ASSICURAZIONI per le ISCRITTE/OMOLOGATE RIAR con meno di 20 anni

Vorrei ricordare che il RIAR non è un ente nato per far risparmiare sull'assicurazione... il risparmio sull'assicurazione è una cosa che ha provato ad ottenere per i suoi soci e vi è riuscito stipulando accordi con la SARA , convenzione che è andata avanti per anni.

Purtroppo sono quelli che poi quest'auto la usano tutti i giorni avendo sinistri che fanno desistere le compagnie da stipulare questo genere di convenzioni. Un'auto da collezione, come si intenderebbe un'auto omologata RIAR, percorre in genere al massimo 5000km all'anno... non 15k, 20k, in contesti differenti (una sfilata o un raduno è ben diverso dall'andare in discoteca, a far l'asino per le strade o circolare tutti i giorni.
La pratica dei falsi incidenti e delle truffe alle assicurazioni all'estero non esiste, in Italia è un malcostume molto diffuso...è un circolo vizioso.

Ricordo comunque che l'RCA è obbligatoria per tutti i veicoli posti in spazi pubblici con mezzi di propulsione differenti da quello muscolare.
 
Ultima modifica da un moderatore:
e mi permetto di aggiungere a quello che ha giustamente detto Brambil che non è che il fatto di non aver polizze agevolate sia una colpa o un problema del RIAR (anzi...... chiedere a qualcuno che accetta le "omologazioni/iscrizioni" senza manco fare una visita di persona all'auto ma usando la foto, photoshoppata che gli mandi)
Parlavo ieri con un amico Citroeinista che ha diverse auto tra 2cv, cx , ds e compagnia e al rinnovo a ottobre dell'assicurazione la sua compagnia (noto punto di riferimento in passato per le storiche) si e' RIFIUTATA di assicurare l'auto alle precedenti condizioni agevolate, nonostante si trattasse di auto ultraventennale e iscritta ASI.
 
ma il problema non è il Riar che fa il suo lavoro, il problema sono le assicurazioni italiane che non aiutano chi porta avanti una passione, cosa che avviene invece in tutti i paesi d'europa (dove le Rca di base non sono cosi care), io capisco che ci sono molti furbi, ma la soluzione non è penalizzare tutti ma fare dei controlli e far rispettare le regole, sono d'accordo che l'omologazione o qualsiasi forma d'iscrizione non serva a risparmiare, ma aiuta ad intraprendere questo cammino di "collezionista" o comunque aiuta molti a non rottamare l'auto che ha nel suo dna una piccola storia anche del nostro paese.
 
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OT Credo che il collezionismo di auto d'epoca diventerà sempre più questione da benestanti. Io faccio sacrifici per la mia. Per dire quest'anno a fronte di una assicurazione di 800 euro ho percorso 4mila km. Sono 20 centesimi al km, un caffè ogni 5km... non bevo caffè faccio lo sforzo. ;)

Sicuramente se il mio quadro economico peggiorasse, e le ultime notizie su aumenti tasse non sono molto auguranti, potrei iniziare a pensare a malincuore di dovermi privare del piacere e privilegio di guidare l'Alfa. Se i soldini non ci sono potrei pensare, come estremo tentativo di salvare parzialmente la mia passione, di lasciare la Spider in garage senza assicurazione. Salirei sopra e farei brum brum con la bocca. :D
 
Cerchiamo di rimanere in topic ed aiutarci nella ricerca della polizza ideale per queste auto da collezione anche se ancora non vecchiette.
 
Ciao Michele, grazie mille della preziosa info sulla Autostorica Reale.
In effetti leggendo tutte le nuove clausole presenti anche sul sito della Reale Mutua, si evince come abbiano volutamente inserito il 215 comma2 per inserire la franchigia di 5000euro.
Domani telefono in Agenzia e li cazzio a dovere, e l'anno prossimo terrò in grande considerazione questa assoluta mancanza di trasparenza.
 
