Aria condizionata e calore macchina

Bè, dai, su... proprio confondere un missile con una caffettiera è troppo anche per me... :p

Tu forse confondi i frigoriferi portatili tipo quelli alimentati a 12/24 Volt da mettere nel bagagliaio. Questi sono in grado di abbassare la temperatura al massimo di 10 gradi inferiore a quella ambiente...

Se fai una ricerca in internet indicando cella Peltier trovi risposte idonee.

Missile e caffettiera ... bella questa Roby !

Caro M@urizio è bello sapere che conosci le celle Peltier, ti fa onore; io non sono un esperto di fisica, però arrivo a comprendere che un condizionatore d'auto è influenzato dalla temperatura dell'ambiente.
Infatti lo scambio di calore necessario al raffreddamento dopo la compressione, avviene investendo il 1° radiatore (esterno), con l'aria che "colpisce" la macchina quando è in moto, o da quella che gli soffia contro la ventola quando necessario, ad auto ferma/coda, ecc.
Più è alta la temperatura esterna/ambiente e minore sarà lo scambio di calore, quindi quando si passa dalla stato di "compressione" a quello di "espansione" (magari non sono questi i termini corretti ma passameli per semplicità), il gas si raffredda ed è quindi disponibile nel 2° radiatore (quello interno) e raffredda l'aria che lo attraversa e che viene convogliata nei condotti di aerazione.
E' ovvio che con temperatura esterna pari a 40°C, oppure a 28°C, la produzione del "freddo" è differente e meno efficace con 40°C.

Quindi, io non sono capace, ma sicuramente si può calcolare qual'è la differenza tra temperatura ambiente e quella minima restituita. Hai voglia a tarare a 18°C il clima quando fuori ce ne sono 40°, ad occhio ... non ci arriverà mai a 18°.
 
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Missile e caffettiera ... bella questa Roby !
Me la spiegate questa, temo di essere l'unico che non l'ha capita...
Ho fatto l'esempio delle celle per dire che è l'unico generatore/riscaldatore che io conosco dove viene dichirato il salto di temperatura tra l'ambiente e il prodotto, esempio assolutamente non attinente agli impianti automobilistici. :grinser002:

C
E' ovvio che con temperatura esterna pari a 40°C, oppure a 28°C, la produzione del "freddo" è differente e meno efficace con 40°C.

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Le cose che tu dai per ovvie per me non lo sono, per affermarle bisogna conoscere come è stato dimensionato l'ìmpianto. Si presume che il costruttore non lo abbia fatto per i 28 °C ma per ben di più...

Ti faccio un esempio, il frigorifero di casa lavora mediamente a temperatura di poco sopra i 20 °C ma se dimensionato correttamente deve essere in grado di funzionare bene anche a 30°C.

Un'auto deve funzionare bene in Scandinavia come Marocco.
Che poi deva assorbire più potenza per erogare più freddo quello è un altro paio di maniche...

La prova delle temperature che suggerivo io và fatta nelle immediate vicinanze dell'evaporatore, quasi a voler misurare la temperatura dello stesso, non ho detto di mettere una sonda nell'abitacolo, concordo che difficilmente arriverà alla temperatura impostata sul regolatore.

E' altrettanto chiaro che se l'impianto eroga 10 e l'abitacolo ne dissipa/raccoglie 11 mai potrai arrivare alla temperatura impostata.


:decoccio:
 
E=M@urizio;849587]
Le cose che tu dai per ovvie per me non lo sono, per affermarle bisogna conoscere come è stato dimensionato l'ìmpianto. Si presume che il costruttore non lo abbia fatto per i 28 °C ma per ben di più...

Ti faccio un esempio, il frigorifero di casa lavora mediamente a temperatura di poco sopra i 20 °C ma se dimensionato correttamente deve essere in grado di funzionare bene anche a 30°C.

