera di scoppio.
In camera di scoppio le temperature possono superare istantaneamente i 2.000 gradi C° (benzina), credi proprio che influisca avere la temperatura del liquido di raffreddamento a 80°C anzichè 105 °C? Io direi di no....
 
Non mi è chiaro cosa intendi per diferenza di temperatura tra blocco motore e camera di scoppio.
In camera di scoppio le temperature possono superare istantaneamente i 2.000 gradi C° (benzina), credi proprio che influisca avere la temperatura del liquido di raffreddamento a 80°C anzichè 105 °C? Io direi di no....
duemila sono tanti eh! fonde anche la pietra.... sicuro?
 
Non mi è chiaro cosa intendi per diferenza di temperatura tra blocco motore e camera di scoppio.
In camera di scoppio le temperature possono superare istantaneamente i 2.000 gradi C° (benzina), credi proprio che influisca avere la temperatura del liquido di raffreddamento a 80°C anzichè 105 °C? Io direi di no....
Più che 2000 siamo sui 1500 e comunque al centro della zona che brucia, ma sui margini esterni ovviamente è meno

Comunque sì, minore è il delta di temperatura, minore è la perdita di calore, ovviamente parliamo di una quota modesta di efficienza recuperata, ma tutto fa brodo per il risultato finale
 
Da quel che so si possono raggiungere istantaneamente anche i 2.500° C. Poi ovviamente esiste lo scambio termico dovuto al liquido di raffreddamento. Si parla della temperatura massima raggiungibile nel picco della combustione in rapporto stechiometrico (miscela ricca/miscela povera) che è l'esatto rapporto per il quale un dato quantitativo di comburente (aria) consente ad un determinato quantitativo di combustibile (benzina in questo caso) di bruciare completamente (14,7:1). Gasolio 14,6:1. Attenzione: questi sono valori teorici a pressione ambiente, diverso in camera di combustione e nei diesel dove il gasolio brucia in eccesso di aria non avendone il dosaggio.
 
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Più che 2000 siamo sui 1500 e comunque al centro della zona che brucia, ma sui margini esterni ovviamente è meno

Fidati sono anche di più... leggi ciò che ha scritto correttamente #Ro60...

Comunque sì, minore è il delta di temperatura, minore è la perdita di calore, ovviamente parliamo di una quota modesta di efficienza recuperata, ma tutto fa brodo per il risultato finale

Si, tutto fà brodo ma il delta (2000°C / 90°C) è talmente grande che si può considerare ininfluente ai fini del rendimento termico.
Piuttosto la considerazione và fatta sui valori errati di iniezione a motore non regimato termicamente ma questo esula dal nostro ragionamento.
 
Si, tutto fà brodo ma il delta (2000°C / 90°C) è talmente grande che si può considerare ininfluente ai fini del rendimento termico.
2000 al centro, non 2000 sulle pareti

E no, non è ininfluente, perché sulle pareti i gas di scarico sono molto meno caldi

Anche l'alternatore intelligente che non assorbe energia se la batteria non è troppo scarica è quasi ininfluente per il consumo finale, eppure c'è l' IBS che rompe le palle
 
vero il fatto che rispetto ai 2000 gradi 10 gradi in piu o in meno cambiano poco, comunque per il rendimento è importante il raggiungimento della temperatura di esercizio... per quale ragione quindi?
 
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2000 al centro, non 2000 sulle pareti

E no, non è ininfluente, perché sulle pareti i gas di scarico sono molto meno caldi


Non ribaltare le carte... le pareti saranno alla temperatura pressapoco del liquido di raffreddamento non certo a 2.000 °C

Tu però hai scritto questo : "chiaramente si aumenta la temperatura di esercizio per aumentare l' efficienza, minore è la differenza di temperatura tra camera di scoppio e blocco motore, minore è la perdita di efficienza termica."


Anche l'alternatore intelligente che non assorbe energia se la batteria non è troppo scarica è quasi ininfluente per il consumo finale, eppure c'è l' IBS che rompe le palle
Non ho ben capito quest'ultima affermazione ... guarda che l'alternatore principalmente assorbe l'energia necessaria ad alimentare l'impianto di bordo e ricaricare la batteria, solo se la batteria è carica si riposa.

Oltre ai brevi momenti in cui viene richiesta la massima potenza, tipico di un'accelerazione.
vero il fatto che rispetto ai 2000 gradi 10 gradi in piu o in meno cambiano poco, comunque per il rendimento è importante il raggiungimento della temperatura di esercizio... per quale ragione quindi?

Non ho capito se la domanda è rivolta a me o ad altri... mi pare di aver già fatto un vago accenno.
 
Non ribaltare le carte... le pareti saranno alla temperatura pressapoco del liquido di raffreddamento non certo a 2.000 °C

Tu però hai scritto questo : "chiaramente si aumenta la temperatura di esercizio per aumentare l' efficienza, minore è la differenza di temperatura tra camera di scoppio e blocco motore, minore è la perdita di efficienza termica."



Non ho ben capito quest'ultima affermazione ... guarda che l'alternatore principalmente assorbe l'energia necessaria ad alimentare l'impianto di bordo e ricaricare la batteria, solo se la batteria è carica si riposa.

Oltre ai brevi momenti in cui viene richiesta la massima potenza, tipico di un'accelerazione.


Non ho capito se la domanda è rivolta a me o ad altri... mi pare di aver già fatto un vago accenno.
è generica... è più che altro una constatazione. Tutti sanno quanta differenza c'e' nel comportamento di un motore quando la temperatura è ad esempio a 70° rispetto a quando ha raggiunto la temperatura di esercizio. di qui deriva che magari 10 gradi in più di temperatura di esercizio possono cambiare tante cose: comportamento, consumi.... e questo perchè, come si diceva, la temperatura delle pareti tende ad avvicinarsi a quella del refrigerante, pur se al centro della camera durante lo scoppio si raggiungano anche 2000 gradi. Anche la fiamma di un accendino è 600 gradi ma il suo potere è così basso che la pur debole struttura dell'accendino stesso non ne risente. sto dicendo cazzate? :D
 
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è generica... è più che altro una constatazione. Tutti sanno quanta differenza c'e' nel comportamento di un motore quando la temperatura è ad esempio a 70° rispetto a quando ha raggiunto la temperatura di esercizio. di qui deriva che magari 10 gradi in più di temperatura di esercizio possono cambiare tante cose: comportamento, consumi.... e questo perchè, come si diceva, la temperatura delle pareti tende ad avvicinarsi a quella del refrigerante, pur se al centro della camera durante lo scoppio si raggiungano anche 2000 gradi. Anche la fiamma di un accendino è 600 gradi ma il suo potere è così basso che la pur debole struttura dell'accendino stesso non ne risente. sto dicendo cazzate? :D

Senza entrare nel merito specifico la temperatura di esercizio è dettata dalla progettazione per cui non è detto che un motore studiato per funzionare a 70°C sia meno longevo di uno previsto per il funzionamento a 90°C.
Per rispettare gli accoppiamenti meccanici è necessario rispettare le temperature di progetto stop.

Che poi un motore possa essere progettato per una temperatura di 150°C ci stà ma le complicazioni di costruzione, l'impiego di lubrificanti e materiali speciali e tanto altro, ne rendono economicamente sconveniente l'impiego.