A me la recensione di Marzio è sembrata quella di uno che si aspettava qualcosa di più dalla sua innamorata, ma comunque ne è contento. Al giorno d'oggi, "buona macchina" è il complimento migliore che possiamo fare ad un veicolo, considerando l'andazzo che hanno preso i costruttori.
Tutti pazzi per l'infotainment, che è il più classico degli specchietti per allodole: tecnologia disponibile pronta e a basso costo sul mercato, ma che fa tanto effetto, soprattutto per infatuare il cliente che si sega per lo schermino da sempre più pollici, che comunque sarà obsoleto entro un anno / anno e mezzo.
Intanto la macchina va magari da schifo e nella "maniobra de esquiva" va dallo spazzare minimo due o tre coni all'abortire la manovra perchè l'elettronica di cui è imbottita per tenerla decentemente in strada gliela impedisce (vedi nuova Serie 1 "cesso").
I "tedeschi" (ma anche gli altri) sono bravi nel marketing e nella pubblicità. Riescono a vendere il famoso cibo per mosche facendolo passare per fondente Lindt, contando anche sulla complicità (consapevole o no) di quelli che fanno gli esperti tamburellando il cruscotto per sentire se è duro o mollo, guardando quanto sono luccicanti le cromature e se ti si rizza ascoltando la voce di "Mercedes"...
Ma io mi domando chi stia dirigendo oggi Alfa Romeo, se la conosce, se ne conosce la storia e soprattutto se ci si sente coinvolto. Con Marchionne hanno fatto un grande lavoro di progettazione e di ricerca, sfornando due prodotti eccellenti, due macchine che "hanno un senso". Ma se questo lavoro non viene continuato, se non ci si crede e non ci si investe ancora di più estendendo la gamma delle "Alfa" anche verso il pubblico più giovane, i risultati mancheranno e lo stesso lavoro fatto rischierà di essere compromesso.