Ti riporto direttamente dalla fonte:
alla prima versione di 200 cv, l'Alfa Romeo ne ha poi affiancato una seconda, capace di erogare 235 cv e caratterizzata dal cosiddetto scavenging: ai bassi regimi, circa 1500 giri/min, con le valvole di aspirazione e quelle di scarico aperte contemporaneamente attraverso i variatori di fase, l'aria aspirata viene trasferita direttamente dal collettore d'aspirazione ai collettori di scarico: l'effetto (ottenibile solo grazie all'impiego dell'iniezione diretta di benzina, perché - diversamente - insieme all'aria passerebbe nello scarico anche il carburante) è quello di consentire un vero e proprio lavaggio ad aria delle camere di combustione, ripulendole dai gas residui e, in definitiva, raffreddandole. Grazie a questo sistema, cala la temperatura nei cilindri, si allontana il pericolo di detonazione e si può aumentare la pressione di sovralimentazione. La portata d'aria è incrementata del 180%, i giri della turbina e la pressione erogata aumentano dell'84%, la portata utile per l'erogazione di potenza sale del 112%, la coppia aumenta dell'83%, il regime diminuisce di 600 giri/min. La maggiore differenza rispetto ad un turbo normale la si avverte ai bassi regimi, nelle riprese con marce lunghe, ma ovviamente un applicazione del genere contribuisce anche a ridurre le perdite di pompaggio nell'uso urbano e, dunque, pure i consumi.