Ciao Michele, grazie mille della preziosa info sulla Autostorica Reale.
In effetti leggendo tutte le nuove clausole presenti anche sul sito della Reale Mutua, si evince come abbiano volutamente inserito il 215 comma2 per inserire la franchigia di 5000euro.
Domani telefono in Agenzia e li cazzio a dovere, e l'anno prossimo terrò in grande considerazione questa assoluta mancanza di trasparenza.

perfetto , allora non c'è bisogno che ti mando il file dato che l'hai trovato .... ciao
 
perfetto , allora non c'è bisogno che ti mando il file dato che l'hai trovato .... ciao
Sì grazie.
A questo punto sorge spontanea una riflessione: quanto sarebbe 'sconveniente' continuare con una polizza storica 'lista chiusa' in confronto ad una polizza tradizionale?
Se capita un sinistro con la storica, con i 5000 euro ci pagherei almeno 10 anni di polizza tradizionale....mahhh
 
Sì grazie.
A questo punto sorge spontanea una riflessione: quanto sarebbe 'sconveniente' continuare con una polizza storica 'lista chiusa' in confronto ad una polizza tradizionale?
Se capita un sinistro con la storica, con i 5000 euro ci pagherei almeno 10 anni di polizza tradizionale....mahhh

Non solo.. se dichiari che hai un'auto con certe caratteristiche, e poi non le ha, di fatto dichiari il falso
 
Io sono nella più assoluta trasparenza: la vettura è regolarmente omologata Riar e l'assicurazione accetta di assicurarla secondo clausole come da contratto assicurativo in essere.

Semmai è il contrario, ovvero la Società Assicuratrice che modifica il contratto in essere e si ripresenta l'anno dopo zitta zitta cambiando clausole 'importanti' secondo la formula 'truffa legalizzata ai danni del consumatore' ovvero:

SENZA avvisare il consumatore dei cambiamenti in essere sopravvenuti alla firma del rinnovo
SENZA consegnare il NUOVO libretto delle clausole
FACENDO firmare di fatto un contratto 'ALL'OSCURO', essenzialmente DIVERSO dal contratto precedente.

Ci sarebbero tutte le condizioni per una denuncia all'unione consumatori.
E poi vediamo...

Gli utenti assicurativi (assicurati e/o danneggiati) – sia persone fisiche che giuridiche – possono presentare un reclamo se ritengono di aver subito un torto a causa del comportamento scorretto di un operatore del settore assicurativo. La lamentela può riguardare un aspetto del contratto, l’attribuzione di responsabilità nei sinistri, la quantificazione dei risarcimenti o l’ammontare dell’indennizzo. In tutti questi casi il reclamo va inviato in prima battuta all’Ufficio reclami dell’impresa, mediante posta, telefax o e-mail. Questa la lettera tipo da utilizzare.
Sul sito internet delle imprese e nelle note informative precontrattuali sono riportate tutte le informazioni utili al consumatore per la presentazione di un reclamo.
Le imprese autorizzate ad operare in Italia devono registrare tutti i reclami ricevuti in un archivio elettronico che viene aggiornato nel continuo con i dati relativi alla loro trattazione.

L’impresa deve fornire una risposta all’utente entro 45 giorni dal ricevimento del reclamo. Il mancato rispetto del termine è oggetto di sanzione amministrativa pecuniaria da parte dell’ISVAP. Se l’impresa non fornisce risposta o se la risposta è insoddisfacente ci si può rivolgere all’ISVAP.
Il reclamo (questo il modello da utilizzare) deve essere inviato all’Autorità, in Via del Quirinale, 21 – 00187 Roma oppure trasmesso ai fax 06.42.133.745 o 06.42.133.353 e deve contenere copia del reclamo già inoltrato all’impresa ed il relativo riscontro.
In questo caso, l’ISVAP, ricevuto il reclamo, avvia l’attività istruttoria, dandone notizia al reclamante entro 90 giorni; acquisisce notizie, se necessarie, da altri soggetti sui quali esercita la vigilanza, ivi incluse le imprese.
Il reclamante riceve una risposta dall’Autorità sull’esito del reclamo nel termine massimo di 120 giorni dalla presentazione del reclamo stesso.

L’Autorità, qualora ravvisi da parte dei soggetti vigilati una violazione delle norme, avvia un procedimento sanzionatorio (amministrativo pecuniario o disciplinare), del cui esito dà notizia nel proprio bollettino e nel sito internet.
E’ importante saper che se in prima battuta il reclamo viene presentato all’ISVAP, l’Autorità deve provvedere a trasmetterlo alle imprese, con l’effetto per l’utente di un allungamento dei tempi per il riscontro.
Non si può infine presentare un reclamo quando lo stesso riguarda aspetti per i quali è già stata adita l’Autorità Giudiziaria.
 
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