Che in futuro si possano produrre delle banali batterie per autotrazione anche in europa è molto probabile, non dimentichiamo che le linee di produzione cinesi e coreane alla fine non sono neppure troppo sofisticate.
Le batterie che normalmente sono istallate sulle vetture non sfruttano picchi di corrente di scarica particolarmente elevati, ma piuttosto tendono, giustamente, a far lavorare le batterie in alta tensione per ridurre lo stress elettrico delle batterie in scarica.
In questo senso il mondo delle mild Hybrid a 48 volts non è mai decollato, malgrado in teoria non sarebbe impossibile produrre robusti picchi di corrente con questa bassa tensione.
Se ragioniamo in termini del tutto ipotetici si potrebbero tranquillamente muovere quattro motori elettrici brushless con un robusto gruppo batterie montate per produrre solo 48v, ma il costo di un simile sistema sarebbe stratosferico e le batterie avrebbero vita molto breve.
Riguardo i cicli di ricarica di queste batterie, il problema è da anni e resta, la produzione termica oltre l'80% di ricarica ed il degrado dopo molti cicli di funzionamento soprattutto in caso di ricarica rapida. In questo senso fino ad oggi si sono solo migliorate leggermente tecnologie note da anni.
Se vogliamo dirla tutta il vero miglioramente si è visto solo nell'abbattimento dei guasti che al tempo delle prime prius costringevano a sostituire gruppi interi del pacco batterie per il cedimento di un solo elemento.
Daltronde il miglioramento della produzione comporta che oggi sempre meno in officina si debba aprire il sarcofago batterie per sostituzioni ad alto rischio per l'operatore.
Oggi si vedono sempre lavorare in officina i meccanici sulle auto ibride semplicemente dopo aver fatto un poco di sceneggiata per isolare il pacco batterie.