Un'auto deve funzionare bene in Scandinavia come Marocco.
Che poi deva assorbire più potenza per erogare più freddo quello è un altro paio di maniche...
Guarda io non sono un esperto, lo avrai capito, ma so che sia i clima per auto, sia i firgoriferi, sono costruiti con specifiche tecniche ben differenti per il mercato Scandinavo e quello Marocchino. Ho capito l'esempio che hai fatto, era concettuale e non specifico, tuttavia condividerai che i ns. clima non sono stati dimensionati per lavorare mediamente a 40°, ma sicuramente ad un valore inferiore.
Detto questo, la prestazione massima dell'impianto (a parità di velocità dell'auto) la si ottiene aumentando la frequenza del ciclo frigorifero, in altre parole fai lavorare il compressore a cicli più ravvicinati. Ma più di tanto non puoi velocizzare questo ciclo perchè ha dei limiti fisici (con altre specifiche per paesi caldi, l'impianto è dimensionato diversamente, probabilmente sia compressore, sia evaporatore, sono più capaci), pertanto una volta raggiunto il massimo della frequenza progettata per quel compressore, non puoi fare più nulla, l'unica variabile è esclusivamente lo scambio termico con l'ambiente. Quando la ns. temperatura raggiunge o supera i 40°, i ns. impianti sono già messi alla frusta come ciclo frigorifero e i valori di temperatura restituita nell'abitacolo sono "condizionati" (scusa il gioco di parole), dalla temperatura esterna.

Poi ovviamente, e scusa l'ovviamente, il parere di un esperto ci potrebbe aiutare.
 
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Ragazzi è inutile incartarsi in ragionamenti strani...non è una critica,ci mancherebbe...la potenza del clima nelle nostre auto è relativa alla grandezza dell'abitacolo.Stop.
Ulteriori altri ragionamenti sarebbero sbagliati e/o non adatti.
Io faccio manutenzione sull'aria condizionata dei treni, carrozze e locomotori...non è esattamente la stessa cosa in verità,ma al 90% diciamo che i due sistemi possono confrontarsi.
Ovviamente l'evaporatore è la cosa più importante affinchè l'impianto funzioni correttamente e nella giusta misura, poichè è lì che avviene lo scambio termico che citate voi e che stà alla base del funzionamento del clima.
L'evaporatore non è altro che un radiatore, attraversato dal gas refrigerante spinto dal compressore...è ovviamente freddissimo...viene quindi fatto attraversare dall'aria che voi verrà fatta convogliare nell'abitacolo...
Spiegazione poco tecnica ma spero comprensibile ai "più".
L'impianto se è caricato con la giusta quantità di gas refrigerante è esattamente valido a 20° esterni come a 40°...non c'è differenza!!!
La differenza di percezione ovviamente sta nel fatto che un abitacolo irraggiato dal sole mentre viene raffreddato dall'aria che fuoriesce dalle bocchette è contemporaneamente scaldato su tutto il perimetroe tetto della carrozzeria...il cruscotto scalda...tutto ciò soprattutto nel caso in cui l'auto sia stata tenuta qualche ora sotto il sole.
OVVIAMENTE, se prendiamo in questo periodo l'auto dal parcheggio assolato ed è ROVENTE, anche il cruscotto e tutte le "condotte" del clima saranno bollenti...quindi l'aria ci metterà qualche minuto ad uscire gelida...ma è una questione di condotte...
La condenza deve esserci...e deve essere scaricata a terra correttamente...quello è importantissimo...
Ed è altrettanto ovvio che con le lamiere bollenti la percezione di fresco non sarà la stessa di un'altra auto che è appena uscita dal garage...
Spero di essere stato chiaro ed esaustivo amici ;)
 
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Me la spiegate questa, temo di essere l'unico che non l'ha capita...

Vuol dire che anche un profano come me sa distinguere un climatizzatore da un frigorifero e un missile da una caffettiera. :D


Ho fatto l'esempio delle celle per dire che è l'unico generatore/riscaldatore che io conosco dove viene dichirato il salto di temperatura tra l'ambiente e il prodotto, esempio assolutamente non attinente agli impianti automobilistici. :grinser002:

[...]

La formula era, infatti, dubitativa, era una citazione, e si chiudeva con una domanda. Non affermo che sia così, affermo che così mi è stato detto e, per corollario, non sono in grado di dire né che sia corretto né che sia sbagliato.


Un'auto deve funzionare bene in Scandinavia come Marocco.

Per quanto ne so io i componenti possono anche essere diversi secondo i mercati di destinazione...
 
