Ma non è così, non sempre quello che viene dopo è meglio e non sempre le evoluzioni sono positive.
La concorrente della Alfa 159 era la BMW serie 3 E46, che era già trazione posteriore, aveva già sospensioni posteriori di un certo tipo, aveva già i pesi distribuiti 50-50, era già assemblata con una certa cura e adottava materiali di qualità superiore.
Quindi, se confrontiamo una E46 a una recente F30, una è la evoluzione dell'altra, ci sono le modifiche dovute agli anni ma si vede che l'obiettivo e la mission erano le stesse.
Se invece confrontate una 159 a una Giulia, non c'è nulla in comune, nulla di nulla. Da un lato un pianale nato per auto di larga diffusione, dall'altro uno nato apposta per l'handling e le performance, da un lato schema meccanico classico motore trasversale dall'altro la raffinata disposizione motore longitudinale e trazione posteriore, con pesi 50 e 50.
Da un lato controlli di qualità sugli asseblaggi e sulle forniture allo stato dell'arte, dall'altro Pomigliano pre-ristrutturazione dove montavano le cose in base all'umore della giornata. Materiali economici e pesanti (carrier della plancia in pesante acciaio) contro materiali pregiati e costosi (carbonio, ma anche alluminio su carozzeria e sospensioni, motori, ecc.).
Insomma, presupposti diversi, obiettivi diversi, investimenti diversi, risultato completamente diverso. E non certo perché venuto dopo.