A me i presunti difetti di cui parla Cironi sembrano peccati veniali, con l'eccezione del marketing. Come ho già detto in passato, gli spot su Giulia trasmessi in Italia, a parte quello della Veloce e quello sul ghiaccio, a mio modesto parere sono completamente sbagliati. E non lo dico perla questione "premium" o meno, ma perché propongono una malcelata pubblicità comparativa - cosa già di per sé sgradevole - e fatta pure male! Invece di valorizzare le perle tecniche dell'auto (albero di trasmissione in carbonio, motori con basamento in alluminio, sospensioni raffinatissime, cx fantastico) blaterano puro non senso sull'estetica e sulla presunta noia delle tedesche... Bah! Molto meglio gli spot andati in onda negli States, dove si puntava tutto sull'heritage, valorizzando la storia gloriosa del marchio.
Venendo alla macchina in sé, a mio avviso non è valida, è eccezionale. Ovvio che ci sono aspetti migliorabili, tra cui quello tecnologico (che a mio avviso peraltro è più che sufficiente per chi si rivolge al marchio, ora che c'è il minimo sindacale di Android Auto e Apple Car Play)... ma le sensazioni che ti dà questa vettura sono una droga!
Anche detto questo, però, io non vedo alcun motivo per essere delusi dalle vendite. Dati quattro ruote alla mano, Giulia è l'auto più venduta del suo segmento a febbraio 2018, mese in cui - pur con meno di 800 vetture - ha battuto tutte le sue concorrenti, con tutte le varianti di carrozzeria incluse. E dunque cosa vorrebbe Cironi? Che dall'oggi al domani le concorrenti non vendano più una sola auto? L'unica nota negativa viene dai mercati esteri come USA e, soprattutto, Cina, ma pretendere di penetrare in 12-18 mesi un mercato in cui ti ricordano come un esteta inaffidabile (USA) o in cui sei del tutto sconosciuto (Cina) mi sembra infantile. A tacer del fatto che, in entrambi i mercati per motivi diversi, la diffusione è stata ostacolata anche da questioni burocratiche indipendenti dalle case produttrici.
Io confido che, se Alfa saprà dimostrare sul campo la bontà del progetto, con una buona affidabilità dell'auto e con un servizio clienti all'altezza (altro grosso limite per il momento), la crescita sarà costante. Non può però mancare l'introduzione di almeno due o tre modelli ulteriori (dando la precedenza a SUV/crossover piuttosto che alla coupé) entro la fine del 2019, altrimenti nella percezione comune resterà un marchio di nicchia e i grandi numeri non decolleranno mai.