Ragazzi è inutile incartarsi in ragionamenti strani...non è una critica,ci mancherebbe...la potenza del clima nelle nostre auto è relativa alla grandezza dell'abitacolo.Stop.
Ulteriori altri ragionamenti sarebbero sbagliati e/o non adatti.
Io faccio manutenzione sull'aria condizionata dei treni, carrozze e locomotori...non è esattamente la stessa cosa in verità,ma al 90% diciamo che i due sistemi possono confrontarsi.
Ovviamente l'evaporatore è la cosa più importante affinchè l'impianto funzioni correttamente e nella giusta misura, poichè è lì che avviene lo scambio termico che citate voi e che stà alla base del funzionamento del clima.
L'evaporatore non è altro che un radiatore, attraversato dal gas refrigerante spinto dal compressore...è ovviamente freddissimo...viene quindi fatto attraversare dall'aria che voi verrà fatta convogliare nell'abitacolo...
Spiegazione poco tecnica ma spero comprensibile ai "più".
L'impianto se è caricato con la giusta quantità di gas refrigerante è esattamente valido a 20° esterni come a 40°...non c'è differenza!!!
La differenza di percezione ovviamente sta nel fatto che un abitacolo irraggiato dal sole mentre viene raffreddato dall'aria che fuoriesce dalle bocchette è contemporaneamente scaldato su tutto il perimetroe tetto della carrozzeria...il cruscotto scalda...tutto ciò soprattutto nel caso in cui l'auto sia stata tenuta qualche ora sotto il sole.
OVVIAMENTE, se prendiamo in questo periodo l'auto dal parcheggio assolato ed è ROVENTE, anche il cruscotto e tutte le "condotte" del clima saranno bollenti...quindi l'aria ci metterà qualche minuto ad uscire gelida...ma è una questione di condotte...
La condenza deve esserci...e deve essere scaricata a terra correttamente...quello è importantissimo...
Ed è altrettanto ovvio che con le lamiere bollenti la percezione di fresco non sarà la stessa di un'altra auto che è appena uscita dal garage...
Spero di essere stato chiaro ed esaustivo amici ;)

Ottima spiegazione, grazie Franco.

Quindi secondo te è improbabile che i nostri impianti siano "al limite" con temperature esterne di 40° e interne di 60-70°? (per inciso, trovo che la protezione offerta dai cristalli atermici della Giulietta sia eccellente!) Dando ormai per assodato che la temperatura meno fredda dell'aria dei clima automatici sia dovuta al software di controllo...
 
Scusami, non è per fare polemica, ma il tuo discorso mi interessa e merita di più, visto che sei un esperto, sei stimolante ! :lachen001:
Ovviamente l'evaporatore è la cosa più importante affinchè l'impianto funzioni correttamente e nella giusta misura, poichè è lì che avviene lo scambio termico che citate voi e che stà alla base del funzionamento del clima.
Nell'evaportore, quando è attraversato dall'aria diretta all'abitacolo, avviene il 2° scambio termico e non è quello che dicevo io. :p

L'evaporatore non è altro che un radiatore, attraversato dal gas refrigerante spinto dal compressore...è ovviamente freddissimo...viene quindi fatto attraversare dall'aria che voi verrà fatta convogliare nell'abitacolo...
Il fluido che esce dal compressore è caldissimo ed il 1° scambio termico, nel caso dell'auto, avviene nel radiatore esterno della vettura, che toglie il calore e al massimo lo riduce al valore della temperatura esterna (non so se il treno ce l'ha raffreddato ad acqua, aria o con altro sistema). Raggiunto l'evaporatore il fluido che era diventato liquido nel radiatore esterno, evapora e torna gassoso, è in questa fase che diventa freddissimo e lo restituisce all'auto come hai descritto tu, con il 2° scambio termico. Ma quest'ultimo è condizionato dal primo, più si è raffreddato il fluido nel radiatore esterno e più si raffredderà nell'evaporatore quando torna gas. L'impianto di un treno è sicuramente più efficace. .: lol :.

L'impianto se è caricato con la giusta quantità di gas refrigerante è esattamente valido a 20° esterni come a 40°...non c'è differenza!!!
Qui non sono d'accordo, richiamo il punto precedente. :)
 
Io ho il clima manuale ma ho nche la bocchetta di areazione posteriore...devo dire che con questi giorni di fuoco,mettendo il clima al minimo...con l'areazione dalle bocchette centrali e sui cristalli con ventola 5-6...stavo bene...poi,magari la scendevo a 4 quando l'ambiente era più vivibile,inserendo anche il ricircolo d'aria.
No,non mi lamento sinceramente...perchè la mia macchina è sempre al sole poverina,e il termometro mi senga da 39 ai 42 gradi oramai da 3 settimane.
 
L'impianto se è caricato con la giusta quantità di gas refrigerante è esattamente valido a 20° esterni come a 40°...non c'è differenza!!!

Qui non sono d'accordo, richiamo il punto precedente. :)
Non avertela a male ma qui confermi di non aver capito completamente quanto correttamente esposto da Franco cbx... :)


:decoccio:
 
comunque a chi interessa , qui potete trovare la spiegazione
del funzionamento dei nostri climatizzatori Il climatizzatore ;)
 
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